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Autore: Sarahjanecovey    30/04/2024    0 recensioni
Questa storia narra gli avvenimenti prima e dopo l'avvento di Trunks del futuro sulla terra e di come si siano innamorati Bulma e Vegeta
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Vegeta, Yamcha
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con
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Il torneo era iniziato. Nonostante qualche intoppo iniziale, Goku era stato il primo a voler salire sul ring. Seguí una lotta senza esclusione di colpi e dopo vari scontri tra Cell e Goku, quest'ultimo aveva lasciato tutti a bocca aperta: si era arreso. Al suo posto aveva chiamato il piccolo Gohan a combattere e così fece. Gohan si dimostrò subito in svantaggio contro quel mostro, ma quando Cell aveva distrutto brutalmente C 16, il piccolo Gohan aveva dato libero sfogo alla propria rabbia e aveva raggiunto un livello incredibile di forza e agilità, mettendo Cell in seria difficoltà. Con un calcio era riuscito a fare espellere C 18 dal corpo di Cell e il mostro si era dovuto gonfiare come un pallone per poter eliminare definitivamente la Terra e tutti i suoi abitanti. Goku decise di sacrificarsi stupendo tutti i presenti, teletrasportandosi assieme al mostro sul pianeta di Re Kaio del Nord e rimase, insieme agli altri abitanti del piccolo pianeta, coinvolto nell' esplosione del malvagio Cyborg. Poco dopo, Cell era tornato sulla terra poiché non era stato completamente distrutto dall' esplosione e qui aveva osato eliminare un membro ormai caro a Vegeta: suo figlio adulto, Trunks. Dopo quel fatto, Vegeta aveva perso la ragione e aveva attaccato Cell, invano, ma era stato sconfitto di nuovo. A quel punto al Sayan non rimase altro che sperare in un miracolo. Stupendo il piccolo Gohan, il Sayan aveva chiesto perdono a quest'ultimo, per non essere riuscito a distruggere Cell un'altra volta. Gohan, ferito ad un braccio, tentò il tutto e per tutto, lanciando un onda energetica contro quella lanciata dal mostro e alla fine, con l'aiuto di suo padre dall'aldilà, era riuscito a disintegrare Cell e finalmente il torneo era giunto al termine. Vegeta era rimasto attonito, di nuovo Goku e Gohan avevano dimostrato di essere ad un altro livello rispetto a lui e aveva preso un amara decisione: "Basta, non combatterò mai più." E detto ciò, era tornato alla Capsule Corp. Bulma nel frattempo stava giocando con il piccolo Trunks in giardino. Il sole splendeva alto nel cielo e tutto tacque. Portò il piccolo in casa da sua madre e si mise a sedere fuori al tavolo del giardino. "Oddio, sono così in ansia! Chissà cosa sarà successo! Gli ultimi istanti del torneo non sono stati ripresi dalla telecamera.." Disse tra sé, in ansia. Poi, da lontano, vide una figura avvicinarsi alla sua casa. Era proprio Vegeta e Bulma tirò un lungo sospiro di sollievo. Appena il Sayan fu atterrato, lei gli si gettò con le braccia intorno al collo, sollevata nel vederlo. "Oh, mio Dio, stai bene? Ero così preoccupata! Trunks? È con te, non è vero?" Chiese lei, impaziente di sapere la risposta. Vegeta non rispose, anzi, abbassò lo sguardo e questo fece capire a Bulma che era successo qualcosa. La ragazza scoppiò a piangere e si accasciò a terra. "Il mio Trunks...mio figlio... perché?? PERCHÉ?" "Calmati!" La rimproverò Vegeta, poi continuò. "Non c'è motivo di disperarsi. I tuoi amici terrestri mi hanno detto che potrà tornare in vita grazie alle sfere del Drago." Bulma, sentendo quelle parole, alzò lo sguardo verso Vegeta e le lacrime a poco a poco si dissiparono. "Davvero?" Chiese lei, con rinnovata speranza e lui annuí. "Oh, sia lodato il cielo!" Disse la ragazza, rimettendosi in piedi. "C'è un'altra cosa che devi sapere." Disse lui, con tono deciso. "Rinuncio definitivamente a lottare. Io non combatterò mai più, per nessuna ragione!" Disse a denti stretti. Bulma spalancò gli occhi. "Stai scherzando, vero? Non puoi dire sul serio!" Disse lei, allarmata. "Ti sembro in vena di scherzi? Sto parlando sul serio!" "Ma perché dici questo? Cos'è accaduto?" Vegeta rimase per un attimo in silenzio, poi chiuse gli occhi e continuò: "Kaaroth e Gohan si sono dimostrati molto più forti e in gamba di me. Io sono sempre un passo indietro e questa cosa mi ha stancato. Per questo voglio gettare la spugna, non sono altro che un fallito!" L'ultima