Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |      
Autore: Elianne    22/09/2009    5 recensioni
Adorava metterla in imbarazzo e farla arrabbiare ma, quando l’aveva trovata in lacrime, aveva capito subito che non piangeva per paura del temporale. Kaori non era così stupida, lei era diversa da tutte le altre. Lei piangeva per colpa sua, per colpa di tutte le sue frasi buttate là per gioco ma che poi, ripensandoci, erano pesanti e soprattutto finte.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I temporali non fanno piangere

 

Temporale. Era pomeriggio presto ma il cielo era così denso di nuvole nere che sembrava sera.
Kaori sfogliava distrattamente l’agenda degli incarichi. Lei e Ryo erano appena tornati a casa dopo averne portato a termine uno. Come al solito c’era di mezzo una bella donna e Ryo s’era divertito a fare il cascamorto con lei.
Kaori gli aveva scaraventato un martello in testa, per giunta in versione Gold da 200 tonnellate, ma era ancora furiosa e soprattutto triste. Sapeva bene di non avere portamento e femminilità, ma non credeva d’essere una ragazza brutta tanto meno un mezzo uomo.
"Ma uffa Kaori! Quella ragazza aveva le tette tre volte le tue, come potevo stare fermo a guardare?! Se non ci fossi stata tu a quest’ora avremmo fatto un bel mokkori...!" aveva protestato Ryo dopo la sua martellata.
"Brutto porco!Non cambierai mai!" aveva urlato lei, inseguendolo col martello in mano.
Era sempre così, sempre la stessa scena. Le uniche cose che cambiavano erano la donna, la misura di reggiseno e il posto. Sì, Ryo desiderava tutte le donne del mondo tranne lei! E pianse amaramente come succedeva tutte le volte in cui ci pensava.
Improvvisamente si scatenarono tuoni e lampi. Kaori non ne aveva mai avuto paura tant’è che continuò "tranquillamente" a piangere. Poi sentì aprirsi una porta.
"Sapevo che avresti avuto paura dei tuoni." le disse Ryo con le mani sui fianchi.
Kaori balzò giù dal letto, asciugandosi le lacrime.
"Idiota! Perché dovrei avere paura di un temporale? Vattene!" gli urlò.
"E allora perché stai piangendo? Non fare l’orgogliosa come sempre!" le rispose Ryo, sorridendo.
"Piangere per dei temporali è da bambini... Ci sono motivi ben più importanti per cui farlo!
"Uno di questi?" chiese Ryo sedendosi sul letto accanto a lei con un sorriso di sfida sulle labbra."
Kaori non rispose.
"Quindi?" incalzò lui.
"Per favore, lasciami sola Ryo" sospirò la giovane donna.
Ad un tratto una striscia di fuoco irruppe dalla finestra, emettendo un boato. Ryo, prontamente, buttò Kaori a terra per spostarla dal raggio d'azione di quel lampo sconosciuto.
"Cos’è stato?" chiese lei spaventata "è successo tutto in pochi secondi!"
"Un fulmine … Se non ci fossi stato io saresti tutta arrostita!" disse lui, pavoneggiandosi.
"Grazie, come al solito ti devo la vita. Odio essere in debito con te..." sibilò Kaori.
Ryo fece spallucce: "Nella tua stanza ci sono troppe finestre, vieni nella mia..."
"Che vuoi fare? Non mi fido!" avvampò lei.
"Sei sempre la solita maligna! Voglio solo tenerti d’occhio. Se ti colpisse qualche altro fulmine? Dai, andiamo!"
Kaori lo seguì a malincuore, senza aprir bocca.
Ryo accese la tv e inserì nel videoregistratore una cassetta con su scritto“Aerobica sexy”.
"Il nome è tutto un programma..." commentò Kaori, incrociando le braccia. Non si sbagliava.
Ryo incominciò a sbavare davanti allo schermo che presentava ragazze fasciate in tutine striminzite.
"Che gambe ragazzi!" gorgheggiò. Fu un attimo: non appena finì la frase venne colpito da un enorme martello da 100 tonnellate.
"Togli immediatamente questa porcata!" disse Kaori telegrafica, sovrastando un Ryo dai denti rotti.
"S.. subito!" farfugliò lui dolorante.
Finirono col vedere un film d’azione.
"Quell’attore non sa neanche tenere la pistola in mano!" protestò Ryo.
"Non ci avevo fatto caso..." sbadigliò lei. Viveva l’azione ogni giorno a causa del loro lavoro, vederlo in televisione la annoiava terribilmente. Socchiuse gli occhi col proposito di farli riposare, ma senza volerlo si addormentò.
Ryo si stirò accanto a lei, poggiando la testa sul palmo della mano per guardarla.
Adorava metterla in imbarazzo e farla arrabbiare ma, quando l’aveva trovata in lacrime, aveva capito subito che non piangeva per paura del temporale. Kaori non era così stupida, lei era diversa da tutte le altre. Lei piangeva per colpa sua, per colpa di tutte le sue frasi buttate là per gioco ma che poi, ripensandoci, erano pesanti e soprattutto finte.
Si sentì la persona più squallida del mondo, odiava renderla infelice ma era inevitabile. Doveva mentire agli altri e soprattutto a se stesso perchè se solo uno dei suoi tanti nemici avesse scoperto il suo affetto per lei le avrebbero fatto del male usandola come esca... E lui non avrebbe sopportato l’idea di perderla. Preferiva prenderla in giro, mentirle dicendole di considerarla un mezzo uomo, ma saperla al sicuro piuttosto che poterla abbracciare, poterle dire quanto fosse bella ma avere la paura di perderla ogni giorno.
