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Autore: Raphaelgirl87    28/03/2024    0 recensioni
Warning: accenni a violenze e tortura
Questa robetta nasce da una conversazione tra me ed @elematmnt dove lei mi ha simpaticamente sfidato a scrivere una storia dove interagissero solo due fratelli, perché una cosa che faccio spesso è farli muovere in gruppo, in effetti è così! 🤣
La primissima che ho fatto con questo prompt è una Dialogue fic tra Micky e Donnie che ho destinato al EAC, ma nel mentre mi è venuta anche questa schiocchezzuola ed eccola qui, la mia FF dove ci sono solo Raf e Donnie, gli altri componenti vengono nominati e basta!
Plot semplicissimo: si rifà a una mia vecchia FF dove Raf viene rapito dal Piede per annientarlo e addestrarlo per uccidere la sua famiglia.... Ovviamente i modi non sono gentili e questo poveraccio subisce ogni genere di violenza possibile e immaginabile....Sono passati tre mesi, Raf fa una fatica boia ad andare avanti(nel mentre anche Micky è stato rapito dal Piede e ritrovato), soffre come un cane e non si perdona l aver quasi ucciso Donnie....sarà proprio lui, il ninja viola con gli occhiali e il bastone, a trovare il modo di aiutare finalmente il fratello ad andare avanti....
Per te Elena!
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Erano da poco passate le quattro di notte nel covo della famiglia Hamato quando Raf si mise seduto sul letto, sudato ed esausto, dopo una notte insonne passata a voltarsi e rivoltarsi nel letto....Inutile girarci attorno: stava una merda.

E sapeva benissimo il perché.

Il cellulare vicino a lui, beffardo, gli sbatté davanti agli occhi la data che gli bruciava dentro come.un marchio a fuoco.

Tre mesi.

Tre mesi dal suo sequestro da.parte del Piede. 

Tre mesi dove era stato letteralmente annientato e privato della sua dignità. Dove era stato addestrato per un unico scopo.

Uccidere la sua famiglia.

Le persone che più amava al mondo.

E nel mentre anche il loro piccolo Micky era stato rapito dal Piede, avevano tentato di avvelenarlo, di ucciderlo come un cane.... Quei giorni senza il suo fratellino erano stati un incubo, non solo perché non sapeva dove fosse, se fosse ancora vivo, ma perché sapeva di cosa era capace il Piede....

E ogni volta il ricordo era una stilettata di dolore profondo....

"Maledetti figli di puttana! Bastardi! La pagherete! Fosse l ultima cosa che faccio!" Sibilò la tartaruga rossa a denti stretti, seduto sul letto, buttando un occhio sulle cicatrici sulle braccia, quelle più visibili....perché ne aveva molte altre in altri punti del corpo non visibili....

E altre purtroppo non visibili a occhi nudo.

Il.ninja rosso.si recò stancamente in bagno per levarsi tutto quel sudore che gli stava appiccicando la pelle sotto la doccia, godendosi l acqua calda che gli corse sul corpo e il profumo del bagnoschiuma.... Un lusso che in fase di prigionia gli era concesso veramente poche volte.... Era orrendo il pensiero della sporcizia con la quale aveva vissuto per un mese, lui che, paradossalmente nonostante fosse un mutante e vivesse nelle fogne, era una persona estremamente pulita, come suo padre e la sua famiglia.... 

Era orrendo il pensiero di come si sentiva lui, dopo tutto quello che aveva passato.... Era da poco che la tartaruga rossa riusciva a lavarsi in autonomia,senza dare di matto al pensiero.... I primi tempi si era fatto lavare con vergogna o.dal.padre o dai fratelli, ma proprio quel gesto gli veniva difficile da fare, si sentiva come bloccato... E con la scusa delle dolorose ferite, si era abbassato a chiedere loro una mano.... E tutti loro lo avevano fatto, senza chiedere assolutamente niente e non sapeva quanto Raf li aveva ringraziati dentro sè per quella muta complicità che avevano avuto con lui.... il ninja rosso ci aveva messo molto a confessare proprio tutto ciò che era successo ed era stato consolante il pensiero che la sua famiglia avesse rispettato i suoi tempi.... Sapeva che era stato doloroso oltre misura anche per loro.

