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Autore: micchan91    28/04/2024    0 recensioni
Malec ispirata al film "marry me", tutti umani.
...< Si, ti sposo > gli sentì dire e lo guardò confuso, poi abbassò rapidamente lo sguardo. Il cartellone che era tra le sue mani, quel cartellone che aveva scritto Isabelle e che recitava le parole "marry me" era stretto tra le sue dita. Subito Alec rialzò lo sguardo sul cantante fissandolo con aria smarrita mentre Isabelle gli urlò nell'orecchio qualcosa che lui non comprese. Sbattè un paio di volte le palpebre prima che qualcuno lo spingesse in avanti.
< Dai papà vai! > gridò sua figlia e Alec la fissò scioccato, sua figlia non gli stava davvero urlando di andare a sposare uno sconosciuto vero?...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Isabelle Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Le persone si infervorano per poco, questo lo sappiamo tutti. Si affezionano a personaggi famosi che nemmeno conoscono e piangono per loro come fossero parenti. Mai tante lacrime furono versate come quando Asmodeus, cantante amato dall'intero universo, aveva fatto la proposta a Magnus Bane, suo fidanzato da ormai cinque anni e cantante altrettanto amato. Era stata una proposta in pompa magna, in mondovisione. Asmodeus era famoso per essere un cantante dark e tormentato, in molti lo avevano soprannominato il principe degli inferi e nonostante quell'appellativo si era inginocchiato di fronte al suo sexy e glitterato fidanzato con un anello da milioni di dollari stretto tra le dita e gli aveva fatto la fatidica domanda. Magnus Bane non aveva pianto nonostante gli occhi fossero palesemente lucidi e aveva annuito, spargendo glitter ad ogni movimento della testa. I due si erano baciati e molto probabilmente l'urlo che avevano mandato tutti i loro fan era stato sentito dall'intero universo. Da quel fatidico giorno era passato quasi un anno e i programmi di gossip ci campavano su senza problemi ogni settimana. "Che abito avrebbe indossato Magnus? Famoso per il suo stile eccentrico e sempre alla moda", "chi avrebbe cantato al loro matrimonio?", " chi era invitato?" queste e altre milioni di domande venivano seguite ogni giorno su televisione, social e giornali scandalistici. La vita dei due cantanti non aveva un momento di privacy, gli bastava uscire di casa per essere fotografati e seguiti dai paparazzi. Magnus si chiedeva se anche dopo il matrimonio sarebbe continuata quella caccia, probabilmente almeno per i primi mesi di matrimonio sarebbero stati assaltati ancora, ma sperava di avere un attimo di respiro ad un certo punto. Comunque non mancava molto, una settimana e sarebbe stato ufficialmente sposato, ancora faticava a crederci.
< Sei uno schianto > la voce di Catarina lo riscosse dai suoi pensieri e sorrise, alzando lo sguardo verso il grande specchio di fronte a lui. Quella era l'ultima prova per il suo abito nuziale. Inizialmente aveva storto il naso quando gli era stato proposto un abito bianco, lui non era di certo la donna e sopratutto di vergine gli era rimasto poco e niente, ma alla prima prova del vestito si era innamorato di come la stoffa cadeva sul suo fisico, di come quel bianco pieno di strass riflettesse la luce e facesse risaltare i suoi occhi. Il cantante si mosse piano, restando ad ammirare i giochi di luce che faceva la sua giacca. 
< Si, lo sono > disse felice mentre Camille, la sua stilista, ridacchiava soddisfatta. Quella era la sua creazione migliore, lo diceva sempre.
< Asmodeus è un ragazzo fortunato > disse sistemando qualche strass in più sul colletto.
< Lo sono io > ribattè Magnus con amore prima di sfilarsi il suo abito da milioni di dollari. Ancora non poteva credere di aver speso così tanti soldi per il suo abito nuziale, era sempre stato molto eccentrico fin da bambino, ma quando immaginava il suo matrimonio lo aveva sempre pensato come a qualcosa di intimo, dove l'amore sarebbe stato il protagonista principale, non di certo l'abito. Non che l'amore non ci fosse sia chiaro, ma Magnus non aveva proprio fatto i salti di gioia quando Asmodeus aveva proposto di sposarsi facendo un concerto.
