Libri > Fiabe
Ricorda la storia  |      
Autore: Marlena_Libby    06/05/2024    1 recensioni
Un Re mette alla prova la saggezza di una contadina
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ogni giorno, nel tragitto dal palazzo alla cattedrale, la carrozza del Re passava davanti a una fattoria.
Un giorno il Re vide il contadino appoggiato allo steccato che fumava la pipa e fece fermare la carrozza per parlargli.
L'uomo si inchinò e disse: - Oh Maestà, fermando qui la vostra carrozza rendete a me, alla mia fattoria e alla più piccola zolla della mia terra il più grande degli onori!
- Tu non parli come un contadino - disse il Re sorpreso. - Dove hai appreso le buone maniere?
- Mia figlia dice che le parole sono l'unica cosa davvero preziosa che noi possediamo e perciò dobbiamo usarle bene.
- Tua figlia è una ragazza saggia.
- Oh Sire, è la persona più saggia del regno! - esclamò il contadino. - Non so da chi abbia preso, io non ho molto cervello.
- È più saggia anche di me?
- No Maestà, non intendevo...
Il Re tornò nella carrozza e si allontanò a gran velocità.
Verso sera il Re tornò, si sporse dalla carrozza con un cesto di uova rosse in mano e disse: - Ehi contadino, voglio che la tua saggia figlia faccia schiudere queste tre dozzine di uova per domattina, e guai a lei se non ci riuscirà!
Il contadino tornò in casa e chiese a sua figlia: - Ma che uova sono?
Lei ne prese uno in mano, lo soppesò e disse: - Sono uova sode dipinte di rosso. Non posso farle schiudere.
- Ecco, lo sapevo! Il Re sta cercando una scusa per punirci!
- Troverò una soluzione, non ti preoccupare.
Il mattino seguente il Re si fermò davanti alla fattoria con la carrozza e vide stupefatto la figlia del contadino che seminava fagioli bolliti nel campo.
- Tuo padre mi aveva detto che sei una ragazza saggia, ma invece devi essere un'idiota se pianti fagioli bolliti - disse il Re. - Che cosa ti aspetti da un simile raccolto?
- Quello che vi aspettavate voi quando mi avete chiesto di far schiudere delle uova soda.
Il Re arrossì e si affrettò ad andarsene, riconoscendo che la ragazza lo aveva battuto con le sue stesse armi.
Quando il giorno dopo il contadino aprì la porta di casa, trovò un rocchetto di filo a terra e un messaggio del Re che diceva "Tua figlia deve fare due vele con questo rocchetto di filo per la mia nave che salpa domani, o vi manderò entrambi in Siberia".
Il vecchio contadino si strappò i capelli.
- Oh cosa faremo, figlia mia?!
- Non crucciarti, papà - disse lei mettendosi il rocchetto di filo in tasca. Poi scrisse qualcosa su un foglio, strappò un ramoscello da un albero di mele e disse: - Porta queste cose a palazzo.
Il suo messaggio diceva "Sicuramente voi sapete quanto sia povero mio padre. Temo che non possa comprare un telaio. Ma se voi me lo farete con questo ramoscello, io sarò felice di tessere le vele per la vostra nave con un solo rocchetto di filo".
- In fede mia, questa ragazza è davvero intelligente! - disse il Re ridendo dopo aver letto il messaggio. Poi chiamò un messaggero e gli disse: - Porta questo bicchiere a quella fattoria sulla strada a Nord. Dici alla ragazza che abita lì che, se riesce a svuotare il mare con questo bicchiere prima di domani, io la sposerò.
Quando la ragazza ricevette l'ordine, prese uno sgabello e andò a palazzo.
- Maestà, io posso svuotare il mare, ma i fiumi lo riempiranno di nuovo. Quindi, se vuoi riuscirete ad arginare tutti i fiumi del mondo con questo sgabello, io svuoterò volentieri il mare con il bicchiere.
Il Re rise e disse: - Tuo padre aveva ragione, sei più saggia di me. Ma io sono abbastanza saggio da riconoscere una buona sposa quando ne vedo una, quindi ti sposerò oggi stesso!
- Accetterò se voi mi farete una promessa.
- Che cosa vuoi?
- Se un giorno vi stancherete di me e vorrete mandarmi via, voglio che mi lasciate portare via la cosa che amo di più.
- Te lo prometto. Ora vai a vestirti, ti aspetto in chiesa.
Così la figlia del contadino divenne Regina e la coppia visse felicemente per molti anni.
Ma invecchiando il Re divenne scontroso e inquieto e attaccava briga con tutti, anche con la Regina, finché un giorno le disse: - Vattene via, torna da tuo padre, sono stufo di te!
La Regina si inchinò, si tolse la corona e disse: - Va bene caro, ma prima devi bere un bicchiere di vino con me.
Quando furono portati i bicchieri, lei versò un sonnifero in quello del Re e un attimo dopo lui si addormentò.
La Regina fece portare un grosso baule, ci mise dentro il Re e lo chiuse a chiave, poi lo fece mettere su una carrozza dai servi.
Si tolse il suo bel vestito e indossò i suoi vecchi abiti da contadina, poi guidò la carrozza fino alla fattoria.
Quando il Re si svegliò, era sdraiato su un materasso di paglia sul pavimento di una misera capanna.
- Cosa ci faccio qui? Come hai osato rapire il Re?! Morirai per quello che hai fatto, donna impudente!
- Ma caro, il giorno delle nostre nozze mi hai promesso che, se un giorno mi avessi scacciata, io avrei potuto portare con me la cosa che amavo di più. Ebbene, tu sei quella cosa.
Solo allora il Re capì quanto era fortunato ad avere una moglie così saggia e meravigliosa.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fiabe / Vai alla pagina dell'autore: Marlena_Libby