Tutto scorreva lento lungo il fiume.
Il tramonto infuocava di mille scintille la superficie delle acque e due occhi castani sembrano perdersi nell' ardore di queste, lontani, assenti, dimenticati.
Dei passi alle spalle, dei jeans stretti e di un celeste scolorito. Le scarpe che calpestano l' erba verde e la terra ancora calda: un attesa che sta per concludersi, l' ansia che fa quasi scoppiare le vene nei polsi. I due occhi castani, continuano a fissare quel quadro impressionista che é il fiume.
" Dawson "
" Mh? " Finalmente i due occhi si staccano ed una testa bionda si volta indietro. Un ragazzo alto e dal bel fisico lo osserva dall' alto. Due occhi di ghiaccio sembrano penetrare quelli di legno, i suoi.
" Dawson, cosa volevi dirmi? "
" Ah, vieni siediti. "
" é più lunga del previsto la faccenda. " Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio si siede al fianco di quello con gli occhi color legno e sospira un po', come se fosse stanco, stanchissimo. Si stringe le braccia attorno alla vita in un gesto spontaneo, la maglietta nera si piega docilmente e la perfezione del suo busto viene appena mostrata a quel tramonto rosso di vergogna.
" Senti Jack, é molto che te ne voglio parlare io... "
" Coraggio Dawson, dimmi quello che vuoi dire senza dilungarti troppo. "
" ah! é come in quel film di..."
" No. Non iniziamo. Dimmi cosa c'é senza usare metafore sui film, per l' amor del cielo! "
Dawson abbassa lo sguardo, jack fissa il fiume. Silenzio. Il vento fresco della sera sembra raccogliere le energie positive del posto e depositarle attorno ai corpi dei due.
" Jack... io. Io sono gay. "
Sgrana gli occhi, schiude le labbra e quasi impreca. Jack si volta verso quei due occhi castani incredulo.
" Ah. Bè, complimenti amico. Perchè sei venuto a dirlo a me? "
" perchè... io ..."
" Tu cosa? Credi che sia il patriarca dei gay di questa stupida cittadina? Guarda che non sono l' unico omosessuale di Capeside, Dawson. "
" Pensavo di poterlo dire a te. Pensavo che come amico mi avresti capito."
Jack sbuffa appena e scuote il capo. Poi posa una mano sulla spalla di Dawson.
" Certo, scusami hai ragione. Io, questa storia del gay. Ogni volta che salta fuori l' argomento penso subito a mio padre. "
Dawson abbozza un sorriso, si volta a guardare quella mano sulla spalla. Arrossisce.
" Jack, c'é un altro motivo per il quale l' ho voluto dire a te."

I due restarono in silenzio una manciata di attimi, poi Dawson prese fiato e riprese a parlare. Jack lo fissava gelidamente e con espressione impassibile.
" è da quando ti sei dichiarato. Io non ho smesso un attimo di pensare a te e alla tua dichiarazione. Cioè, inizialmente pensavo: " hey, guarda questo idiota. Un bel ragazzo del genere che se la fa con degli uomini quando potrebbe avere ai suoi piedi tutte le donne di Capeside! ". Ma poi ho capito. Il mio pensiero fisso su di te, il mio orgoglio maschile non voleva accettarlo... io... "
" Dawson. Quando é successo ? "
" Quando é successo cosa? "
" Quando ti sei accorto di esserti innamorato di me ?"
" Oh..." Dawson smise di parlare, smise di guardarlo, lanciò un' occhiata pensierosa ed impermalosita all' orizzonte assottigliando lo sguardo.
" Quando mi sono lasciato dalla mia prima ed ultima ragazza. "
" Joey? "
" No! La mia ultima ragazza é stata Jen! "
Jack aggrottò la fronte piuttosto perplesso e lasciò continuare Dawson.
" Quando ti sei messo con il nostro amico. "
" Dawson, la tua ultima ragazza é stata Joey. "
" Jack, JaAAaAack! " Dawson portò le mani avanti sventolandole e ripetè il nome dell' amico in maniera sciocca a presa di giro.
" Lo so che Joey é un uomo. Il nostro... amico. No? "
Jack sgranò gli occhi, schiuse le labbra interdetto. Non sapeva cosa dire. Il sole stava scomparendo dietro al fiume.
" Io... io. Non penso che Joey sia un uomo, Dawson. "
" Ah, ci credo, non ci hai mai fatto sesso. "
" ah, bè.. sì.. ma ha... ha... " Jack mimò un rigonfiamento rotondo sul petto inarcando la schiena.
" Cosa? Le tette? " Dawson si mise a ridere sbeffeggiandolo.
" No Jack, Joey é un uomo. Sono finte come le gambe mozzate e mangiagiate in " Lo squalo".

" Ommiodio. "

I due risero felici e gai, mentre il sole moriva e la notte si introlava regina. Regina di tutte le indifferenze e diversità, regina d' ombra, di giochi proibiti. E la Luna? Guardava ridendo quella modesta quando inutile cittadina di Capeside.



Note dell' autrice
Come avrete potuto notare ho usato diversi tempi verbali. Il passato ed il presente per lo più(!?). Questo perchè, oltre al fatto che mi sono distratta 100 volte mentre scrivevo, fa parte del mio stile. Sì. Non lo uso spesso (almeno non volontariamente) ma spero che non vi rechi troppo disturbo.
Ps: La storia é una cazzata ma mi stavo annoiando ed ho inventato qualcosa su due piedi! Poi io penso davvero che Dawson sia Gay e Joey un uomo!