< Sarà meraviglioso! Canterai tu, poi io, poi insieme e alla fine ci diremo di si di fronte a milioni di testimoni! Sul palco, io e te! > aveva esclamato e Magnus lo aveva fissato con un sorriso incerto, ma l'entusiasmo del suo ragazzo lo aveva trascinato e il sogno di una cosa intima si era trasformato nel sogno del matrimonio più chiassoso e sfarzoso che l'intero pianeta avesse mai visto. E così Magnus aveva ordinato il vestito a Camille e riempito Ragnor di mille e più compiti. Il suo povero assistente personale, non che suo migliore amico da tutta una vita, era un anno che trottava come un matto senza mai smettere di avere qualcosa da fare mentre borbottava maledizioni su Magnus e sul suo matrimonio. Magnus sapeva che avrebbe chiesto un lungo periodo di ferie dopo quello come sapeva che sarebbe stato perso senza  lui e Catarina. Un nuovo tik tok di Asmodeus lo riscosse nuovamente dai suoi pensieri e sorrise al cellulare mentre il suo futuro marito pubblicizzava ancora il loro concerto/matrimonio. Non che ce ne fosse bisogno ovviamente, i biglietti erano andati sold out letteralmente cinque minuti dopo che erano state aperte le prevendite e online venivano rivenduti a prezzi astronomici, ogni fan avrebbe dato un braccio per essere presente anche se ovviamente il matrimonio sarebbe stato trasmesso su ogni piattaforma esistente, letteralmente avevano il monopolio della serata. Magnus non vedeva l'ora.
La settimana passò rapida, più di quanto il cantante potesse immaginare. Quella mattina si svegliò con un senso di nausea terribile, non era mai stato così agitato per un concerto.
< Santo cielo, sei uno straccio, hai dormito stanotte almeno? > gli chiese Raphael porgendogli un bicchiere di caffè e storcendo il naso con aria quasi schifata. Raphael si occupava dell' immagine pubblica di Magnus da quando era diventato famoso, ma in realtà anche da prima, quando erano a scuola era lui a bisbigliargli cosa non andasse la mattina nel suo outfit o nella sua faccia, Raphael amava dire alle persone quanto stessero di merda in ogni occasione, ovviamente con amore. Assumerlo era stato quasi automatico e Magnus gli voleva bene, forse quella mattina un po' meno.
< Non ho chiuso occhio > mugolò fissandosi allo specchio e cercando segni che lo avrebbero fatto andare fuori di testa come brufoli o rughe o cicatrici comparse durante la notte, l'aveva sognato ogni volta che aveva chiuso gli occhi di svegliarsi con un brufolo enorme sulla fronte a mo di corno di unicorno. 
< Raphael sii gentile, oggi sarà più isterico del solito > sbuffò Catarina con aria divertita e Magnus lanciò un'occhiata in tralice sia a lei, che a Raphael. 
< Oggi mi sposo!  > esclamò agitato.
< Non serve ricordarcelo, è un anno che non si parla d'altro > sbuffò Raphael alzando gli occhi al cielo con un sorrisetto.
< Comunque abbiamo dieci ore per vestirti e truccarti, direi che non siamo di fretta > ridacchiò Catarina mentre Ragnor entrava con la colazione che Magnus osservò come se fosse un ragno a due teste, non sarebbe riuscito a mandare giù nulla senza vomitare nemmeno volendo.
Alla fine non spuntò nessun brufolo, non vomitò su nessuno come aveva preventivato fin da quando aveva aperto gli occhi, i suoi vestiti di scena erano tutti pronti e mancavano solo poche ore al matrimonio, poteva sopravvivere, si, poteva farcela.

Alexander Lightwood non poteva davvero credere di essersi fatto trascinare lì, davvero, ancora si chiedeva come fosse possibile mentre afferrava la barriera in ferro che delimitava lo spiazzo dove erano i fan dal palco. 
< Non è meraviglioso? > urlò Isabelle dandogli una pacca sulla schiena e lui si voltò per guardarla con l'aria più scocciata ed esasperata di sempre. Era colpa di sua sorella se in quel momento si trovava lì in mezzo a quell'ammasso di persone urlanti invece che a casa sua, davanti ad un bel libro, possibilmente nel silenzio più totale. Il suo sguardo cadde su sua figlia che urlava felice proprio accanto ad Isabelle e il suo sguardo si addolcì giusto un po', amava vedere sua figlia felice. 
