Erano tutti e quattro diversi tra loro ma nella loro diversità avevano un tratto che li
accomunava, erano speciali anche se ancora non lo sapevano.
Il destino a volte può giocarti un brutto scherzo, quel colpo basso che ti lascia senza fiato
proprio quando la tua guardia si abbassa, per un istante ti senti perso ma poi capisci il suo
disegno e a quel punto ti trovi di fronte ad un bivio e devi sceglie se incassare il colpo e
reagire o lasciarti cadere a terra ed aspettare il conteggio dell'arbitro consegnandoti ad una
sconfitta sicura.
Gli eroi di cui vi voglio parlare sono quattro ragazzi o meglio due ragazzi e due ragazze,
insomma ci sono quattro giovani o meglio tre giovani ed un trentenne, un trentenne affascinante,
carismatico, sensuale ed estremamente sexy.
Purtroppo il trentenne affascinante, carismatico, sensuale ed estremamente sexy voleva
troppi soldi per partecipare al racconto per cui ripiegheremo su quel gran pezzo di manzo
comunemente detto David oppure per chi lo conosce meglio "Mio Dio... si ancora ancora...
siiiiii ...".
Qualcuno potrebbe dissentire per la scelta impopolare e controcorrente, ma chi siete voi
per lamentarvi? Se non vi va bene scrivetevi un racconto per conto vostro e non
rompetemi le palle.
Certo avreste preferito un nome altisonante tipo ... coso ... quello con la camminata strana, ma il budget è quello che è.
Ma non perdiamo altro tempo e torniamo alla nostra storia che la strada è ancora molto lunga e senza biglietto dell’autobus, dobbiamo farcela tutta a piedi.
Abbiamo beccato pure la giornata di sciopero generale dei mezzi… ma questa è un’altra storia.
Siamo ai giorni nostri e più precisamente ad Valor City nei pressi del parcheggio di un ristorante, il “FOLLIES”.
In giro non c'è anima viva fatta eccezione per due ragazze, un ragazzo ed un affascinante
non giovane trentenne.
Paul : “Scusate sapete dirmi che ora è?”.
Le due giovani non capendo a chi si stava rivolgendo si guardarono, poi una delle due rispose.
Jessica : “Sono quasi le quattro”.
Paul : “Grazie, io sono Paul”.
Jessica : “Di nulla Paul, io sono Jessica piacere di conoscerti ... ma noi due non ci siamo già
visti?”.
Paul : “Sai me lo dicono tutti, ho un viso da recupero”.
Jessica : “Da recupero? Che significa”.
Paul : “Beh come posso spiegartelo ... hai presente quando vai con un'amica ad un
concerto in un pub poi lei se ne va con un musicista e ti lascia a piedi in balia di ubriachi,
predoni o templari sotto acido?”.
Jessica : “Una situazione vagamente familiare, continua”.
Paul : “Io sono il volto tra i vapori dell'alcool che ti viene in soccorso, ti recupera e ti
riporta a casa”.
Jessica : “E ti è capitato molte volte?”.
Paul : “No mai, ma vedo che ho catturato la tua attenzione”.
Entrambi scoppiarono a ridere.
Poco distante l'altra ragazza si stava lentamente avvicinando al non giovane.
Michelle : “Scusa, sai dirmi che ora è?”.
David: “Vorrei poterti accontentare ma il mio orologio water resistent ha qualche
problema, forse sarà colpa dei pesci rossi che continuano a sbattere contro le lancette dei
minuti”.
Michelle : “Grazie comunque, io sono Michelle”.
David : “Tanto piacere Michelle io sono David”.
David che aveva ascoltato a sprazzi la conversazione precedente, ci pensò un attimo e poi
si buttò.
David : “Hai presente quando vai ad un concerto in un pub con un’amica e poi lei se ne va con un musicista ubriaco e ti lascia in balia di predoni e templari fatti di zigulì?”.
Michelle : “Non mi è mai successo”.
David : “Beh, la zigulì al templare l'ho venduta io”.
La ragazza inizio a fissare il non giovane.
Michelle : “Bella la tua storia è vera?”.
David : “Solo la parte del templare”.
Intanto Jessica e Paul si unirono ad Michelle ed a David.
Jessica : “Voi come mai siete qui? Siete stati chiamati anche voi per il buono shopping?”.
Michelle : “Quale shopping? Sono stata chiamata per una leggere a persone affette dal morbo delle dita umide”.
David: “Dita umide? Che sarebbe?”
Michelle: “E’ una piaga dei nostri tempi, chi ne è affetto ha le dita sempre umide e non può voltare le pagine dei libri”.
David: “Libri? Cosa sarebbero, un’alta malattia?”.
Gli altri tre lo fissarono con gli occhi sbarrati.
Paul : “Vi state sbagliando tutte e due, oggi inaugurano i nuovi tandem Ferrari e sono
stato scelto come pilota”.
Jessica Paul ed Michelle iniziarono ad insospettirsi ed all'unisono guardarono David.
David : “Non guardate me, io mi sono perso! E cerco un bagno a proposito non è che
qualcuno di voi ha una bottiglietta vuota?”.
Michelle : “Ma fai proprio schifo!”.
L'imbarazzo venutosi a creare venne interrotto dall'arrivo improvviso di uno strano
individuo.
Era di statura molto al di sotto della media, molto elegante nel suo completo giacca e
pantaloni bianchi coordinati su una camicia nera.
Imeldo : “Bon jour madame e monsieur, con sommo piacere mio e del capooooooooo vedo che la
puntualità non fa difetto in voi. Me ne compiaccio!”.
David : “Hey sembri proprio il nano di Fantasilandia”.
Jessica : “Scusalo è totalmente privo di tatto, io sono Jessica, questa è Michelle, quello e Paul
ed il maleducato è David, tu sei ...”.
Imeldo : “Mi presento io sono Imeldo il nano di Fantasilandia”.
David : “Visto avevo ragione, dovete guardare più tv e leggere meno libri”.
Imeldo : “Signori vi prego non litigate, l'ora è giunta ed il capooooooooo vi sta aspettando. Seguitemi”.
Il piccolo uomo si avvicinò ai bidoni della spazzatura, schiacciò il pedale del cassonetto dell'umido e come per magia dal terreno si aprì una botola con tanto di scala a chiocciola che portava sotto al ristorante.
Imeldo : “Entrate, devo essere in coda per richiudere il passaggio”.
Paul : “Che schifo di posto è questo? I responsabili della Ferrari mi sentiranno!”.
Michelle : “Credi ancora si tratti dei quei stramaledetti tandem della Ferrari?”.
Jessica : “Guarda quanto è carino Imeldo, sembra un piccolo Tony Manero da cruscotto”.
David : “Chissà se conosce gli Umpa Lumpa, vorrei tanto conoscerli, farci amicizia e poi rubare il segreto del cioccolato di Willy Wonka… Maledetto Wonkaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”.
La scala era ripida non se ne vedeva la fine anche a causa della luminosità praticamente
assente.
Michelle : “Hey chi mi sta toccando il culo?”.
Jessica : “Anche il mio di culo è stato palpato”.
David : “Scusate non trovavo la ringhiera”.
Paul : “Ho paura a dirlo, ma anche il mio di culo è stato toccato”.
Jessica : “Ma quante mani hai pervertito?”.
David : “Non guardate me, quando sbaglio, sbaglio bene!”.
Imeldo : “Scusi signor Paul … anche io cercavo la ringhiera”.
Dopo circa venti minuti di buio ed equivoci, i quattro più il nano pervertito arrivarono di
fronte ad un portone di ferro.