frase la disse con un tono disperato. Ferito nell'orgoglio, Vegeta non era più lo stesso. Bulma non rispose, ma poi fece un gesto che Vegeta non avrebbe mai dimenticato. Alzò in aria una mano e lo colpí in pieno volto. Vegeta, preso alla sprovvista, non riuscí a fermarla e rimase sorpreso dell'accaduto. "Ma che fai? Sei impazzita?" Chiese lui, stupito. "No, non sono pazza, ma tu ne avevi bisogno." Disse lei, guardando in basso. "Prima del torneo ti avevo detto di non dimenticare chi sei e invece non mi hai dato ascolto. Tu sei il grande Vegeta, sei il principe dei Sayan e basterebbe questo a incutere timore nei nemici." Vegeta rimase in silenzio. "È vero, Goku e Gohan si sono battuti valorosamente, ma anche tu e Trunks non siete da meno, siete anche voi molto potenti e potreste addirittura superarli se solo lo voleste." Per un attimo entrambe rimasero in silenzio, poi lei continuò: "Dimmi, dov'è adesso l'orgoglioso principe dei Sayan? L'uomo più forte che abbia mai conosciuto e del quale mi sono innamorata? Dov'è finito?" Quelle parole riecheggiarono nella testa di Vegeta in modo chiaro e con tono arrabbiato. Bulma aveva di nuovo le lacrime agli occhi e il fatto che fosse a causa sua lo detestava. Ma Vegeta era più testardo di un mulo e continuò: "Quell'uomo non esiste più." Disse a denti stretti e allora Bulma alzò la testa e gli si avvicinò, con aria furiosa. "E invece si che esiste ed è proprio qui, davanti a me!" Vegeta vacillò, quella donna così esile e fragile aveva una forza straordinaria dentro di sé e questo lo sorprendeva ogni volta. "Fossi in te, date le circostanze, mi metterei subito sotto con gli allenamenti, di certo non resterei qui ad autocommiserarmi! Reagisci, maledizione! Torna in te!" Vegeta rimase stupito dalla determinazione con cui Bulma lo aveva rimproverato e in quel momento parve tornare sé stesso. "Ha ragione. Detesto ammetterlo, ma Bulma ha dannatamente ragione su tutto." Pensò tra sé. Abbassò lo sguardo e senza dire una parola fece per allontanarsi, ma poi si fermò. "Dí un po', la stanza gravitazionale è ancora in funzione?" Chiese e Bulma fece un sorriso. Era tornato quello di sempre. "Certamente e la gravità può arrivare anche ad altri livelli molto più elevati se lo desideri." Era quello che Vegeta voleva sentirsi dire. Sorrise beffardo tra sé e pensò: "Bene, proprio quello che speravo." Una sera, qualche mese più tardi, Vegeta aveva finito presto gli allenamenti e aveva trovato Bulma intenta ad osservare il cielo stellato. Trunks dormiva tranquillo nel suo lettino e tutto intorno c'era silenzio. Vegeta si avvicinò alla ragazza, incuriosito. "Ma che diavolo sta facendo? Perché resta impalata a guardare il cielo?" Pensò e nel frattempo l'aveva raggiunta. "Oh, ciao! Hai finito presto, come sono andati gli allenamenti?" Chiese lei, senza staccare gli occhi dal cielo. "Che diavolo stai facendo, si può sapere?" Chiese lui. "Sto aspettando di vedere una stella cadente, sai, qui sulla Terra ogni anno in questo giorno se ne vedono molte, ma finora non ne ho vista nemmeno una, accidenti!" Disse lei, sconsolata. "Perché non provi a cambiare posto?" Chiese lui. "In che senso?" Lui non rispose, le cinse la vita e la sollevò in aria, portandola con sé. Arrivarono in cima ad un altura e da lì il cielo sembrava molto più grande. "Ehi, da qui si vedono molto meglio, sembra quasi di poterle toccare." Passarono alcuni minuti ed entrambe erano seduti sotto un albero con lo sguardo rivolto al cielo, ma delle stelle cadenti nemmeno l'ombra. Bulma si spazientí. "È inutile, non riusciremo mai a vederne una. Vegeta torniamo a casa." Disse lei, con voce delusa. "Chiudi gli occhi." Disse lui, cogliendola di sorpresa. "Perché?" Chiese lei, curiosa. "Fallo e basta, Bulma!" Disse Vegeta a denti stretti. "Va bene, va bene. Lo faccio." Disse lei e chiuse gli occhi. Vegeta prese la mira e lanciò una sfera luminosa contro un punto preciso. In un attimo mille scintille di luce e piccoli frammenti iniziarono a illuminare con le loro scie il cielo. "Ora puoi aprirli." Disse lui. "Oh, mio Dio, ma è meraviglioso! Grazie, Vegeta!" Disse Bulma, con gli occhi che le brillavano per la meraviglia. "Non saprà mai che ho dovuto frantumare Venere solo per vederla contenta." Pensò tra sé ed entrambi rimasero a godersi lo spettacolo.
   
 
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