Quando qualcuno gli diede una sonora spallata però il broncio tornò a farsi largo sulla sua faccia, chiedendosi ancora una volta perchè si fosse fatto trascinare in tutto quel casino. In realtà lo sapeva il perchè e fin dal primo istante aveva saputo di non avere scampo. Sua sorella sarebbe dovuta andare a quel concerto con il suo bellissimo nuovo fidanzato, trovato appositamente su qualche social per far ingelosire il suo ex, che l'aveva piantata in asso per andare dietro ad un'altra ragazza. Comunque questo sexy e nuovissimo fidanzato l'aveva piantata in asso a sua volta poco prima del concerto così Isabelle aveva chiesto a Jace, loro fratello adottivo tanto sexy quanto amante del caos, ma ovviamente lui aveva già preso i suoi biglietti e aveva posti vip con Clary, sua fidanzata storica da quando andavano a scuola. Così Isabelle si era presentata al lavoro di Alec, che come l'aveva vista era sbiancato, sapeva che quando sua sorella si presentava al lavoro con quel sorrisetto non c'erano belle notizie per lui. Isabelle era stata furba, aveva aspettato che venissero raggiunti anche da Marise, l'adolescente figlia di Alec, fan sfegatata di Magnus Bane ed Asmodeus, colei che produceva urletti così acuti ogni volta che li vedeva che il cane dei vicini iniziava ad abbaiare. Isabelle aveva annunciato senza giri di parole che sarebbero andati con lei al concerto/matrimonio e aveva messo in mano ad Alec due biglietti.
< Per fortuna non ho venduto il terzo biglietto come avevo preventivato di fare > aveva esclamato allegra e Alec aveva fissato sua sorella e sua figlia saltellare felici mentre la più piccola produceva urletti sempre più acuti. Non gli venne in mente nemmeno mezza scusa per non andare, la sua vita era talmente monotona e priva di molti impegni che davvero non aveva scuse. Aveva provato ad aprire bocca per dissentire, ma la sua voce non aveva sovrastato nemmeno un po' quella delle due ragazze.
< Dai Alec, prova qualcosa di nuovo nella vita! > aveva esclamato divertita sua sorella e al professore di matematica non restò che sospirare, rimandando mentalmente i compiti che voleva correggere la sera del concerto. E così si era ritrovato a quel concerto, a fare da spalla a sua sorella e a chiedersi perchè i Lightwood fossero così sfortunati con le relazioni. Lui dopo il suo divorzio non aveva più voluto stare con nessuno, si era gettato a capofitto sul lavoro, sulle olimpiadi di matematica col suo club scolastico e si era concentrato su sua figlia, e basta. La sua vita si riduceva a quello. Senza contare quando Alec odiasse i social e più in generale tutta la tecnologia. Aveva un cellulare quasi preistorico solo perchè doveva essere contattato telefonicamente dalla scuola e da sua figlia e basta. Ovviamente conosceva l'evento come conosceva Asmodeus e Magnus Bane, sua figlia aveva il brutto vizio di tenere la musica delle due cuffiette sempre troppo alta e Alec si faceva interi viaggi in macchina ascoltando canzoni dei due cantanti preferiti di sua figlia, ma mai nella vita avrebbe accettato di partecipare ad un concerto che non fosse di musica classica o almeno non così caotico. Sobbalzò quando il suono di una chitarra si propagò ad altissimo volume per tutto lo stadio e per la successiva ora fu costretto a sentir suonare la band che apriva il concerto in attesa che il famoso Magnus Bane salisse sul palco.
Dietro le quinte nel frattempo Magnus non faceva che aggiustarsi i capelli.
< Smettila, stai benissimo > gli disse Raphael schiaffeggiandogli una mano e Magnus sospirò, gli capitava sempre di essere nervoso prima di un concerto, ma quello era ancora più speciale quindi era ancora più nervoso. 
< Sicuro che non mi sia spuntato un brufolo? > mugolò fissandosi la faccia e gemette piano quando gli annunciarono che doveva uscire sul palco.