Per loro e per Lisa, che non era riuscito a sfiorare per più di un mese, figurarsi fare qualcosa in più....poteva ringraziare che si amavano veramente, che niente aveva scalfito cosa provavano l uno per l altra.

Era stata dura davvero condividere con chi amava il  ricordo di quel mese orribile di prigionia lontano da tutti loro che amava....Il pensiero di quel mese orrendo era ancora così forte da stordirlo a volte.

Poteva ancora sentire come se.fosse successo ieri la puzza stantia della cella dove era rinchiuso al buio perenne, quella benda strettissima sugli occhi, il freddo delle catene che gli stringevano i polsi....

E poi le frustrate. E le bastonate. Le ustioni. La privazione del sonno per giorni e giorni. Le iniezioni continue.di.qualcosa che sicuramente era droga perché ogni volta lo lasciavano sempre più stordito.... 

E tutto il resto. 

Perché quando intendeva che aveva subito ogni genere di violenza, intendeva proprio quello. Ogni genere.

L amore di tutti loro lo aveva salvato da sé stesso indubbiamente, in qualche maniera lo teneva in piedi in mezzo a quella merda....Ma il dolore di ciò che aveva subito a volte era così devastante da togliergli il fiato....Non sapeva neanche lui quante ore passava ormai in palestra, in solitudine, dedito ad allenarsi quanto più possibile, fino a esaurirsi, per non sentire niente, per non pensare a niente....

Ricordava ancora quella ciotola di zuppa calda del pranzo del giorno dopo il suo ritrovamento....  Non era di certo il suo pranzo preferito normalmente, anzi....ma dopo un mese di privazioni totali, quella zuppa gli era sembrata la cosa più buona del mondo....

Come si danno per scontate tante cose....

La tartaruga rossa uscì dalla doccia, asciugandosi alla bene e meglio, rimise a posto l asciugamano e si guardò attorno, uscendo dal bagno, nel silenzio di quel covo che conosceva palmo a palmo, pieno di quei rumori soffusi che facevano parte da sempre della sua vita, da quando aveva iniziato a muovere i suoi primi passi come mutante, a brandire i suoi primi piccoli Sai....

Il russare di Micky nel suo letto sopra il suo e il suo sproloquiare senza senso nel sonno.... Talmente era abitato a quello che ormai faceva fatica ad addormentarsi nel silenzio. E come gli era mancato in quei giorni di orribile assenza....

Il respiro lento e tranquillo di Leo che dormiva tranquillo nel suo letto.

Le morbide fusa che faceva Klunk addormentato come sempre sul suo cuscino.

E il ronzio dei computer di Donnie.

Tutto era come prima, come lo aveva lasciato quell' ultima notte prima di essere stato anestetizzato e rapito....eppure tutto gli sembrava così diverso.....

Soprattutto....piu di ogni cosa Raf non si dava pace per aver anche solo momentaneamente dimenticato le persone che amava di più al mondo, la sua famiglia, i fratelli, il padre.

E soprattutto più di ogni altra cosa non si dava pace al.pensiero di aver quasi ucciso suo fratello Donnie, in quel vicolo di merda dove aveva ritrovato la sua famiglia.

Poteva sopportare qualsiasi cosa ma quel pensiero terribile lo dilaniava dentro....

Proprio con Donnie quella sera, in pattuglia con i suoi.fratelli come sempre, aveva avuto da dire pesantemente....neanche lui sapeva bene il perché....Cazzate, solo per quello si litiga tra fratelli.

Eppure....

Una parola tira l altra, un insulto tira l altro.... E i due fratelli erano andati a dormire incazzati neri l uno con l altro.

E già Raf al pensiero di non aver chiarito con suo fratello si sentiva una merda.... figurarsi se pensava a cosa era accaduto tre mesi fa.

