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Autore: Cesca_Haibara20    02/04/2024    0 recensioni
[Bodyguard Cloud AU!]
I tuoi genitori hanno assunto Cloud come tua guardia del corpo da ormai cinque anni; all’inizio non ne era per niente entusiasta, ma la paga molto cospicua gli ha fatto cambiare idea.
Aveva bisogno di soldi e i tuoi ne hanno a palate.
Sei figlia di uno stilista rinomato e tutti gli portano rispetto, oppure c’è chi vorrebbe usarti come materia di scambio contro di lui. Essendo un ex-SOLDIER, chi meglio di lui per difenderti dai malintenzionati?
Anche se vi conoscete da tempo, hai la sensazione che lui ti veda come un “lavoro” e non come una amica. Soprattutto per il rapporto che ha con Tifa; con lei sembra sentirsi a suo agio, con te, invece, sembra che alzi una barriera. Non riesci mai a capire cosa pensa, cosa prova, mentre con lei non si fa tutti questi problemi a mostrarsi. Non ti vuole nemmeno far conoscere i suoi amici al Seventh Heaven perché, secondo lui, il percorso per arrivare lì sarebbe “troppo pericoloso”, ma questa scusa ti ha sempre fatto arricciare il naso.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Cloud Strife, Tifa Lockheart, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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È iniziata un’altra giornata. Tanto per cambiare, tuo padre ha un altro meeting importante e ti ha proibito di partecipare.
Io mi domando e dico: come diamine pensa a lasciarmi la boutique se non posso partecipare a questi incontri che servono proprio per migliorarla?” pensi alzando gli occhi al cielo.
Indietreggi con la sedia per allontanarti dalla scrivania e ti affacci dalla porta di camera tua per trovare Cloud, il tuo bodyguard, appoggiato al muro accanto alla porta con le braccia conserte e la Buster Sword accanto.

«Ehi Cloud.»

Lo chiami a bassa voce.
Lui volta il viso verso di te.

«Sì?»
«Mi sto annoiando a morte chiusa qui dentro, usciamo?»
Lui annuisce.
«Okay, dove vuoi andare?»
«In un posto easy, non mi va di stare in mezzo alla gente…»
«Mh… quindi tu cosa intendi per “posto easy”?»
«E se andassimo al “Seventh Heaven”?»
Domandi facendo gli occhi dolci.
Cloud si stacca dal muro per poterti guardare negli occhi e posa le mani sui fianchi.
«Non se ne parla.»
«Cosa?! E perché?»
«È troppo pericoloso, potrebbe capitarti di tutto.»
«Ed è proprio per questo che papà ti ha assunto.» replichi con un sorrisetto.
«Ci vuole troppo tempo tra l’andata ed il ritorno.»
«E quindi? Tanto papà ne avrà per tutto il giorno.»
«Perché non andiamo al negozio di libri, mh? Ti piace tanto andare lì.»
«Sì… ma ci sono già stata due giorni fa e il libro che ho ordinato arriverà per settimana prossima…» piagnucoli.
«Allora andiamo da qualsiasi altra parte ma non al “Seventh Heaven”.»
Incroci le braccia e sbuffi con aria contrariata.
«Sei ingiusto.»
«Non sono ingiusto, faccio tutto quello che è in mio potere per proteggerti.»
«Ma proteggermi da cosa? Da chi? Cosa ti abbiamo assunto a fare se non vuoi farmi da guardia del corpo?»
«Dovresti essere contenta che non ti è accaduto nulla in questi ultimi cinque anni. Quando sono arrivato da te la prima volta eri talmente spaventata che a sento uscivi da camera tua.»
A quel ricordo non riesci a trattenere un sorrisetto che reprimi subito.
«Ero piccola…» minimizzi.
«Dai non fare così…» mormora lui accarezzandoti una guancia col dorso delle dita. «Ti porto ovunque desideri ma lì non è proprio possibile.»
«Ieri ci sei andato…» mormori abbassando lo sguardo.
Cloud sospira.
«È vero, ci sono andato, ma ero per i fatti miei ed era il mio giorno libero.»
«Perché ci sei andato, mh? Volevi passare del tempo da solo con Tifa?»
«Mi spieghi perché ti stai innervosendo? Sono andato a trovarla dopo tanto tempo, non ho mica ucciso qualcuno.»
«Mi parli sempre di lei, nei momenti in cui ti va di parlare: “Tifa è sempre gentile con tutti”, “Tifa è una brava combattente”, “Tifa di qua”, “Tifa di là”!»