< In bocca al lupo, spaccherai come al solito  > gli disse Catarina facendogli un largo sorriso che Magnus ricambiò con affetto. Attese che la band finisse di suonare e che lo annunciassero, mandò giù l'ansia e fece il primo passo sul palco. Immediatamente un boato di urla lo accolse e come accadeva sempre i dubbi, le paure, le ansie sparirono in un istante. Magnus amava immergersi in quella sensazione, amava vedere le persone sbracciarsi, sentir urlare il suo nome, essere amato così tanto e a volte ancora stentava a credere che il suo canale you tube si fosse trasformato in tutto quello.
< Buona sera gente! > esclamò al microfono con un largo sorriso.
< Chi è emozionato questa sera? > chiese ricevendo in risposta un boato ancora più forte.
< Io lo sono tanto, spero vi godiate il concerto...e...beh...quello che verrà dopo > ridacchiò mentre i musicisti iniziavano a suonare la prima canzone. Tutto il corpo di Magnus fu scosso da un brivido d'eccitazione e iniziò a ballare sul palco, facendo risuonare la sua voce in tutto lo stadio.
Alec doveva ammettere che non era niente male, la voce era stupenda, lui era sexy da morire, anche se questa cosa non l'avrebbe mai ammessa ad alta voce, i balli erano complicati ma piacevoli da guardare e in linea di massima le canzoni non erano volgari. Il professore si ritrovò di tanto in tanto a battere il piede a ritmo con le canzoni, ma più di quello non fece. Non si scatenava, non urlava, si limitava a star lì a guardare l'esibizione, a volte sorridendo lievemente, a volte con un'espressione scioccata, come ad esempio quando Magnus fece la sua personale versione di "like a virgin" circondato da ballerini e ballerine vestiti con abiti da suore sexy. Più andava avanti il concerto e più i vestiti di Magnus diventavano attillati e complicati e più la gente urlava forte, c'erano dei momenti in cui Alec si sarebbe volentieri tappato le orecchie. Alla fine si ritrovò a reggere un cartello con su scritto "marry me" che gli aveva passato sua sorella per potersi sbracciare meglio ed attirare l'attenzione di qualche ballerino o del cantante stesso. Terminate tutte le sue canzoni la musica si ridusse al minimo e Magnus si avvicinò al bordo del palco, era così vicino che Alec poteva vedere tutti i brillantini luccicare sul suo corpo sudato e la cosa non lo fece eccitare per niente, proprio no.
< Allora gente, vi state divertendo? > urlò ansimando lievemente, aveva ballato e cantato ininterrottamente per ore. Come sempre in risposta arrivò solo un enorme boato e il cantante sorrise emozionato.
< Ora devo salutarvi, ma non temete, tornerò presto con un abito speciale > disse emozionato e Alec si ritrovò a sorridere lievemente, per quanto trovasse pacchiano e tremendamente esibizionista un matrimonio così Magnus sembrava veramente e visibilmente emozionato, i suoi occhi stavano brillando d'emozione e d'amore. 
< Ora vi lascio nelle mani del mio sexy fidanzato, trattatemelo bene > ridacchiò e sul palco salì Asmodeus, accolto dall'ennesimo boato che stordì le orecchie di Alec. I due si baciarono solo un istante, poi Magnus sparì dietro le quinte per andare a mettersi il suo abito nuziale. Quando Asmodeus iniziò a cantare Alec storse il naso, a differenza di Magnus lui non gli piaceva per niente, le sue canzoni erano volgari, parlavano di cose che non gradiva e avrebbe tanto voluto tappare le orecchie a sua figlia, che invece cantava a squarciagola senza preoccuparsi di nulla, il giorno dopo era sicuro che ne lei ne sua sorella avrebbero avuto un filo di voce per quanto stavano urlando. 
Magnus ascoltava distrattamente le urla che lì nel suo camerino arrivavano ovattate mentre per l'ultima volta si guardava allo specchio col suo vestito da sposo, pochi minuti e sarebbe tornato sul palco, avrebbe cantato insieme ad Asmodeus il loro primo duetto "marry me" e poi si sarebbero scambiati le promesse nuziali. Prese un bel respiro e si poggiò per un momento le mani sulle guance bollenti, il momento era finalmente arrivato. Dopo pochi istanti uscì dal camerino prendendo un bel respiro, strano che i suoi tre migliori amici non fossero lì, ma più camminava per avvicinarsi alla pedana che l'avrebbe fatto ricomparire sul palco più notava che qualcosa non andava. Le persone lo guardavano in maniera strana, lanciandogli occhiate imbarazzate, confuse e a volte orripilate.
