Capitolo 1
ll signor Isaac Pointz, il preside della scuola, si tolse gli occhiali e disse con tono di disapprovazione: "Che bella trovata Huznestov, davvero originale. . ."
Pulì le lenti con un morbido panno per occhiali, si li rimise e cominciò a fissare il foglio che teneva strettamente in mano.
"Pensi che marinando risolvi i problemi?" domandò l'uomo con una punta di cattiveria.
Boris era letteralmente stanco di tutta questa situazione. Presto se ne sarebbe, con o senza il suo permesso. Era decisamente troppo pesante per i suoi gusti.
"Il tuo rendimento scolastico sta calando rigorosamente. . . Che cosa fai appena arrivi a casa, Huznestov?" domandò nuovamente, mettendo il nervoso addosso a Boris.
"Sbatto le studentesse della sua fottuta scuola" rispose quest'ultimo con fare strafottente e decisamente poco educato.
Il preside assunse un comportamento stizzito e poco paziente nei confronti di Boris. Odiava quel ragazzo, era colui che avrebbe infangato il titolo e la fama del suo prestigioso istituto. Se non fosse stato per i suoi genitori che pagavano regolarmente la retta scolastica, lo avrebbe sbattuto fuori a calci.
"Il tuo comportamento sta cominciando ad innervosirmi, quindi ti consiglio vivamente di abbassare la cresta!" lo minacciò, ma a Boris non importava; per lui contava solo una cosa: stare insieme alla sua amata Alexis.
Stavano insieme da ormai un anno, e la prima volta che baciò quelle sue rosee labbra capì che la voleva tutta per sé, e che non se la sarebbe mai lasciata scappare.
"Crede che io abbia paura delle sue minacce?" chiese l'indisciplinato ragazzo.
L'uomo non si degnò di rispondere; considerava Boris un rifiuto e così l'avrebbe trattato, e il ragazzo questo lo sapeva.
Si alzò bruscamente dalla sedia facendola cadere a terra, e uscì dall'ufficio senza badare alle urla di quell'odioso preside che apriva bocca solo per rivolgergli insulti e frasi di poca gentilezza.
*°*°*°*
Mao Cheng, ragazza solare e dolce, aspettava Boris, il suo migliore amico, fuori dall'uscita della scuola. Pioveva - anzi - diluviava ma a lei non importava; aveva promesso a Boris che lo avrebbe aspettato e così doveva fare.
Si conoscevano da quando erano piccoli, erano praticamente inseparabili e spesso e volentieri venivano a galla false dicerie come: Mao e Boris stanno insieme!
Ovviamente erano tutte balle e ferivano profondamente Mao. E, come se non bastasse, le creava molti litigi con Alexis, che sospettava l'ostilità di Mao a provarci con il suo Boris.
"Ciao" la salutò una voce che tanto aveva desiderato di udire.
"Ciao Boris! Che cosa ti ha detto quel pazzo?" le domandò la ragazza mentre Boris la guardava dentro quei suoi grandi occhi oro. Sembravano quasi luccicare alla luce del sole, e piangere quando pioveva.
"Niente, le solite boiate. . ." rispose freddo l'amico. Non era mai stato un chiaccherone, ha sempre odiato parlare.
Mao si tirò su il cappuccio della felpa e cominciò a camminare accanto a Boris.
Il silenzio li avvolse ma nessuno dei due si meravigliò; succedeva spesso e sapevano che nulla avrebbe interrotto quel silenzio. Ma qualcosa fece cambiare tutto. . .
“Perché piangi?” domandò alla sua migliore amica rimanendo scioccato di tale visione.
“Perché ho paura di non vederti mai più” rispose strofinandosi gli occhi con il dorso della mano.
I genitori di Mao non approvavano l'amicizia tra Boris e lei; era così intensa, così indistruttibile e così troppo affiatata: temevano che il ragazzo abusasse di lei, ma erano tutte bugie. Lui non le avrebbe mai fatto del male.
“Ancora per quella storia dei tuoi?”
“Sì. . . Dicono che non ti devo frequentare più. . .”
“E tu vuoi questo?”
La guardò negli occhi con fare sicuro, annegando in quelle bellissime pozze oro che tanto amava e a volte invidiava.
“NO! Io voglio che la nostra amicizia duri per sempre!” rispose scuotendo rapidamente la testa e facendosi scivolare delle calde lacrime.
“E così sarà. . .”
Boris sorrise e Mao cominciò ad ammirare quel suo splendido sorrido. Raramente sorrideva, ma quelle poche volte che lo faceva regalava alla ragazza una felicità immensa.
I due si abbracciarono, stringendosi fortemente e lasciando la pioggia lavare via ogni tristezza e paura.
Bonci, fine capitolo! Una schifezza vero? XD Io vi avevo detto che non sono bravo! Beh, a seconda delle recensioni che riceverò (se ne riceverò) vedrò se continuare la storia o no. Ciaoooo!