1 Vieni con me
Edoardo esce sul balcone per fumare una sigaretta. Ma i suoi sensi sono in allerta, qualcosa gli impedisce di rilassarsi: viscerale com’è, avverte un’inspiegabile sensazione di pericolo.
Liz ha dovuto fare una scappata alla farmacia notturna e lui si sente misteriosamente vulnerabile. Sarà che ha appena rimesso il naso fuori da quello strano nido dove ha ricevuto protezione e cure, ma sente che la tregua è finita. E si sente esposto ai rischi di una giungla urbana impenetrabile e ostile. La visione di due uomini in moto, fermi nella penombra, fa il resto: lui indietreggia, si fa più vicino al muro mentre cerca di pensare velocemente a una via di fuga.
Non lo hanno visto, ma si stanno avvicinando al portone silenziosi come gatti.
Edoardo si guarda intorno chiedendosi se davvero quei due sono lì per lui, chi li ha mandati, se sono davvero solo due, se lo circondano: si porta le mani al viso come per fare piazza pulita di quei pensieri confusi, alla ricerca disperata di lucidità.
Il suo cuore batte all’impazzata quando sente una voce rassicurante dietro di sé:
“Vieni con me, Edoà!” dice Liz, tirandolo verso di sé col braccio.
Corrono per la casa fino a che non arrivano nella cantina. Edoardo, con il respiro affannoso e il sudore che gli bagna la felpa, si passa una mano tra i capelli, ancora lucidi nonostante la sudata.
“Incredibile! Hai corso e sei ancora perfetto” dice Liz, ridacchiando.
Edoardo le fa un sorrisetto beffardo.
“E ora che si fa?” Chiede lui, tornando serio.
“Non lo so, devo trovare un modo per farti uscire sano e salvo da qui.”
I due si siedono a terra, schiena contro schiena. Sentono una connessione, come se fossero legati da metri e metri di corda. Le loro mani si cercano, per farsi forza, per consolarsi, ma tra le dita ora intrecciate si sviluppa una sorta di carica elettrica che ha ben poco di rassicurante. Prima o poi qualcosa doveva accadere. Basta una breve occhiata da parte di lei perché lui si fiondi sulle sue labbra.
Per un tempo indefinito quella cantina diventa una zona franca fuori dal mondo, da cui come veri incoscienti si lasciano inghiottire. Si baciano per un po’, poi si allontanano l’uno dall’altra, si guardano increduli. Poi ridono, si riavvicinano, si baciano ancora. Esplode qualcosa che voleva venire fuori da anni.
Hanno questa impressione di gioia: si stanno scambiando tenerezze, e per poco non scordano che là fuori ci sono due marcantoni pronti a sfondare la porta di casa per catturare Edoardo.