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Autore: Bombay    18/03/2024    0 recensioni
Dal testo: - “Resterò con te, Ash, o ti porterò via da questo posto, perché tu meriti molto di più” promise lasciando il biondo senza fiato, mentre stringeva con forza la sua mano. -
Challenge: “È nata prima la reccina o la fyccyna? - Reversechallenge” - challenge del week end - organizzata dal gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia”
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ash Lynx, Eiji Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Promesse
Challenge: “È nata prima la reccina o la fyccyna? - Reversechallenge” - challenge del week end - organizzata dal gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia”

Recensione: Mi sono commossa quando Eiji parla ad Ash con il cuore in mano 😍 E poi come hai saputo rendere la loro complicità, l’empatia di Eiji e la fragilità di Ash! Bravissima 🫠 proposto da Eleanor Bones

 

Genere: hurt/comfort

Tipo: one shot

Personaggi: Ash Lynx, Eiji Okumura

Coppia: shounen-ai

Rating: PG, verde

Avvertimenti: angst, fluff, slice of life

PoV: terza persona

Spoiler: sì, dell’anime

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Akimi Yoshida. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Promesse

 

La luce che rischiarava la stanza era quella della grande metropoli, che non dormiva mai, fuori dalla finestra.

Ash strizzò il fazzoletto nella bacinella, lo piegò e lo distese sulla fonte calda di Eiji, che si mosse e socchiuse le palpebre confuso.

“È notte, puoi ancora dormire” disse a bassa voce con un lieve sorriso che gli piegava le labbra.

Eiji sospirò, quella stupida influenza lo aveva messo ko e lui lo detestava, anche perché non voleva essere un impiccio per Ash, che di problemi ne aveva anche troppi.

“Scusa” biasciò passandosi una mano sul viso sudato, mentre il più giovane si sistemava seduto sul bordo del letto.

“E di cosa?” chiese rimuovendo il fazzoletto, tuffandolo nell’acqua e riposizionandolo sulla fonte dell’altro.

“Mi sembra sempre di essere di intralcio, di essere un peso per te…” mormorò tristemente.

“Questo non è vero…” rispose accavallando le gambe.

“Tu sei un capo, sei forte, determinato, sai sempre che cosa fare…” bisbigliò Eiji con un sospiro stanco, la febbre lo stordiva, ma la pezza bagnata gli dava sollievo, era un rimedio semplice ma efficace.

Ash scosse la testa giocherellando con l’orlo della coperta “Devo essere così o questo mondo mi fagociterà, non ho altra scelta…” sussurrò tristemente.

“C’è sempre una scelta…” bisbigliò riaprendo gli occhi, nella tenue luce Eiji vedeva il capo chino di Ash, le sue giovani spalle piegate sotto un peso troppo grande per lui, lo vide scuotere la testa tristemente.

Eiji si mosse e la pezzuola scivolò sul cuscino, Ash la prese e la bagnò nuovamente, riposizionandola e tenendola ferma con la mano.

“Fatti un po’ in là” ordinò dolcemente stendendosi al suo fianco, il letto era abbastanza grande per tutti e due, non era la prima volta che dormivano insieme, Ash non aveva mai il coraggio di chiedergli di condividere il letto: che cosa avrebbe pensato di lui, Eiji? Che era un depravato ed un pervertito.

“Mia madre, quando ero bambino, faceva questa cosa” confidò il giapponese tamburellando la mano su quella dell’altro che si ritrovò a sorridere ancora a quel tenero ricordo che Eiji aveva condiviso con lui.

“Deve essere bello avere una madre che si prende cura di te…” mormorò Ash chiudendo gli occhi, ripensando a suo fratello, l’unica persona a cui era davvero importato qualcosa di lui.

Eiji si girò su un fianco, trovandosi faccia a faccia con Ash, occhi negli occhi.

“Mi prendo io cura di te” promise scostando una ciocca bionda dalla fronte di Ash che trattenne il fiato a quel tocco gentile.

“Perché?” bisbigliò così piano che temeva che l’altro non lo avesse sentito.

“Ci deve essere sempre un perché?” domandò arricciando le labbra pensieroso.

“La gente ha sempre un tornaconto personale” bisbigliò tristemente.

“Io non sono la gente…” borbottò risentito “Quando sono con te, mi sento vivo, felice, come nel momento stesso in cui mi staccavo da terra e saltavo, mi libravo per un momento in cielo, libero… starti accanto mi trasmette la stessa meravigliosa sensazione…” aggiunse chiudendo gli occhi, con un sospiro stanco, mentre lasciava cadere la mano sul cuscino accanto a quella di Ash.

“Eiji?” lo chiamò dopo un lungo momento, l’altro ragazzo sembrava essersi addormentato, quando sfiorò con il mignolo quello dell’altro che mosse la mano e pochi istanti dopo le loro dita erano intrecciate.

“Mh?”

“Niente”

Con un enorme sforzo Eiji aprì gli occhi e li fissò in quelli dell’altro.

“Resterò con te, Ash, o ti porterò via da questo posto, perché tu meriti molto di più” promise lasciando il biondo senza fiato, mentre stringeva con forza la sua mano.

Lo guardò cedere al sonno, con la mano libera gli sfiorò la fronte, non era più così calda, senza riflettere posò la propria fronte su quella dell’altro, avrebbe tanto voluto andarsene e vivere la sua vita lontano da tutto quello schifo, con Eiji magari, ma doveva prima mettere fine a quella storia e forse un giorno avrebbe potuto pensare al suo futuro.

   
 
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