Dentro di sé, il ninja rosso sapeva che non era colpa sua, era stato pesantemente drogato, aveva subito un orrendo lavaggio del cervello.... Non era in lui....

Lui non avrebbe mai neanche pensato una cosa simile, lui che si sarebbe ammazzato per amore dei suoi fratelli.

Eppure.....

Con passo pesante e il cuore a brandelli a quel ricordo tremendo, Raf si recò lentamente di nuovo nella loro camera vicino al letto di Donnie, sedendosi.vicino a lui.... Avrebbe tanto voluto chiarire con lui, ma gli dispiaceva svegliarlo....Sospirando pesantemente, Raf guardò il fratellino viola dormire anche lui come.un.sasso a pancia in su, russando leggermente , gli occhiali, la maschera viola e tutti i suoi gingilli dal rilevatore a.infrarossi all auricolare sparpagliati attorno a lui e il cellulare, che lui teneva legato alla spalla con vari giri di nastro adesivo viola si stava caricando al suo generatore vicino al letto con un lungo cavo elettrico....il ninja rosso scosse dolcemente la testa davanti alle stramberie di quel fratellino tutto particolare....

Quel fratellino che amava tanto, come tutti loro, da avere male al cuore.

Quel fratellino che, se non fosse stato per una sua frase che lo riportò bruscamente indietro dall' oblio dove era finito, avrebbe ucciso a sangue freddo.

Raf ebbe un brivido a guardare la gola bianca del fratello....gli avevano insegnato bene quegli stronzi maledetti del Piede, quando tanto lo avevano assoggettato alla loro volontà da renderlo poco più di una marionetta nelle loro mani, come uccidere una persona in breve tempo, senza fargli emettere neanche un suono.

Un taglio netto alla gola.

La carotide recisa in un colpo solo.

Morte pressoché istantanea.

Gli avevano fatto davvero un bel lavaggio del cervello su come sarebbe stato soddisfacente uccidere in quella maniera, vedere la vita del malcapitato sparire dai suoi occhi in tempo zero.....

Ed era proprio in quel modo che avrebbe ucciso Donnie se solo suo fratello non lo avesse risvegliato.... Ricordava bene ancora il momento in cui era riuscito a tornare indietro da loro....Donnie era sotto di lui, su quella stradina bagnata, con gli occhiali.incrinati, l.auricolare penzolante al collo....e la Katana del Piede puntata.al.collo per sua mano.

Attorno a loro, Leo, Micky e Sensei pieni di graffi e lividi per sua mano,  le loro armi sparse per.il.vicolo che lo guardavano con gli occhi pieni di speranza....

Che aveva fatto....

L aveva lanciata lontano da lui quella katana maledetta, tremando da testa a piedi, piangendo e implorando il perdono della sua famiglia, stringendo proprio Donnie a sé....

Ma se non fosse successo....

Se non si fosse risvegliato.....

Lui sarebbe stato l.assassino di suo fratello.

Come sarebbe potuto vivere dopo?

Un tremendo conato di vomito gli salì in gola al solo pensiero....Raf fece la scala a rotta di collo per giungere al bagno sotto il soppalco dove stava la cucina e sopra la loro camera da letto, ma non ci arrivò e rimise pesantemente nel lavandino della cucina....

"Raf.... Che succede?"

Proprio la voce del fratellino viola, che si era appena svegliato, lo distolse da quei pensieri orribili....la tartaruga rossa,mentre ripuliva tutto, lo vide entrare in cucina con sono gli occhiali da vista guardandolo in maniera interrogativa e sospirò

"Sto bene....tu che ci fai qui...."

La tartaruga viola sospirò, guardando per terra

"Volevo chiarire con te, Raf.... Prima sono venuto da te....ma dormivi, non volevo svegliarti.....ma ora ho sentito che stavi venendo in qua....non riuscivo a dormire....."

Raf a quelle parole alzò la testa dal lavello e sospirò

"Volevo fare la stessa cosa, anche io...."

