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Autore: DadaOttantotto    23/09/2009    6 recensioni
Kaori non sta molto bene. Contro la sua volontà Ryo la porta dal medico... riceveranno una notizia che cambierà per sempre le loro vite...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Miki, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Mi dispiace, signorina Makimura, ma devo dirle che... - l'uomo tossisce rumorosamente.
- Dottore, mi dica che succede, per favore...
- Signorina Makimura, purtroppo abbiamo trovato una massa tumorale nel suo fegato...
Ryo si accascia pesantemente sulla sedia. Il suo cervello sembra aver dimenticato di mandare ai polmoni l'impulso di respirare.
- Intende forse dire che sono... malata? - dice Kaori, mentre le lacrime sgorgano silenziosamente dai suoi occhi. - Ma è sicuro?
- Sì, mi rincresce.
Lo sweeper finalmente riprende il controllo del suo corpo.
- E quanto tempo... - si accorge di avere la gola secca - ... rimane?
- Questo non possiamo ancora saperlo con certezza. Occorreranno altre analisi prima di avere il quadro completo della situazione. Per adesso possiamo solo aspettare. Ora scusatemi, devo andare. Se aveste bisogno di me, sarò nel mio studio, in fondo al corridoio.
Detto ciò esce, lasciando i due ragazzi da soli.
- Quindi sto morendo... - sussurra Kaori.
- Non dirlo...
- Non cambierebbe le cose. Negare l'evidenza non mi guarirebbe.
Lui sa che è vero, ma sa anche che non è ancora pronto per sentirlo. Non è pronto per lasciare andare la donna che ama, per vederla morire lentamente sapendo di non poterla aiutare. Gli sembra che il mondo gli sia caduto addosso. Guarda la sua compagna, di nuovo sdraiata nel letto a contemplare il soffitto.
- Piccola... - è tutto quello che riesce a dire.
Nella stanza è sceso un silenzio pesante. Nessuno dei due sa come comportarsi.
- Ryo? - Kaori volta lentamente il capo verso di lui.
- Si?
- C'è una cosa che ti voglio dire... una cosa a cui penso da un po'...
La guarda con aria interrogativa.
- Quando me ne andrò - riprende lei - voglio che tu ti rifaccia una vita... voglio che tu sia felice di nuovo...
Non può credere a quello che ha appena sentito.
- Kaori... come puoi chiedermi questo? Come puoi chiedermi di essere felice dopo la tua morte? Io non posso vivere senza te, non puoi andartene...
- Amore mio, dovunque io andrò, sarò sempre con te finchè mi terrai nel tuo cuore. - dice, poggiando una mano sul suo petto.
A queste parole, Ryo si butta sul letto e l'abbraccia forte.
- Tesoro, io sono felice solo se sei con me. Qualunque cosa accada, l'affronteremo insieme. Quindi, non pensarci neanche a lasciarmi solo...

