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Autore: JeanGenie    12/03/2024    0 recensioni
"Anakin. Precipitato in quel mondo ignoto. Privo di qualunque addestramento di base. Troppo vecchio per diventare un Iniziato. Troppo giovane per essere un Padawan. Lui dovrà renderlo entrambe le cose."
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Obi-Wan Kenobi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella è una bella gatta da pelare e Obi-Wan ne avrebbe fatto a meno. Le cose stanno accelerando a un ritmo che lui non controlla. Rischia di esserne soverchiato. L’elezione a cavaliere Jedi. La ricomparsa dei Sith. E il suo primo, imprevisto, Padawan. 

Ha promesso a Qui-Gon che l’avrebbe addestrato. Glielo  ha promesso mentre lui moriva. Non intende mancare al giuramento fatto. Anche se non si sente adeguato.

Ma quel bambino è un estraneo. Ha un carattere forte e ribelle. E Obi-Wan non è certo che sia una buona idea addestrarlo. Non gli sembra adatto a seguire regole rigide come quelle del Codice Jedi. Ma Qui-Gon era sicuro che quel bimbo fosse il Prescelto. Obi-Wan sa che dovrebbe fidarsi di lui.

Ma gli sembra una pazzia.

Qui-Gon era profondamente convinto che le profezie andassero studiate e approfondite, non considerate solo eccentricità di epoche passate.

E trovare quel bambino è stata una specie di rivelazione per lui.

E adesso tocca a me. Devo diventare il suo maestro. Conoscerlo a fondo. Istruirlo nelle vie della Forza. Stabilire un contatto con lui e portarlo a fidarsi di me. Ne sarò in grado?

Obi-Wan Kenobi non ricorda nulla della sua famiglia. È stato portato via dal suo pianeta d’origine. quando era molto piccolo.  Per quel bambino è diverso. Lui ha già vissuto un’infanzia quasi completa.  Si chiede come sia possibile gestire qualcuno che ha conosciuto il calore di una madre e ha dovuto lasciarselo dietro. Lui non potrà dargli nulla di simile. I legami non sono previsti per i Jedi. Non sarà quello di un padre il suo ruolo.

Anakin.

Lo sillaba a bassa voce. Dovrà familiarizzare con il suo nome. Skywalker.

Anakin. Precipitato in quel mondo ignoto. Privo di qualunque addestramento di base. Troppo vecchio per diventare un Iniziato. Troppo giovane per essere un Padawan. Lui dovrà renderlo entrambe le cose. Domani. Domani inizieranno. Lascerà che si addestri con  i più piccoli, all’inizio. Ma gli riserverà comunque insegnamenti riservati ai Padawan da subito.

Obi-Wan attraversa i corridoi del tempio diretto verso gli alloggi degli allievi. C’è molta frenesia in previsione della celebrazione. Anakin ha avuto la stanza che lui stesso occupava fino a qualche giorno prima.

Sembra passata un’eternità.

Sulle braccia Obi-Wan porta delle vesti accuratamente piegate.  Le vesti di un piccolo Jedi. Il simbolo dell’accettazione di Anakin nell’Ordine.

Quando raggiunge la sua stanza lui si sta ancora guardando intorno a bocca aperta. Non ha più l’aria triste che aveva durante il funerale di Qui-Gon. È un bambino, dopotutto. Ora la curiosità ha avuto naturalmente la meglio.

“Anakin…”

Lui si volta e gli regala un sorriso largo e gioioso. Forse è la prima volta che Obi-Wan lo vede felice.

“Ti ho portato i vestiti che indosserai per la celebrazione di oggi. Dovresti cominciare a prepararti.”

“Vestiti da Jedi?” chiede entusiasta, come se non stesse aspettando altro.

“Sì, Anakin. Esattamente. Vestiti da Jedi. Farai un figurone sul palco, accanto alla regina Amidala.” Obi-Wan scopre un sorriso improvviso sgorgargli dal cuore. Cosi, senza alcun preavviso. E si sorprende di se stesso.

E poi…

Gli hanno tagliato i capelli. Nulla di strano. Lo fanno con tutti gli Iniziati. Solo che, adesso, è davvero uno di loro. Non si torna più indietro.

Obi-Wan posa i vestiti sul  letto e poi cede all’istinto di arruffargli la chioma cortissima e bionda.

Che strano. Che strana, quella voglia di rassicurarlo. Che strano, quello scampolo di affetto improvviso. Quell’istinto di protezione. Il bisogno di trasmettergli tutto ciò che sa, non per dovere ma per bisogno.

“Sembri un pulcino” gli dice e Anakin gli regala una smorfia che lo rende ancora più adorabile. Forse non tutti i legami sono sbagliati.

Quella è un’emozione fuori controllo? No. È un’emozione genuina e legittima.

Li aspetta un lungo percorso e improvvisamente Obi-Wan non ha più paura di affrontarlo. Perché non sarà solo.

“Adesso sembriamo fratelli” dice Anakin toccandosi la testolina tosata. 

È vero. Sembrano fratelli. E Obi-Wan non credeva che poche parole potessero risvegliare in lui una tale dolcezza.

   
 
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