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Autore: Qwerty_Kraken    04/10/2024    0 recensioni
Riflessione sulla solitudine scritta nel 2006. Allora ero giovane, senza amici e me ne facevo un cruccio. Vittima di troppa fantasia, perdevo il contatto con la realtà perché giudicata troppo insulsa affinché valesse la pena viverla. Ora forse ho capito che "gli altri" di cui parlo nel testo non avevano poi tutti i torti.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e me
stiamo troppo insieme
ma non ci accettiamo.
Ci facciamo domande
troppo difficili per avere una risposta
ma che sconvolgono l'anima
come il vento agita il mare.
La mia testa rotola,
i pensieri si accavallano,
si sorpassano,
lottano,
uno, l'altro...
io non so quale seguire.
I colori si mescolano
le tinte più strane nascono
poi si tuffano con le altre.
Quale meravigliosa ricchezza
può nascere da tutto questo,
pensano gli altri,
credono che la solitudine apra la mente
che colori,
pensieri,
immagini si fondano
dando vita a esperienze straordinarie,
a gradazioni nuove
e non sanno
che sempre bianco è il risultato.
 
   
 
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