La tua reazione irritata lo lascia confuso, non riesce a capire perché reagisci così, invece tu lo sai, lo sai benissimo.
Cloud è sempre stato pronto ad esaudire ogni tua richiesta, evita che trasporti carichi pesanti, ascolta i tuoi dubbi e le tue incertezze aiutandoti il più possibile, ti accompagna ovunque vuoi e quando vuoi ma quando si tratta di andare nei bassifondi per fare visita a Tifa o i suoi amici alza subito una barriera.
E questo ti fa innervosire. Vorresti fare amicizia con lei, conoscerla a fondo e fare anche la conoscenza della sua cerchia ristretta di amicizie.
Magari, se diventi amica dei suoi amici, Cloud si rilasserà un po’ di più invece di apparire sempre rigido e col cuore che batte all'impazzata in tua presenza.
È già tanto che hai conosciuto Aerith ma solo perché sei andata nel suo negozio di fiori, per puro caso, mentre passeggiavi con Cloud. Hai anche un prezioso ricordo di quel giorno, conservi ancora la rosa bianca che lui ti ha regalato, essiccata all'interno del tuo libro preferito.
Non vuoi apparire come una ragazzina viziata del cavolo che lo paga fior fior di soldi per farti da babysitter, desideri che lui ti veda in altre vesti. Decidi, per il quieto vivere, di non iniziare una discussione con lui così sospiri e fai spallucce.

«E va bene.»

Alzi le mani in segno di difesa e fai un passetto indietro.

«Hai ragione, hai ragione. Tu fai quello che fai per proteggermi e non è giusto che io ti vada sempre contro.»
«È okay T/N. Capisco che tu voglia incontrare Tifa, anche lei vuole, ma non è il momento. Ora come ora è pericoloso, non sei abituata ai bassifondi.»
Cloud ti accarezza una guancia col pollice e quel contatto, oltre a scaldarti il cuore, ti fa sentire un po’ in colpa.
«Io torno in camera, sono un po’ stanca e vorrei fare un pisolino.»
«Va bene, riposati pure, io starò qui.»
«Anzi, mi faresti un favore?»
«Cioè…?»
«Andresti in fumetteria a ritirare questa action figure?»
Gli domandi facendogli gli occhi dolci e mentre gli mostri la foto dell’action figure in questione.
«L’ho già ordinata e pagata, tu devi solo andare lì e ritirarla.»
«Mh… okay, ci penso io.»
«Grazie Cloud!»
Esclami col sorriso sulle labbra e gli dai un bacio sulla guancia, lasciandolo sorpreso.
«A dopo!»

Lo saluti con un cenno della mano per poi chiudere la porta dietro di te.
È ora di attuare il piano per raggiungere i bassifondi.
Cambi i vestiti che indossi con una felpa nera di Cloud, e quindi oversize, jeans cargo neri e Buffalo ai piedi. Leghi i capelli in una coda e la nascondi dentro al cappuccio, pendi un vecchio marsupio di tuo padre, lo agganci alla vita e ci inserisci il cellulare ed il portafoglio. Approfitti della riunione di tuo padre per uscire furtivamente di casa senza destare alcun sospetto.