< Ok, che succede? > soffiò tra se e se abbassando lo sguardo sul vestito, se l'era forse fatta addosso senza accorgersene? Il vestito si era strappato?
< Che succede? Ditemi che non ho le chiappe di fuori > esclamò come vide Raphael e Ragnor che parlottavano tra loro fittamente con aria preoccupata, lo sguardo che gli lanciarono non gli piacque per niente.
< Che succede? > chiese di nuovo istericamente. 
< Magnus...  > sussurrò Ragnor rigirandosi il cellulare tra le mani senza aggiungere nulla, Magnus fissò il telefono per qualche istante con il cuore a mille.
< Cosa? > chiese sempre più agitato cercando di afferrargli il cellulare, ma Ragnor lo tirò indietro.
< Ok, dov'è il mio telefono? > urlò a quel punto voltandosi per cercare qualche assistente che glielo portasse e l'amico sospirò, capendo che non ci fosse un modo per tenerglielo nascosto.
< Magari è finto > tentò di dire Raphael con poca convinzione mentre Ragnor passava il telefono a Magnus. Il cantante sbloccò lo schermo e si ritrovò una pagina di gossip già aperta. La scritta "Asmodeus tradisce Magnus poco prima delle nozze" troneggiava nero su bianco. Magnus sentì un conato di vomito e scorse l'articolo, leggendo che Asmodeus, il suo Asmodeus, era stato visto mentre baciava una delle sue assistenti. Magnus cercò di dirsi che era tutta un'invenzione per ottenere visualizzazioni, ma ecco che un enorme foto del suo fidanzato con le labbra incollate a quelle di Camille gli si parò davanti agli occhi, c'era addirittura un video. Magnus sentì chiaramente l'acido salirgli in bocca e gli occhi inumidirsi.
< Mi dispiace tanto > soffiò Ragnor mentre Raphael elencava tutti i modi in cui avrebbe procurato dolore ad Asmodeus. Il cantante da parte sua non sapeva cosa pensare, stava per sposarsi, pochi minuti e sarebbe salito sul palco...
Alla fine si sentì chiamare e come un automa si andò a posizionare sulla pedana, sentiva la mente svuotata, non riusciva a ragionare e non guardò nemmeno i due amici fissarlo preoccupati. Il cantante si sentiva vuoto, nessuna emozione lo toccava in quel momento.
Quando sentì la pedana muoversi però il suo cuore iniziò  a battere forsennatamente nel petto, ma non per l'emozione che avrebbe dovuto provare. Le lacrime premevano per uscire, ma lui le tenne forzatamente dentro, tanto che quando salì sul palco le luci lo accecarono un momento. Subito chiuse gli occhi mentre il solito boato lo assaliva, ma stavolta non ebbe il potere calmante che aveva di solito, anzi gli fece solo venir voglia di scappare via e di piangere. Sentì la band iniziare a suonare le prime note della loro canzone e prese un lungo respiro, il cuore che sembrava volergli scoppiare via dal petto. Portò il microfono alla bocca in un gesto automatico, ma quando dischiuse le labbra per cantare tutto ciò che gli uscì fu un versetto lagnoso. Immediatamente richiuse le labbra e le serrò, stava per scoppiare a piangere. Tutto il pubblico rilasciò un "aaaaw" intenerito pensando che fosse l'emozione del momento, ma Alec si accigliò, Magnus non sembrava per niente qualcuno preso dall'emozione, anzi sembrava uno sull'orlo del precipizio. Doveva essere successo qualcosa perchè dell'emozione che appariva prima sul volto del cantante non era rimasto nulla.
La band riprovò a suonare le prime note, ma Magnus alzò una mano.