I due fratelli si guardarono un attimo e, come sempre non ci fu bisogno di altre parole, in due minuti erano l.uno nelle braccia dell altro nella loro piccola cucina tra un Scusami di qui ed È colpa mia di la, mentre finalmente tra i due si instaurò un dialogo affettuoso:

"Perché abbiamo litigato, Raf?"

"E chi se lo ricorda, fratello....cazzate, solo per quello litighiamo...."

"È vero....che succede, fratello? Hai dato di stomaco?"

" Un po' si, ma non è niente...."

"Torna a letto, ti porto un qualcosa per la nausea.... Faceva freddo in effetti stanotte....ti sarà rimasto sullo stomaco qualcosa...."

"Non è quello...." Rispose il ninja rosso in maniera leggermente brusca, sedendosi su una sedia e poggiando stancamente la testa sulla mano.... Donnie, guardandolo dalla sua posizione in piedi vicino al lavello,  capì perfettamente cosa c era dietro quella risposta e quali nefasti pensieri stesse avendo suo fratello e gli fece nuovamente male il cuore.... Erano tre mesi che Raf stava così, nonostante tutte le loro mille rassicurazioni sul fatto che il loro amore nei suoi confronti non era cambiato di una virgola....le ferite fisiche di quelle torture erano guarite completamente, nonostante qualcuna fosse talmente orrenda e profonda da aver spurgato pus per settimane....ma non le altre....e lui continuava a non darsi pace..... E tutti i tentativi sia di loro fratelli, sia di Sensei, sia di Lisa, sia di Casey, April o chiunque di convincerlo a chiedere un supporto psicologico,per cercare di rielaborare i traumi che aveva vissuto, erano caduti letteralmente nel vuoto, tutti stroncati con frasi come:"Cazzo ci vado a fare da un maledetto strizzacervelli? Me la cavo da solo, sto bene!"....

Ma non c'è la faceva da solo, si vedeva.... E la spirale di autodistruzione in cui stava cadendo era sempre più profonda...da un mese stava dimagrendo, mangiava poco e niente e le.notti erano sempre più insonni..... E ogni giorno, sulle braccia e sulle gambe, c erano sempre lividi e graffi nuovi....e guarda caso l.altro.giorno proprio lui aveva trovato delle lamette nel cestino del.bagno .... E nessuno di loro aveva motivo di usarle.....

"Raf....per l ennesima volta....non sei un mostro..... Per favore, dacci retta...." Disse Donnie gentilmente al fratello che, a quelle parole, poggiò la testa sulle mani, mentre un fiume di lacrime gli corse istantaneamente lungo le guance.

Come sempre, Donnie aveva azzeccato quale fosse il dolore che tanto attanagliava il loro fratello in rosso:

"Lo sono, invece!"

"Non lo sei, cazzo! Ascoltami...." Incalzò Donnie, ma subito Raf contrattaccò con la voce concitata dalla disperazione:

"Avrei potuto ucciderti, Donnie...."

"Raf...."

"Me lo hanno insegnato quegli stronzi maledetti del Piede a uccidere quanto più rapidamente possibile.....Un taglio alla gola.... Una cosa netta....e io avrei fatto così.... Oh per la miseria...."

"Non lo avresti fatto! Ti conosciamo!" Gli rispose il fratello viola sempre gentilmente, sedendosi su una sedia davanti a lui ma Raf era come in trance, la voce ormai ridotta a un mugolio doloroso....

"Tu che ne sai? Che ne sai? Se tu non nominavi la faccenda delle felpe, io....io.... vi ho fatto del male....a te, a Leo, a Micky, a papà.... Avevo quella katana di merda sulla tua gola, Donnie.... Dovevo morire, li sotto le loro torture! Morire, cazzo, e levarmi dai coglioni! Almeno non vi avrei fatto del male....."