Dopo aver chiesto le indicazioni a svariati passanti riesci a raggiungere la stazione del treno, controlli quale treno devi prendere per arrivare al Settore Sette e ci salti all'ultimo secondo.
Dentro di te senti il cuore battere alla massima velocità.
Non ci credo… sono davvero riuscita a prendere il treno per andare al Settore Sette… sono così emozionata!” pensi entusiasta.
La gente intorno a te sembra quasi che non ti noti, con i vestiti modesti che indossi. Solitamente, quando passi per strada, la gente ti riconosce a causa del tuo status sociale ma, con questi abiti, sembri finalmente una ragazza come tante.
Spero solo che Cloud, quando scoprirà che sono scappata, non mi faccia la ramanzina… o peggio… non voglio che mi odi, non riuscirei a sopportarlo. Tanto papà non si accorgerà nemmeno che sono uscita…” sospiri e ti passi una mano sul volto.

La voce del capotreno che annuncia che stai per arrivare a destinazione ti distrae dai tuoi pensieri, ti alzi avvicinandoti alle porte del treno mentre esso frena.
Come scendi dal treno ti abbassi il cappuccio della felpa, ti guardi intorno e capisci perché Cloud non ha mai voluto portarti qui.
L’aria che si respira nei bassifondi è su un altro livello di quella che si respira a Midgar, letteralmente. Anche l’ambiente è totalmente differente ma, in fondo, che ti aspettavi? Sai già che la vita qui te la devi tenere stretta con le unghie e con i denti.
Mentre cammini per le strade ti guardi intorno, cercando questo fantomatico bar chiamato “Seventh Heaven”, dove ci lavora Tifa. Non hai la minima idea di come ambientarti lì, perciò, ti avvicini per chiedere informazioni.
Qualcuno disposto a dirmi dove stia ‘sto bar ci sarà.” pensi mentre ti avvicini.

«Mi scusi?»

Picchietti la spalla di un ragazzo poco più alto di te che, appena sente il picchiettio, si gira. Sembra voltarsi con aria seccata ma, appena posa gli occhi su di te, cambia totalmente atteggiamento.

«Sì, cosa posso fare per una damigella come te?»

Replica il ragazzo con tono lascivo ma cerchi di non dargli peso.

«Ho bisogno di raggiungere il bar “Seventh Heaven”, mi sai dire come ci posso arrivare?»
Il ragazzo dà uno sguardo complice ai sui amici e un sorriso spavaldo gli si plasma sul volto.
«Oh-oh-oh, qui qualcuno si vuole divertire. Non ti ho mai vista da queste parti, di dove sei?»
Presto inventati una scusa! Inventati una scusa! Inventati una scusa!” pensi impanicata.
«Emh… ecco, io vengo da un altro settore. Sì, esatto.» ridacchi nervosa. «Sono venuta qui per incontrare una persona, è importante.»
«Ma potevi dirlo subito bambolina.»
In verità era intuibile quando ti ho detto che devo andare a “Sevent Heaven”.” pensi alzando gli occhi al cielo mentalmente.
«Hai nominato il “Seventh Heaven”, quindi suppongo che tu sia qui per vedere Tifa, giusto?»
«Esatto, è proprio lei che devo incontrare! Mi sapresti indicare la strada?» replichi con gli occhi che si illuminano.
Il ragazzo allora sorride furbescamente.
«È che problema c’è? Ti ci porta il tuo Johnny.»
«No, guarda, mi basta solo che mi indichi la strada.»
«E su bambolina, insisto, vieni con me, ti ci accompagno io.»
Johnny fa un passo avanti e posa il braccio intorno alle tue spalle, accorciando la distanza che c’è tra di voi.
Oddio, no!
«Ascoltami, sono lusingata, davvero. Ma posso andarci anche da sola.»
«Cosa c’è, bambolina? Non ti fidi del tuo Johnny? Non credi che voglia portarti da Tifa?»
«N-no, no, è s-solo che ho molta voglia di camminare ecco.»
Cerchi di sgusciare fuori dal suo braccio intorno alle tue spalle ed un altro braccio si posa su di esse.
Che giornata di merda!
Con la coda dell’occhio noti che il braccio è più magro di quello di Johnny e la mano è coperta da un guanto di pelle con le dita a metà.
Sei già pronta per filartela ma la voce dietro di te ti blocca.

