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Autore: drin_chan    20/09/2009    5 recensioni
Kagome fissava il vuoto, mentre un gelido vento spostava alcune ciocche dei suoi capelli corvini.
Sospirò, socchiudendo per un attimo gli occhi stanchi e sotto i quali apparivano due profondi segni violacei.
Sentiva un forte bruciore all'altezza dello stomaco, qualcosa che non aveva mai provato, ma che la turbava.
La soffocava.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sad kaggy                               Libera




Ciao gente!^O^
Rieccomi, pronta a tormentarvi con le mie storie! muahah! XD
Questa ff mi è venuta in mente ascoltando " Love Hurts" di Yiruma ( provate ad ascoltarla mentre leggete, così respirerete la mia stessa atmosfera!) ^^
Spero che sia di vostro gradimento...

E ora, tutti a leggere! XD

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Kagome fissava il vuoto, mentre un gelido vento spostava alcune ciocche dei suoi capelli corvini.

Sospirò, socchiudendo per un attimo gli occhi stanchi e sotto i quali apparivano due profondi segni violacei.

Sentiva un forte bruciore all'altezza dello stomaco, qualcosa che non aveva mai provato, ma che la turbava.

La soffocava.

Le portava via l'aria, le toglieva il respiro e  - lentamente- la uccideva.

Strinse le esili braccia attorno alle gambe, per poi posare il mento sulle ginocchia.

Basta.

Non ne poteva più.

Portò una mano all'altezza del petto, che sembrava urlare, piangere disperato tutte le lacrime che lei non aveva osato versare.

Deglutì faticosamente, mentre un brivido le percorreva la schiena.

Si distese sull'erba fredda, la fronte corrugata.

Sentiva dei piccoli fili accarezzarle il collo, facendole quasi solletico.

Un sorriso amaro le increspò per un secondo le labbra di un rosa sbiadito e le allungò gli occhi, un tempo grandi e luminosi.

Ma che ora, sembravano appartenere ad un'altra persona.

Ad un'altra Kagome Higurashi, quella che aveva osservato milioni di volte quello stesso cielo durante le notti trascorse nell'epoca Sengoku.

Quella che, al posto di dormire, si alzava furtivamente dal suo sacco a pelo per avvicinarsi a lui.

Per poterlo ammirare meglio, per perdersi nei lineamenti duri ma al contempo dolci di quel viso appartenenti a quella persona che l'aveva stregata.

Il primo e l'unico che ci fosse riuscito.

La ragazza strinse il pugno destro, facendo diventare bianche le nocche della sua mano.

Perchè si ostinava a pensare a lui?

Ecco che quell'odiosa sensazione andava espandendosi, continuando a ferirla.

Ogni volta che quel nome faceva capolino nella sua mente, era come se le venisse inciso un graffio sul petto.

Era sicura che continuando così, graffio dopo graffio, non avrebbe più retto.

Si sarebbe lacerata definitivamente.

Kagome si morse il labbro inferiore.

Un singhiozzo le morì in gola.

Inspirò ed espirò lentamente, chiudendo nuovamente gli occhi.

Quando li riaprì, scorse, nell'immensità di quel cielo turchese, un airone.

Volava, tranquillo, muovendo le sue grandi ali bianche.

Libero.

Felice.

Il suo cuore perse un battito.

Quanto avrebbe voluto essere così ...

Libera dalle catene di cui era schiava, prigioniera di un sentimento che, giorno dopo giorno, la devastava.

Schiuse le sue labbra carnose, passandosi una mano tra i folti capelli color ebano.

Inu-Yasha...

Era difficile da ammettere, ma questa volta aveva proprio perso.

Alla fine aveva scelto lei, dicendole che si era accorto di amarla più della sua stessa vita.

Di non aver mai smesso di farlo.

In quel momento qualcosa si era incrinato, si era spezzato o era addirittura morto in lei.

Qualcosa era cambiato nel suo sguardo.

In quel modo di sorridere, nel suono della sua voce che, a poco a poco, si era fatto sempre più raro.

In quel silenzio che la circondava giorno dopo giorno, in quella solitudine che la stava distruggendo.

In quella Kagome, che ormai si riconosceva a stento.

Nella stessa ragazza che in quel momento, dopo essersi alzata in piedi ed aver pulito leggermente i suoi abiti con qualche colpetto nelle zone interessate, si sporgeva, tentando di vedere qualcosa oltre il precipizio a qualche metro da lei.

Successe tutto in attimo.

Uno, due, tre, quattro passi.

Un salto.




E poi, la libertà.








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Salve a tutti!^.^

Non so da dove mi sia uscita, seriamente!
Non picchiatemi perchè faccio morire sempre Kagome! XD
E' più forte di me... XD
Spero che vi sia piaciuta a che non vi abbia annoiato... Fatemi sapere che ve ne pare!


Un bacione e un abbraccio dalla vostra
drin_chan












  
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