Quant’ era bugiardo! Kaori era la donna più bella del mondo, la più meravigliosa. Le accarezzò la guancia, sperando che quel contatto potesse farle capire tutto in un sogno. Lei l’aveva sempre amato e lui altrettanto, fin da quando l’aveva vista sotto forma di “Sugar Boy”: questo era poco ma sicuro. Se tutto era semplicemente perfetto allora perché non potevano amarsi in santa pace?
Ah già, pensò lui amaramente, i killer non possono amare nessuno, non possono avere una donna...
Passò velocemente una mano tra i capelli di Kaori. Sentì di non riuscire più a trattenersi. Lei era l’unica donna che desiderasse davvero, dalle altre aveva sempre voluto solo una notte senza amore, ma con lei era diverso. Le aveva sempre rinfacciato che era l’unica che non riusciva a eccitarlo, ferendo il suo orgoglio di donna. Eppure lei non sapeva che era tutta una balla, non sapeva che Ryo tentava in ogni modo di nascondere quella reazione. Lui non la considerava un oggetto, ma una donna, non la considerava arrapante, ma bellissima e temeva che lei avrebbe potuto credere il contrario.
Un tuono.
"Kaori..." sussurrò senza neanche rendersene conto, come se quel rumore dal cielo gli avesse suggerito di parlare.
"Che c’è?" chiese lei, sbadigliando.
Non appena aprì gli occhi trovò Ryo che le accarezzava i capelli con una insolita espressione. Subito il suo cuore fece un capitombolo e il suo corpo cominciò a tremare.
"Ryo...?"
Com’era dolce Kaori quando sussurrava il suo nome. Ryo si rese conto che tutti i freni che fino a quel momento si era imposto stavano per andare fuori uso. Ne ebbe la conferma quando non riuscì a non baciarla.
"Ryo... Ma che...?" mormorò Kaori confusa, tremante e immensamente felice di quel gesto.
L’uomo si scostò da lei, sedendosi sul ciglio del letto. Gli occhi fissi per terra.
Kaori guardò la sua schiena ampia per un numero interminabile di secondi, morendo dalla voglia di gettargli le braccia intorno al collo. L’unico rumore che ormai riuscisse a sentire era il tamburellare prepotente del proprio cuore.
"Dimentica tutto quello che è successo, è stato un mio errore. Perdonami..." disse lui senza voltarsi, evidentemente dispiaciuto.
"Cos’è stato un errore? Che sbaglio c’è in tutto questo? Insomma, mi ami o no? Sono otto anni che me lo chiedo! Voglio capire! Al matrimonio di Miki e Umibozu mi avevi fatto capire che provavi qualcosa per me ma poi è tornato tutto come prima: già, sei tornato a fare il porco con tutte quelle che incontri! Rispondimi!"
Kaori rimase in silenzio, in attesa di una risposta. Un altro tuono.
"Sì, ti amo..." disse Ryo, voltandosi verso di lei e guardandola dritto negli occhi.
Kaori si sentì esplodere una diga in petto. Non riusciva a parlare, la felicità la rendeva muta.
"Ma non posso metterti in pericolo" continuò lui "proprio perché ti amo devo starti lontano il più possibile."
"Ma che dici Ryo?!" replicò Kaori in lacrime "non ha senso!"
"Sì che lo ha, Kaori!" rispose l'uomo dando un pugno sul letto, facendolo oscillare "non capisci che se i miei nemici sapessero quanto tengo a te potrebbero prenderti come ostaggio e farti del male per arrivare a me?! Per tutto questo tempo ho dovuto mentirti, facendo finta di non accorgermi di quello che provo per te!Io penso che tu sia fantastica, che le altre oche a cui vado dietro non siano niente paragonate a te! Io non le desidero quanto desidero te! Hai capito? Voglio solo te! Voglio solo te!"
Kaori rimase pietrificata.
"Tuo fratello mi ha dato il compito di proteggerti e renderti felice, non posso infrangere un patto!" sospirò Ryo.
"Ryo.. Lo stai proprio infrangendo!" gli rispose lei, dandogli una scarica di pugni sul petto "così non mi rendi felice. Io voglio stare con te, voglio solo poterti amare liberamente! Solo questo potrebbe rendermi felice! Non mi importa dei pericoli che corro! Non mi importa di niente, neanche della mia vita, se non posso amarti!"
"Ma Kaori, non vuoi una vita normale? Una vita tranquilla in cui non rischi di morire ogni giorno? Una vita come tutte le ragazze della tua età, dannazione?!"
"No, te l’ho già detto mille volte! Quella non è una vita! Stare con te, essere la tua socia: questa è la mia vita, Ryo!"
"Ti proteggerò con tutto me stesso, Sugar Boy... Anche se sarà dura..." le disse, arrendendosi e prendendola tra le braccia.
"Lo fai già, lo hai sempre fatto …" rispose lei, socchiudendo gli occhi e abbandonandosi al suo profumo.
"Se ti bacio mi dai una martellata?" le chiese malizioso.
Lei scosse il capo, con gli occhi lucidi, sentendosi il viso incandescente: "Per questa volta no" disse rossa d'imbarazzo.
Ryo sorrise, le sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e la baciò con trasporto.
"Ti amo" disse Kaori non appena riuscì a recuperare il fiato.
Lui le regalò un sorriso che voleva dire “Anch’io” e continuò a baciarla.
Quella sera Ryo ne ebbe la certezza: mille notti con una delle sue clienti non valevano niente in confronto ad una sola con la donna che amava.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Elianne