< Scusate, potreste smettere di suonare un momento? >  chiese riuscendo miracolosamente a non piangere e il silenzio cadde improvviso. Tutti fissavano Magnus in attesa e il cantante iniziò a scendere lentamente le scale che portavano alla parte bassa del palco, sentiva le gambe tremare e aveva paura che gli cedessero in qualsiasi istante. Ricordava che una volta ad uno dei suoi concerti era scivolato e si era fatto una decina di gradini di sedere, ma non si era sentito in imbarazzo, era scoppiato a ridere e con lui anche tutte le persone che erano al concerto, era stato un momento davvero bellissimo e le persone lo avevano adorato, ma non ci sarebbero state risate se fosse caduto in quel momento così scese con moltissima attenzione.
< Voi siete tutti qui per il matrimonio... > disse quando riuscì ad arrivare indenne alla sua postazione e da dietro le quinte Asmodeus ridacchiò.
< Non sapevo avesse preparato un discorso > disse allegro, ma si vide sbattere il cellulare di Ragnor in faccia.
< Non sapevi nemmeno di questo immagino > ringhiò e Asmodeus lesse velocemente, poi sbuffò irritato.
< Li avevo pagati per non pubblicarlo > ringhiò tra i denti e ignorando l'esressione schifata dell'altro si avviò a grandi passi nel suo camerino, convinto di poter risolvere la situazione in poco tempo e che Magnus l'avrebbe comunque sposato, in fondo non poteva annullare tutto in mondovisione. Nel frattempo Magnus stava continuando a parlare e i suoi tre amici sapevano che stava per crollare, glielo leggevano in viso. Catarina voleva salire su quel palco e trascinarlo via, ma sapeva di non poterlo fare per questo pregava solo che andasse tutto bene, nessuno di loro sapeva che intenzione avesse il cantante.
< Credete tutti nell'amore, vero? > chiese fissando il mare di gente che aveva davanti e un convintissimo coro di "si" gli arrivò in risposta.
< L'amore è quella cosa che ti fa svegliare al mattino con un sorriso sulle labbra. Mio padre e mia madre si amavano tantissimo ed io ho sempre voluto un amore come il loro > continuò sentendo gli occhi farsi più umidi, non era mai una buona idea parlare dei suoi genitori, lo facevano crollare, ma oramai Magnus parlava senza ragionare.
< Sapete io cosa ho imparato dall'amore? > chiese stringendo il microfono con tutta la sua forza per darsi qualcosa a cui appigliarsi.
< Che è tutta una bugia > si rispose da solo facendo ammutolire il suo pubblico, tutti lo fissarono straniti, quel discorso non sembrava un discorso prematrimoniale. Magnus dal suo canto stava per crollare, stringere il microfono non lo stava aiutando, stava per avere un attacco di panico e una crisi di pianto davanti a tutti, davanti a tv e social, avrebbero parlato di questa cosa per anni, la sua carriera rovinata.
< Potete accendere le luci sotto il palco?  > chiese piano e le luci si accesero immediatamente. Magnus lasciò vagare lo sguardo sulle persone davanti a lui, ma non vedeva volti, vedeva solo un mare di cellulari che lo riprendevano, che riprendevano il suo dolore, la sua crisi. Già se li immaginava i talk show della mattina "Magnus Bane scoppia a piangere come una ragazzina al suo matrimonio dopo aver scoperto il tradimento". Stava per mandare tutto al diavolo e scoppiare quando i suoi occhi ne incrociarono un altro paio di un blu intenso. Non c'erano cellulari tra di loro, si stavano fissando negli occhi e Alec aveva uno sguardo preoccupato ed empatico. Il professore infatti capiva Magnus più di quanto il cantante potesse immaginare. Conosceva perfettamente quello sguardo, era lo stesso sguardo che aveva visto allo specchio per anni dopo che sua moglie lo aveva lasciato e lui si era ritrovato improvvisamente a dover crescere quasi da solo una bambina. Sapeva che fosse successo qualcosa e immaginava che non dovesse essere facile essere Magnus in quel momento, troppe volte dopo quello sguardo era scoppiato in lacrime e un conto era farlo chiuso nel proprio bagno, un conto era farlo di fronte a tutta quella gente.
< Sapete, mia madre mi diceva sempre una cosa. Se vuoi ottenere qualcosa di diverso devi fare qualcosa di diverso > iniziò Magnus senza distogliere lo sguardo da Alec. Il professore lo vide allungare una mano verso di lui e per un momento il suo cuore saltò un battito.