«Lasciala in pace, Johnny. Lei è con me.»

Esordisce avvicinandoti a sé, volti il viso verso la tua destra e noti che il braccio appartiene ad una ragazza a dir poco stupenda; ha un viso piccolo e delicato, vividi occhi rossi, nasino all'insù, lunghissimi capelli bruni e labbra curvate in un sorriso furbetto.
Johnny non sembra affatto felice che lei si sia intromessa.

«Andiamo, Tifa! Stavamo solo giocando.»

Replica come una cantilena.
È lei! Ho trovato Tifa!

«Certo, so bene come ti piace giocare a te. Fai poco lo spavaldo con me, so dove abiti.»

Lo rimprovera la ragazza con tono un po’ materno mentre lui sbuffa seccato e se ne va con i suoi amici.
Appena i bulletti sono abbastanza lontani, Tifa solleva il braccio dalle tue spalle dandoti la completa libertà nei movimenti.

«Grazie per avermi salvato la vita! Se non fossi arrivata in tempo, non so cosa sarebbe potuto accadere!»

Ti affretti a ringraziarla con un inchino mentre lei ti sorride solare.

«Figurati, tra ragazze ci si aiuta sempre.» Tifa ti osserva per qualche secondo prima di riprendere a parlare. «Ho sentito che gli hai detto che mi cercavi, ci conosciamo?»
«Oh… ecco, tu non mi conosci ma io sì. Cloud mi racconta sempre di te.»
Appena ti sente pronunciare il nome di Cloud, i suoi occhi s’illuminano.
«Aspetta… tu sei T/N? La famosa T/N?»
Famosa…? Penso faccia riferimento al cognome di mio padre.
«Sì, sono io…»
La ragazza sorride e ti prende subito a braccetto.
«Vieni, ti porto subito al bar! Cloud ogni volta che fa un salto qui, non fa altro che parlare di te, sai?»
Ridacchia con un sorrisetto complice e tu non capisci a cosa si riferisca.
«Aspetta, aspetta… mi stai dicendo che Cloud ti ha parlato di me?»
«Parla sempre e solo di te. Ci racconta quello che fai durante la giornata, le emozioni che provi, dove vai, il modo in cui mangi, cosa ti piace, cosa non. Fidati, mi sembra di conoscerti da una vita senza nemmeno averti mai incontrata.»
La sua rivelazione ti lascia stupita; non ti saresti mai immaginata che Cloud avrebbe parlato di te a Tifa. E poi, da quello che ha detto, sembra che lo abbia fatto più e più volte. Cloud non sembra propriamente un tipo da parlare coi suoi amici con entusiasmo, anzi, sembra un tipo a cui non piace proprio parlare ma a quanto pare, piace parlare di te con i suoi amici. Questa idea ti fa battere il cuore. Che abbia parlato di te anche ieri quando è venuto qui da solo?
«Ma, a proposito di Cloud, lui dov'è?»
Ti domanda lei strappandoti dai tuoi pensieri.
«Ecco… veramente…»
La ragazza percepisce la tua incertezza ed assume un’espressione sorpresa.
«No…! Sei venuta qui senza dirglielo?»
«S-sì… però, ti prego, non dirgli che sono qui!»
«E chi glielo dice? Il tuo segreto è al sicuro con me.»
Esclama lei facendo sorridere anche te.

In un batter d’occhio ti trovi al “Seventh Heaven”. È decisamente più carino di quanto ti eri immaginata; nonostante l’aria esterna un po’ ammaccata e trasandata, l’interno è molto caldo, accogliente e con l’aria di casa.
Anche se è pieno pomeriggio, ci sono molte persone ad occupare i tavoli e gli sgabelli di fronte al bancone.
Con Tifa ti avvicini ad esso e lei passa dall'altra parte del bancone col sorriso stampato sulle labbra.

«Allora, cosa posso offrirti?»

