Basta così poco per fare pressione
e lasciare un segno su di un foglio bianco,
ma quanto ci vuole ad accartocciare la ragione
e far parlare il cuore quando sei troppo stanco

di vagare senza direzione,
senza forze per poter replicare
a chi ti marchia a fondo con la sua opinione,
come fossi un foglio bianco, da imbrattare.

Anche se cancelli poi rimane il segno,
ormai l'hai imparato, dovresti saperlo,
ma puoi coprire ogni traccia di inchiostro
che senza esitare lasciano sul tuo corpo.

Perché se è vero che sei un foglio bianco
è solo tuo e non di qualcun altro,
quindi copri quel nero con i tuoi valori
e gli scarabocchi con nuovi colori,

poi piega il foglio e crea un origami,
un cigno o una farfalla, che abbia un paio d'ali
per spiccare il volo e spezzare quelle catene,
che ti tengono legato e in bilico tra il male e il bene.

Più volerai in alto e più diventeranno leggere
quelle parole sulla pelle che sono diventate pietre,
massi che hanno lasciato lividi, macchie con cui sei cresciuto,
opera di chi avrebbe voluto cambiarti, senza averti mai conosciuto.