Berenice, capta
Che lamenti che vengono, destando
questo Amleto sospeso
dalle sue vie già tutte lastricate
Che lamenti poi — tu pensa! —
per quanto duri, scortesi addirittura,
siano i nodi gordiani che semina
E in me i giorni lasciati a maggese
non si sgravano di altro, perché assorti
nel suo stesso avido sangue —
sangue che raggela fluisce bagna
una terra nuova, preclusa —
E io sono qui, bieca, sotto i cancelli,
a un braccio dagli antichi rituali,
uno specchio stremato che chiama il castigo
su nozze tradite e inesorabili.