Domanda lei posando la testa sul dorsi delle mani.

«Oh… emh… mi va bene anche solo un bicchiere d’acqua, non c’è bisogno di scomodarsi tanto.»

Minimizzi mentre stringi il marsupio alla vita.

«Ma che scomodo e scomodo! A me fa piacere, è come se fossi di famiglia ormai! Dai, ti faccio il Daiquiri alla fragola, che ne dici? Cloud ha detto che ti piace la fragola.»

Annuisci e la ragazza si mette subito all’opera allegra e frizzante. Posi il mento sul palmo della mano e ti ritrovi a sorridere tra te e te.
Cloud ti conosce davvero bene, sa tutto di te, ma tu? Tu sai tutto di lui? Sai che è un ex-SOLDIER, quando lo hai conosciuto, era un mercenario in cerca di soldi; doveva rimanere solo per un anno ed eccolo qui, cinque anni dopo.
Sempre al tuo fianco, come se fosse la tua ombra.
Lui ha gli occhi più belli che tu abbia mai visto, colmi di energia Mako, corpo slanciato ma dalla forza incredibile, capelli biondi, atteggiamento apparentemente disinteressato, buon ascoltatore, diretto e pronto all'azione quando ce n’è bisogno.
È praticamente il tuo angelo custode in tutto e per tutto, ma è anche colui, che riesce a far battere il tuo cuore ad una velocità pazzesca e farti sentire come se stessi volando, anche solo sfiorandoti.
Ora che cazzo faccio…? Non posso andare avanti a provare questi sentimenti…” sospiri ma Tifa ti strappa via dai tuoi pensieri.

«Ecco qui il tuo drink.»

Esordisce posando di fronte a te il bicchiere con il Daiquiri alla fragola.
Lo assaggi e lo trovi decisamente delizioso e fresco.

«Mmmh! È squisito.»

Ti complimenti con la tua nuova amica col sorriso in volto.
Lei si china sul bancone posando il viso sui palmi delle mani.

«Buono, vero? È il mio pezzo forte ed il mio preferito da fare. Adoro il profumo di fragola che emana.»

Annuisci mentre inspiri a fondo il profumo fresco e delicato del drink.
Fai per dire altro ma Tifa posa lo sguardo dietro di te facendoti rabbrividire.
Oh no… è lui. È palesemente lui dietro di me.” pensi sentendo il corpo irrigidirsi.
Dietro di te percepisci una presenza maschile ma meno intensa e intimidatoria che ha Cloud, ma non hai il coraggio di voltarti.
Lanci uno sguardo alla ragazza di fronte a te cercando qualche indizio che ti aiuti a capire chi ti trovi dietro ma il suo sguardo rimane puntato verso questa figura.
Dopo qualche minuto di tensione alle stelle, la presenza decide di palesarsi sedendosi accanto a te con una risatina.

«Rifiatate ragazze, va bene che sono bello ma così mi sembra quasi esagerato.»

Fai un lungo sospiro e, finalmente, volti lo sguardo incrociando quello del ragazzo accanto a te.
Ha i capelli neri portati simili a quelli di Cloud, anche lui ha intensi occhi ricolmi di Mako e vestiti che richiamano i SOLDIER, esattamente come Cloud.
Lo guardi confusa mentre lui sembra quasi compiaciuto di conoscerti.

«Zack Fair, sono un amico e, ormai, ex collega di Cloud. Piacere di conoscerti, tu devi essere la sua “principessa”, vero?»

Si presenta lui facendoti il baciamano e facendoti arrossire lievemente.