- Allora posso andare a casa, dottore?
- Se dice di sentirsi bene, non ho motivo per non crederle... Di conseguenza, sì, può tornare a casa. La chiameremo per dirle quando cominceremo i cicli di chemioterapia. Ma per qualunque cosa, non esiti a farmi visita, capito?
Kaori annuisce, sfoderando il suo miglior sorriso. E' realmente contenta di poter fare ritorno nel loro appartamento. Una notte in ospedale per lei è già abbastanza.
- Bene. Arrivederci, signorina Makimura.
- Arrivederci, dottore.
- Possiamo andare? - le chiede Ryo, rivolgendole uno sguardo spento. I suoi occhi hanno perso lucentezza, quella che la ragazza tanto ama.
Si dirigono silenziosamente verso l'auto posteggiata poco lontano dall'entrata.
Sulla via del ritorno, Ryo non può fare a meno di pensare, di ricordare. Tutti i momenti passati da quando, prendendo il coraggio a due mani, era riuscito a dichiararsi. Da quel giorno tutto era cambiato, tutto il suo mondo aveva acquisito una luce che prima non esisteva. E ora quella luce sta lentamente svanendo. Stringe il volante con una forza immane.
- Se fai così lo staccherai... - una mano calda copre la sua. Quel contatto riesce a calmarlo.
- Mi dispiace...
Una risata argentina lo coglie di sorpresa.
- Perchè ridi?
Posteggia la macchina, poi insieme attraversano il portone.
- Non hai risposto. - le dice.
Lei lo guarda, ancora sorridendo.
- Ho riso... perchè voglio che rida anche tu.
Entrano in casa. Ryo, rimasto interdetto dalle parole della sua socia, l'osserva in attesa di spiegazioni.
- Ridi... o almeno sorridi, per favore... - sussurra la ragazza.
Il nervosismo e l'ansia accumulati prendono il posto della razionalità nel cervello di Ryo.
- Vuoi che rida? Ah, ah. Contenta? Tu vuoi che io rida? Devo ridere del fatto che stai morendo? - l'afferra poco gentilmente per le braccia e alza il tono di voce - Tu te ne stai andando, ti sto lentamente perdendo... non vedo cosa ci trovi da ridere! E' una cosa seria, non lo capisci? Non c'è niente da scherzare su un tumore, Kaori!
- Ryo, mi fai paura...
- Io ti faccio paura? Io? - i suoi occhi sono carichi di rabbia mista a dolore - Dovresti aver paura di quello che hai dentro il tuo corpo, non di me.
- Ryo, smettila... ti prego...
Si ferma, vedendo una lacrima scendere sul viso della sua compagna. Molla la presa su di lei, le sue braccia ricadono lungo i fianchi. Lentamente e a capo chino inizia a camminare.

La porta del tetto si apre cigolando. L'uomo non si volta. Continua impassibile a fumare una sigaretta ormai quasi spenta.
Sente l'odore delle sue lacrime, ancora una volta versate per colpa sua.
- Ti sei calmato? - chiede timidamente la ragazza.
Non risponde. Non è ancora del tutto tranquillo, e non vuole insultarla di nuovo.
Kaori poggia i gomiti sulla ringhiera, vicino a lui.
- Ho paura anche io, sai? Non ero certo preparata a ricevere una notizia del genere! E puoi stare sicuro che mi ha fatto ancora meno piacere che a te. Solo che... non cambia niente se rimani a pensarci. Non è che, più ti affliggi, più possibilità ho di guarire. Il male c'è e rimane, per quanto ci dispiaccia. E adesso, per favore, torna ad essere il Ryo di sempre. Perchè è di quello che ho bisogno.
Le si avvicina e l'abbraccia da dietro. Respira il profumo dei suoi capelli.
- Hai ragione... scusami... invece di starti vicino e aiutarti, ti ho scaricato addosso tutte le mie paure. Ma cerca di comprendermi, io ti amo e non voglio perderti...
Lei si gira, di modo di trovarsi davanti il suo viso.
- Anche io ti amo. E non mi perderai, io sarò sempre con te, finchè lo vorrai...
- Amore, io ti voglio per sempre...
La bacia, mettendo in quel contatto tutto il dolore e la speranza, la preoccupazione e il desiderio che quell'istante possa durare in eterno.
Quando si stacca da lei, la prende per mano. La sente tremare.
- Hai freddo? - le chiede preoccupato.
Annuisce, stringendosi maggiormente a lui.
- Rientriamo in casa... - Ryo sorride. Kaori si bea di quel gesto tanto agognato.
Appena varcano la soglia del loro appartamento, il telefono inizia a squillare.
La sweeper corre a rispondere.
- Pronto? - dice, titubante -Oh, buongiorno. Adesso? Sì, non c'è problema. Ma come mai così presto? Ah capisco. Arriviamo subito. Arrivederci.
Poggia il ricevitore, guardando il compagno, il quale ha assunto un'espressione decisamente interrogativa.
- Era il dottor Harutaku.


Ecco il tanto (almeno da me) sospirato secondo capitolo! Spero vi piaccia!
Premetto che a me non piace e non è venuto come lo volevo *sigh* :(
Un grazie a giova71, Isy_264, jaj984, Rukia7, Dea Nemesis, Shawn85, marymary92 per le recensioni al primo capitolo e per gli auguri!!
Grazie a giova71 che ha inserito la storia tra i preferiti, e a giova71, peppolina, I love sasunaru e Rukia7 che l'hanno inserita tra le seguite!
Baci8
   
 
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