"Raf!!!!!! Non dire queste cose neanche per scherzo!!!!!Basta, ascoltami!!!!!" Gli disse il ninja viola prendendo il viso del fratello rosso e costringendolo a guardarlo negli occhi.... Era doloroso oltre misura vedere quegli occhi verdi a striature marroni così carichi di dolore....ma doveva farlo.... Raf doveva smetterla di sentirsi così.... Ma il ninja viola capì che finora tutti i discorsi che avevano fatto loro fratelli e il loro padre non erano serviti a un bel niente.

Perché andavano a beccare la razionalità di Raf, non il cuore.

Raf razionalmente sapeva che non era stato lui, non aveva colpa, era in uno stato di forte alterazione mentale, oltre che fisicamente e mentalmente stremato da violenze terrificanti subite in continuazione.... Lui sapeva tutto.

Ma era dentro il suo cuore il problema....quel cuore che non aveva più pace ne riposo da mesi.

Il ninja viola si ricordò di un racconto che aveva letto tempo fa....in una tribù africana di cui non ricordava il nome, se una persona commetteva uno sbaglio, al posto di condannarla, veniva portata di peso e posizionata al centro del villaggio con le persone che facevano campanello attorno a lei..... uno ad uno, le persone parlavano al malcapitato ricordandogli le cose buone che aveva fatto e il bene compiuto in vita, perché, a detta loro, solo riconnettendo la persona con ciò che è buono dentro di sé, essa può guarire e ritrovare la strada del bene.....

Forse Raf aveva bisogno proprio di quello, di riconnettersi con la parte di bene che aveva dentro di sé, di rivederla, esattamente come la stavano vedendo loro da sempre....

Semplicemente con calma, senza smettere di tenere il suo sguardo agganciato a quello del fratello,Donnie gli parlò dolcemente:

"Raf....adesso mi ascolti, ok? Quelli del Piede sono dei cani senza onore, sadici da fare schifo....tra loro e quel pezzo di merda di Stockman non so chi sia peggio al pensiero di farci! Raf....Ti hanno trattato come un cane! Ti hanno fatto diventare un essere senza anima....gli occhi che avevi in quel momento, quando ti abbiamo ritrovato in quel vicolo di merda, vestito come quegli idioti.... Raf, fidati, non eri tu!"

"E io chi sono, Donnie????? Chi sono, cazzo?????" Continuò a sproloquiare dolorosamente Raf, mentre il fratellino viola, asciugandogli le lacrime, continuò la sua dolce filippica:

"Fammici arrivare....tu sei nostro fratello, Raf.... Sei il nostro bestione rompicoglioni, polemico e irascibile, ma che amiamo esattamente così, perché se non fossi così,non saresti tu, non saresti il nostro Raf, il nostro protettore, come dice sempre Sensei....Fratello....sei quello che in Amazzonia è andato a tanto così dal morire pur di salvare la vita a Micky.... Sei quello che si è lanciato in mezzo alle fiamme di una fabbrica incendiata per recuperare Leo...."

"Ma quelle sono cose da niente...." Cercò di schernirsi la tartaruga rossa, ma il fratellino incalzò:

"Non è niente????? Raf, cazzo, sei quasi morto in entrambe le occasioni...."

"Per voi lo farei mille volte! E poi tu in una di quelle mi hai salvato...."

"E lo rifarei! Cento, mille volte! Esattamente come tu mi hai salvato 

tantissime volte..... Sei tu che ci proteggi, che ci ami, che ci sei sempre per noi.... Tu e Leo! Siete i nostri eroi e lo sapete....  Siete la nostra ispirazione per tutto.... E parlo.anche.per. Micky .....Raf, io posso solo immaginare cosa ti è successo....ed è orribile....per questo ti dico che non puoi farcela da solo..... Fratello, perché c erano.delle lamette ieri nel cestino in bagno?"

A quelle parole Raf impallidì, mentre Donnie incalzò, con la voce rotta dalla sofferenza:

"Dimmi la verità! Ringrazia che le ho trovate io e non Leo o Sensei altrimenti te le facevano ingoiare, cazzo! Ma come ti viene in mente??? Raf, come?????"