«Come mai sei qui da sola? Dov'è la tua guardia del corpo?»
Domanda, ingenuamente, Zack guardandosi intorno.
«Sono venuta da sola…» mormori recuperando un filo di voce.
«Davvero sei venuta qui da sola? Complimenti! Sono come te li immaginavi i bassifondi del Settore Sette?»
Ti domanda il ragazzo con fare gentile ma con una punta civettuola.
«Diciamo che mi aspettavo un ambiente del genere, anche se mi immaginavo un “benvenuto” un filino diverso…» ammetti continuando a sorseggiare il tuo drink.
Zack appare confuso dalla tua affermazione così lancia uno sguardo confuso a Tifa.
«Johnny si è fatto riconoscere.»
Da come cambia tono non sembra affatto contento di sentire una cosa del genere.
«Non dirmi che ha provato a-…»
Il ragazzo non riesce a finire la frase che viene interrotto da Tifa con tono seccato.
«Ci prova con qualsiasi cosa che respira che arriva ai bassifondi! Perché non lo mandano via?»
«Non lo so…» sospira lui passandosi una mano tra i setosi capelli neri. «Io ci ho provato ad allontanarlo ma non posso obbligarlo di andarsene dal Settore Sette puntandogli la spada al collo o passo dalla parte del torto.»
«Lo so… però-…»
«Perché non parliamo d’altro, mh?»
Si affretta a dire il ragazzo cercando di alleggerire l’atmosfera. Lui passa lo sguardo da Tifa a te e ti sorride civettuolo.
«Allora, si è finalmente dichiarato quel pirla di Cloud o preferisce tenere la bocca sigillata?»
Quella domanda improvvisa ti fa saltare un battito e, per poco, non ti strozzi col drink in bocca.
COME PREGO?!
Il tuo viso diventa dello stesso colore della fragola decorativa sul tuo bicchiere e per una manciata di secondi non sei in grado di dire nulla; la tua bocca si apre e si chiude per un paio di volte ma non esce alcun suono.
Lui sembra non capire il perché della tua reazione.
Finalmente, dopo minuti di silenzio, riesci a replicare.
«Puoi ripetere…?»
Farfugli non credendo alle tue stesse orecchie.
«Mi sembrava ovvio che prima o poi lui si sarebbe dichiarato a te… perché? Ho detto qualcosa che non va?»
«N-no… ecco… io-… io non sapevo che… che lui… insomma…»
Balbetti abbassando lo sguardo sul tuo bicchiere ed inizi a tintinnare le unghie sul vetro in segno di imbarazzo. Non hai la minima idea di cosa dire o pensare.
Sembra che per tutti è dato per scontato che Cloud provi qualcosa di molto forte ma a te, che sei la diretta interessata, non lo ha fatto ancora capire. O l’ha fatto e tu non te ne sei resa conto?
Non è facile capire i segnali di Cloud che, l’unica volta che ha lievemente sorriso, è perché sei inciampata su un rigonfiamento del tappeto e sei caduta ai suoi piedi come una patata lessa. Lui è sempre stato paziente, gentile e disponibile con te, ma hai sempre pensato che era così perché è il suo lavoro da bodyguard.
Il suo lavoro è solamente da farti da guardia del corpo ma ti ha fatto da amico, da fratello, da consulente, da faro nella notte, da padre, da spalla su cui piangere, da difensore contro chi ti abbia mai trattata male, da tutto.
Forse è proprio così che lui ti sta dimostrando i suoi sentimenti, standoti accanto sempre e comunque come un partner farebbe.
Sospiri e ti passi una mano sul viso confusa e combattuta, ma la tua nuova amica ti dona un sorriso rassicurante.
«So che non è facile capire i comportamenti di Cloud, credimi, sono amica sua da quando eravamo bambini. È sempre stato un po’ chiuso sotto quell'aspetto ma posso assicurarti che i suoi sentimenti sono genuini e che non desidera altro che vederti felice.»
«Prova a pensare ad una frase che ti ha detto nella quale potrebbe aver, anche minimamente, fatto trasparire i suoi sentimenti.»
«”Sei nei guai fino al collo”, ecco quale potrebbe essere la frase.»

