Di nuovo mi fermo a pensare.
Lo sguardo perso.
Sento tremare ogni parte di me.
Che strano vuoto.
Sarà che non ho nulla.
Sono una viaggiatrice solitaria.
In cerca di un qualcosa che forse,
non c’è.
Il silenzio della notte,
mi fa sentire bene.
M’accarezza gentile,
con estrema freddezza.
Sorrido,
al pallore della luna.
E per un attimo.
Mi sembra d’essere amata almeno da lei.
D’esser stretta da braccia materne,
poggiata con delicatezza al grembo di colei,
di cui non ricordo nemmeno il volto.
Solitudine.
Par essere parte di me,
oppure,
è solo un angelo dal volto sconosciuto.
Di cui, conservo ancora l’antico bacio.
Risalente a cinquant’anni or sono.
Mai ne scorderò l’amarezza.
Del viso angelico suo.
E della mia freccia diventar sigillo.
E non solo del mezzo demone.
Ma anche della mia felicità.
Ma questo è passato.
Riprendo il mio cammino.
A passo lento.
Verso il nulla.



Che dire su questa poesia, la scrissi quando mi scoppiò la passione per Kikyou, in un periodo dove vedevo tutto nero. In realtà, ero affetta dal classico vittimismo adolescenziale xD Mi sono sempre sentita affezionata a questo lavoro, e perchè no, ne sono sempre andata fiera. So che è abbastanza banale, e che il personaggio che ne è protagonista è molto più complesso, però alla fine l'ho scritta a quattordici anni, ero ancora in attesa di diventare farfalla ù.ù .
Dopo questa nota che non sarà interessata a nessuno, me ne vò. A voi il giudizio ^^

Favole.