Era inutile mentire.... E poi.non ne era capace.... Il ninja rosso, a testa bassa, mormorò lentamente:

"Perché......non lo so neanche io..... So solo che se mi faccio del male, non sento.niente....Niente di quello che ho dentro....."

A quelle parole Donnie, col cuore spezzato, spostò le mani dal viso alle mani del fratello, stringendole tra le sue

"Per questo ti dico che è ora di fare qualcosa di più.....non fare quella faccia....non ti sto costringendo....dico solo che, come curiamo.il.nostro fisico allo stesso modo curiamo la.nostra.mente..... non c.e.niente di male a iniziare un percorso di psicoterapia.....Serve prima di tutto a te.... Non puoi continuare così..... Perché i pensieri che hai ora diventeranno sempre più atroci....e non voglio vederti appeso con una.corda al collo o che so io...." 

"Adesso stai esagerando, Do...." Iniziò a parlare Raf, ma lo sguardo del fratellino lo inchiodò, letteralmente:

"Per favore, Raf.....per favore, almeno pensaci..... Ma che hai qui?" E dicendo così, Donnie guardò un livido enorme sulla spalla del fratello, che minimizzò:

"Uhm.... niente, sono caduto in palestra...."

Donnie si limitò a lanciargli un lungo sguardo silenzioso.... Era inutile chiedere dei dettagli, decise di prendere per buona quella spiegazione....

"Aspetta, ci passo un po' di arnica...."

E così dicendo, il ninja viola aprì un pensile della cucina dove tenevano quel.tipo di medicinale.da.banco, come creme varie per le contusioni e affini....tutto ciò che erano medicinali piu seri e kit per la medicazione erano rigorosamente in bagno.... Dopo un rapido check, Donnie afferrò il barattolo dell' arnica e iniziò a spalmarla sulla spalla del fratello...

Raf sospirò a guardare il fratellino prendersi ancora una volta cura di lui, come avevano fatto tutti loro fino a quel.momento.... era sinceramente stufo di sentirsi una larva.... Forse i suoi fratelli avevano ragione.... Se continuava a fare così, le sue ferite avrebbero.continuato a sanguinare senza ritegno sui suoi fratelli, su Sensei  e Lisa che amava e che non ne avevamo colpa.... Nessuno di loro se lo.meritava....se veramente li amava come diceva doveva risolvere questa cosa.....

"Donnie?" Borbottò il ninja rosso rivolto al fratello viola che richiuse il barattolo dell' arnica

"Sì, dimmi, fratello...."

"Com era la cosa dello strizzacervelli?"

Donnie, a quelle parole del fratello, non poté non sorridere finalmente di cuore, rimettendo l arnica al suo posto.... Sapeva che prima o poi Raf avrebbe capito .....

"Sì chiama psicologo, Raf.... E domani ti darò il numero ...."

"Va bene......grazie.... E scusatemi.....per tutto.... Vi ho fatto disperare ultimamente...." Disse Raf sempre borbottando, mentre Donnie si avvicinò di nuovo a lui, tenendogli una mano sulla spalla

"Non c.e niente.da perdonare, Raf....davvero.... Ma ora vai a dormire...."

"Mmmmmh si.....posso chiederti una cosa scema,Donnie?"

"Ma si, dimmi, fratello!"

"Resti con me? Faccio tanta fatica a volte a dormire da quando sono qui....."

Donnie sorrise

"Certo che si, Raf...."

E, esattamente come quando Donnie era bambino e si accucciava nel letto del fratellone rosso per farsi passare gli incubi, così Donnie rimase con Raf finché finalmente non prese sonno, tenendo una sua mano tra le sue, proprio come quando erano piccoli, pensando ai loro dialoghi affettuosi, che li cullarono con quei ricordi affettuosi fino al mattino, quei ricordi che davano loro la forza di andare avanti in quei momenti di merda.....


"Raf....?"

"Mmmmmh...."

"Posso venire da te?"