La voce dietro alle mie spalle ti fa rizzare sulla schiena come se punta da uno spillo.
Sembra che il tempo si ferma nell’istante in qui la frase viene pronunciata.
Tifa e Zack si sono ammutoliti in pochi secondi facendoti capire che è chi pensi tu.
La sua presenza e la sua aura ti fanno stringere nelle spalle e, ancora una volta, non riesci a voltarmi.
Sono nei cazzi… sono nei cazzi… sono nei cazzi… sono nei cazzi…
È come un pensiero fisso che gira come una trottola nella tua testa annullando qualsiasi altro pensiero.
In un secondo la sua mano afferra il tuo avambraccio, ti solleva dallo sgabello e ti trascina fuori dal “Seventh Heaven” senza darti il tempo di salutare o reagire.
Come uscite dal bar inizi a divincolarti e cerchi di puntare i piedi in modo da fermarlo ma sembra tutto invano. Ti sta letteralmente trascinando via dal Settore Sette.
Non riesci a vedere la sua espressione ma puoi dedurre che non sia al settimo cielo nel scoprire che gli hai mentito, sei scappata di casa e ti sei diretta nell'unico posto in cui lui ti ha detto di non andare.
Dopo vari tentativi di sfuggire dalla sua presa e di fermare la sua camminata, lui ti trascina in un vicolo stretto abbastanza per far entrare solamente voi due.

«Cloud, basta! Lasciami andare!»

Piagnucoli ed in un attimo ti trovi con la schiena contro il muro e Cloud di fronte a te con le mani ai lati della testa impedendoti qualsiasi tentativo di fuga.
Non dice nulla, i suoi occhi sono coperti dai sui capelli ma puoi sentire il suo respiro irregolare e noti il suo petto alzarsi ed abbassarsi sempre più lentamente.
Non riesci più a stare in silenzio o aspettare che lui parli così raccogli tutta la forza che hai in corpo.

«Una volta per tutte: io ti piaccio sì o no?»

La tua domanda lo coglie visibilmente di sorpresa. Appena finisci di pronunciare la frase, alza lo sguardo verso di te, guardandoti negli occhi e riesci perfettamente a vedere quanto non si aspettava una domanda del genere da te.

«Secondo Zack e Tifa tu provi dei sentimenti molto profondi nei miei confronti…»

Continui rendendo la tua voce più bassa e calma, in netto contrasto col battito del tuo cuore.

«Dannazione…»

Mormora a denti stretti abbassando lo sguardo verso il terreno.

«Ascoltami Cloud…» sospiri. «Ho parlato con Tifa e mi ha detto che non sei quel tipo di persona che parla a cuore aperto dei propri sentimenti e questo lo rispetto, anche io sono stata molto chiusa da piccola. Stando con te cinque anni ho anche capito che gli atteggiamenti che tu hai miei nei confronti, non sono le tipiche accortezze che una guardia del corpo ha nei confronti della persona che deve proteggere. Tu sai che i miei genitori hanno provato più volte a farmi fidanzare con ragazzi del mio stesso rango sociale, ma quello che devi sapere è-…»
Chiudi gli occhi per un attimo, hai bisogno di ancora un po’ di coraggio per concludere questa frase.
«Quello che devi sapere è che li ho rifiutati tutti perché mi piaci tu.»
Ecco. Lo hai detto. Hai dato finalmente voce ai tuoi sentimenti e, Cloud, sembra piacevolmente sorpreso da questa tua confessione.
Avrò fatto bene…? Avrò fatto male…?” pensi mentre vedi la sua espressione cambiare da sorpresa e corrucciata. “Oddio e adesso che c’è…?
«Perché diamine non mi hai detto cosa provi davvero?!»
Esclama stupito e urtato, spostando le mani dal muro e portandole sui suoi fianchi.
«Perché?! Io l’ho capito dopo aver parlato con Tifa, io come facevo a saperlo?!»
Replichi allo stesso tono. Per te, lui, è sempre stato un mistero, come avresti fatto a capire?
«Come hai fatto a non accorgertene prima dei miei sentimenti nei tuoi confronti?!»
«Guarda che è solo colpa tua! Tu non mi hai mai detto niente!»
In quel momento, Cloud alza gli occhi al cielo e si passa entrambe le mani tra i morbidi capelli biondi.
«Cosa dovevo fare?! Dovevo dirtelo apertamente?!»
«Beh, lo avrei apprezzato!»
«Perfetto! Io ti amo, va bene?»
Nel sentirlo pronunciare quelle parole, il respiro ti si ferma in gola per una frazione di secondo ed il tuo stomaco si attorciglia come se una tenaglia lo stesse stringendo. Rimani a guardarlo con gli occhi sgranati e la bocca schiusa.
«… come…?»
Sussurri con un filo di voce.
Cloud fa un profondo respiro, come se avesse trattenuto il respiro fino ad un secondo fa. Posa nuovamente la mani contro il muro ma le usa come perno e si protende verso di te, rimanendo pericolosamente vicino alle tue labbra, ancora schiuse.
Puoi sentire il suo respiro caldo solleticare la tua pelle, il suo profumo misto al sudore, al caldo e alla polvere invaderti le narici. Siete così vicini che puoi perfino sentire il battito del suo cuore attraverso la sua pelle, e va detto, batte decisamente veloce. Rivelando che non gli sei completamente indifferente.
Alzi lo sguardo verso i suoi occhi e, in un istante, percepisci uno stormo di farfalle volare agitate dentro il tuo stomaco.
La sua vicinanza ti ha portato a premere completamente la tua schiena contro il muro dietro di te e ti sembra di essere tra due fuochi senza la minima possibilità di fuga.