< Si, ti sposo > gli sentì dire e lo guardò confuso, poi abbassò rapidamente lo sguardo. Il cartellone che era tra le sue mani, quel cartellone che aveva scritto Isabelle e che recitava le parole "marry me" era stretto tra le sue dita. Subito Alec rialzò lo sguardo sul cantante fissandolo con aria smarrita mentre Isabelle gli urlò nell'orecchio qualcosa che lui non comprese. Sbattè un paio di volte le palpebre prima che qualcuno lo spingesse in avanti.
< Dai papà vai! > gridò sua figlia e Alec la fissò scioccato, sua figlia non gli stava davvero urlando di andare a sposare uno sconosciuto vero?
Alec non riuscì a fare o dire nulla, si lasciò trascinare sul palco senza smettere di fissare Magnus che lo guardava a sua volta. I due si trovarono l'uno di fronte all'altro e per un momento Alec si pentì di essersi infilato la prima felpa che aveva trovato nell'armadio insieme al paio di jeans più comodo e largo che avesse.  
< Sposiamoci > soffiò a quel punto il cantante prendendo una mano tra le sue e Alec sentì una scossa salire su per il braccio, lo sguardo di Magnus era disperato e speranzoso. Alec avrebbe potuto fargli mollare la presa con uno strattone, voltarsi ed andarsene urlando che era un pazzo, che non si conoscevano, che non lo avrebbe mai sposato per tutto l'oro del mondo, ma qualcosa lo trattenne lì, su quel palco, con la mano stretta tra le mani calde di un cantante.
< Ok, facciamolo > si ritrovò a sussurrare e si beò del piccolo sorriso pieno di gratitudine che gli riservò il cantante. 
< Quindi, sposi lui? > chiese il cerimoniere al loro fianco con aria perplessa e Magnus strinse un momento la mano di Alec, annuendo.
< Si > disse convinto mentre il professore sentiva sempre di più la voglia di mettersi ad urlare e scappare lontano, odiava essere al centro dell'attenzione e quella situazione era tutt'altro che qualcosa che rientrava nella sua confort zone. L'unica cosa che lo teneva lì era Magnus, il suo sguardo e la sua mano calda.
< Ok > soffiò il cerimoniere sempre più perplesso e si stampò in faccia un largo sorriso.
< Siamo qui riuniti per...> iniziò, ma Magnus lo bloccò con un gesto della mano.
< Va dritto al punto > gli disse e quello tossicchiò un attimo, schiarendosi la voce.
< Vuoi tu Magnus Bane prendere il qui presente As... > si bloccò e si voltò verso Alec, che si riscosse lievemente.
< Alexander Lightwood > sussurrò mordendosi il labbro, perchè stava ancora lì a partecipare a quella farza?
< Alexander Lithwood come tuo legittimo sposo e amarlo ed onorarlo finchè morte non vi separi? > chiese guardando Magnus che prese un respiro tremante.
< Si, lo voglio > disse fissando Alec negli occhi, facendolo degluttire rumorosamente.
< E vuoi tu Alexander Lightwood prendere il qui presente Magnus Bane come tuo legittimo sposo e amarlo ed onorarlo finchè morte non vi separi? > domandò poi guardando Alec che si morse forte l'interno della guancia, un si e sarebbe fatta, avrebbe sposato un perfetto sconosciuto davanti a milioni di persone, e non un finto matrimonio, ma un matrimonio vero, legale e tutto il resto.
< Si > si ritrovò a sussurrare e tutte le persone urlarono confuse, ma emozionate.
< Vi dichiaro marito e marito > esclamò l'officiante e in un istante le labbra di Magnus furono sulle sue. Non fu un bacio appassionato, niente lingua, le loro labbra semplicemente si toccarono ma per un momento tutto svanì, Alec sentì solo quel tocco così piacevole. Durò comunque pochissimo e Alec tornò alla realtà con quel maledetto boato a fracassargli i timpani. Internet in quel momento stava esplodendo, tutti si chiedevano chi fosse la persona che aveva appena sposato Magnus, perchè questo cambio, se fosse previsto o no...
Alec nuovamente non ebbe controllo sul suo stesso corpo e venne trascinato via dal palco senza una parola.