"Uffa, Donnie, per la miseria, non ci sono i mostri sotto il tuo letto!"

"Ho paura lo stesso...."

"E va bene, vieni.... Ma solo per stanotte!"

"Grazie, Raf....non lasciarmi...."

"Non ti lascio, stramboide...."

"Promesso?"

"Sì, promesso promesso....."


***********************************


"Grazie, Raf, non dovevi!"

Disse Donnie al fratello rosso, quando nel pomeriggio lo vide arrivare nel suo laboratorio con una tazza di caffè caldo....il ninja rosso scrollò le spalle, sorridendo:

"Una cazzata....te la meriti dopo stanotte...."

"Non ho fatto niente di che....hai fatto tutto tu...." Gli rispose Donnie, gentilmente, togliendo la maschera da saldatura e allontanandosi dal macchinario per sedersi su uno sgabello e sorseggiare il caffe, mentre il fratello rosso, grattandosi la testa, lo aggiorno sulle.ultime.news:

"Ho preso appuntamento per domani....da quello la...."

Donnie sorrise, scuotendo la testa.... Ancora non riusciva a definirlo psicologo, ma almeno aveva un appuntamento, era già qualcosa:

"Sono contento, vuoi che ti accompagno?"

"Nono, grazie.... è una cosa che devo fare da solo.... L ho detto a Sensei, Leo, Micky e Lisa...."

"Mmmmh....e come è andata?" Chiese Donnie a Raf, che alzò le spalle divertito:

"Uhm....il solito direi....Sensei e Lisa hanno fatto tutto il discorso su quanto sono bravo e coraggioso, Leo mi ha abbracciato in silenzio, Micky ha singhiozzato come uno scemo....direi tutto normale...."

"Sì, direi di sì" disse Donnie ridendo col.fratello rosso, finendo di bere il caffè e.facendo.per posare la tazza sul tavolo, ma Raf lo precedette

"Lascia, la porto di lá....vieni? Micky ha preso la nuova versione di Supermario.... Vogliamo fare una sfida tra fratelli...."

"Pure Leo????"

"Sì, sai che ama perdere, contento lui!" E i due fratelli risero di nuovo insieme, finalmente:

"Sì, saldo una cosa e.arrivo...." disse Donnie, rimettendosi la maschera e tornando in postazione, mentre Raf annuendo, si recò alla porta, girandosi solo un momento per dire ancora due cose importanti al fratellino.viola:

"Ah, Donnie?"

"Sì, Raf?" Disse il ninja viola, spegnendo la macchina un attimo

"Ho buttato le lamette....non entreranno mai più in questa casa, promesso...."

Donnie,a quelle parole,annuì commosso:

"Bravo, fratello è la scelta giusta...."

"Sì.... E....Ti voglio bene Donnie..... veramente.....Non ti farei mai del.male....Mi devi credere....."

Il ninja viola a quell'ammissione sentì le lacrime salirgli agli occhi

"Lo so, Raf....Lo so....ti voglio bene anche io.... veramente...."

"Grazie per stanotte.... Per essere rimasto con me...."

"Lo sai che non ti lascio...."

"Davvero?"

"Sì, promesso promesso!"

A quelle parole, il ninja rosso scoppiò a ridere:

"Certo che sei strano forte, non ricordi a momenti che giorno è oggi ma queste boiate le ricordi tutte.... Vado altrimenti chi lo sente Micky..... Ti aspettiamo...."

E così dicendo il ninja rosso lascio.il.laboratorio, mentre la tartaruga viola scosse la testa divertita

"Non credo siano boiate.... Piuttosto cose di vitale importanza....." Pensò Donnie, riaccendendo il.macchinario e finendo il lavoro.... Dopo la pesantezza e il dolore di quei mesi non vedeva l.ora anche lui di un po' di leggerezza.... 

Non vedeva l.ora di rivedere i suoi fratelli e suo padre felici....

Era tutto ciò che voleva e per il quale avrebbe lottato fino alla fine,

Quello era poco ma sicuro.

   
 
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