«Io ti amo.»

Ripete con voce calda e sensuale.

«Mi sono innamorato di te dal primo momento che ti ho vista. Il giorno del colloquio con i tuoi genitori, te lo ricordi?» continua lui quasi accennando un sorriso. «Eri così piccola e timida che rimanevi nascosta dietro lo stipite della porta e tenevi solo il viso esposto per potermi vedere.»
Quel ricordo fa sorridere anche te. Ricordi bene come eri timida ed impacciata ai tempi, soprattutto in sua presenza.
All'inizio ti sembrava uno rigido che non prova nulla. Ed invece… eccolo qua ad esternare i suoi sentimenti più intimi e profondi.
«Ti ho sempre visto come una bimba fatta di porcellana da preservare dalla cattiveria del mondo. Tu sei come la luna, timida all'inizio ma, al momento giusto sai brillare come nessuno al mondo. Ti mostri piano piano con gli estranei e, se conquistano la tua fiducia, metti in mostra tutta la bellezza che sei.»
Le sue parole sono come frecce ardenti che colpiscono il tuo cuore, facendolo bruciare di amore, passione e desiderio.
Il ragazzo continua a parlare mentre ti accarezza delicatamente una guancia col pollice.
«Sei la mia luce quando mi sento sopraffare dall'oscurità. Quando ti guardo negli occhi è come guardare l’universo e penso che mi sento fortunato a poterti stare accanto.»
Senza dire nulla, raggiungi la mano che è sulla tua guancia e fai lentamente intrecciare le dita.
«Mi dispiace di non essere stato in grado di rivelarti i miei sentimenti, non è facile per me.»

Il tuo cuore straripa dalla gioia, il tuo stomaco si è accartocciato come una pallina di carta mentre è invaso da una miriade di farfalle, sei felice. Finalmente è riuscito ad ammettere ciò che prova e sai, per davvero, che i tuoi sentimenti sono ricambiati.
È il tuo momento. Devi compiere la tua mossa.
Col sorriso sulle labbra e con una spinta di coraggio, prendi il viso di Cloud tra le mani e lo attiri a te in un bacio.
Un bacio che ha dentro di sé tutti i tuoi sentimenti, tutte le parole che non gli hai mai detto e tutte quelle che gli vuoi dire ora.
È un bacio casto e puro, ma che porterà ad altri baci colmi di passione, di ardore, di desiderio e di lussuria. L’ardore di due amanti, nati per stare insieme e mai divisi.
   
 
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