< Beh signore e signori questo era del tutto inaspettato! Credo che per l'emozione Magnus non tornerà a salutare, vi ringraziamo di essere stati qui e all'uscita troverete un piccolo gadget per ricordarvi della giornata... > Alec sentì solo queste parole del presentatore prima che la sua voce si perdesse in altri rumori mentre procedevano spediti dietro le quinte. Vennero poi raggiunti da Ragnor che si affiancò al cantante, inziando a parlare fittamente con lui, in tutto quello Magnus non aveva ancora lasciato la mano di Alec, come se fosse l'unica cosa a cui aggrapparsi per non crollare. Alec era troppo stordito per capire cosa si stessero dicendo i due, ma per lui fu istintivo mettersi davanti a Magnus per proteggerlo quando vide Asmodeus arrivare a grandi passi e l'aria tremendamente arrabbiata. 
< Che cazzo hai fatto Magnus?!  > gridò cercando di scavalcare Alec e Ragnor, che si era messo accanto al professore per tenere i due lontani.
< Io che cazzo ho fatto!? > urlò Magnus in risposta e Alec sentì le dita del cantante serrarsi tra le sue.
 < Hai sposato questo... > e fece un gesto per indicare Alec con aria schifata.
< Invece di me! ME! > gridò e Magnus con un gesto secco scansò Ragnor per poter spintonare Asmodeus.
< Vaffanculo! Tra tutti proprio Camille! Avevi detto che potevo stare tranquillo, che le donne non ti piacevano! > gridò dandogli un pugno sul petto.
< Oh andiamo! Avevamo litigato e tu mi avevi detto di non farmi più vedere  > sbottò in risposta e Alec tirò istintivamente indietro Magnus approfittando della mano ancora ancorata a quella del cantante, fissando schifato le persone accanto a loro che stavano filmando tutto con i loro maledetti cellulari.
< Quindi ora sarebbe colpa mia? > gridò Magnus facendo un passo indietro per via di Alec. Tra di loro si infilò Raphael che gridò a tutti di posare i loro cellulari e di cancellare il video.
< Se lo trovo online vi denuncio tutti, so chi siete! > ringhiò mentre Catarina spingeva lievemente Magnus verso l'uscita.
< Va a casa > sussurrò guardandolo negli occhi.
< Ci vediamo fuori > aggiunse e il cantante riprese a camminare con rabbia, uscendo fuori dalla porta. Per fortuna i paparazzi erano stati prontamente allontanati dalla sicurezza. Alec non sapeva se seguire Magnus dentro la macchina, ma la presa del cantante non accennava a diminuire e si ritrovò seduto sui sedili di lusso accanto a lui. Per un momento ad Alec fischiarono le orecchie, dopo tutto quel caos il silenzio era assordante. Se ne stette in silenzio mentre Ragnor li raggiungeva e afferrava lo sportello aperto con un'espressione preoccupata.
< Ci vediamo fuori > si limitò però a dire chiudendo lo sportello e l'auto partì senza che nessuno dicesse nulla. Magnus fissava dritto davanti a se come in trance e Alec non disse nulla, poi lo vide prendere un bel respiro e sentì la presa sulla sua mano allentarsi sempre di più. Sembrava quasi consapevole che una volta tolta la presa sarebbe crollato e si prese il suo tempo mentre Alec continuava a stare in silenzio, si limitò solo a sospirare risaputo quando, una volta lasciata la presa e poggiata la mano sulle sue gambe Magnus si piegò in avanti e scoppiò in un pianto disperato mentre la macchina viaggiava a tutta velocità.



Angolino dell'autrice
E cosa fare quando sei in attesa di una visita in ospedale che sembra non arrivare mai? Semplice, riscrivere una fict già scritta per un altro fandom ma con un'altra coppia che ami xD
Quindi ecco la mia Malec ispirata al film "marry me", ovviamente sarà diversa dalla fict scritta per teen wolf (anche se la trama quella è).
Spero vi piaccia, l'ho divisa in più capitoli per non farla troppo lunga, li pubblicherò nei prossimi giorni ;) 
Spero anche che non ci siano troppi errori perchè è scritta veloce sul cellulare, quindi rileggerla mi è impossibile xD
Baci!



  
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