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Autore: Shine93    23/09/2009    2 recensioni
Ada inizia la scuola con l'intento di farsi molti amici e di andare d'accordo con tutti, ma le cose non vanno come previsto!
...quell'Eliot Nightray è veramente antipatico come sembra?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Un bravo ragazzo

Ok, ritorno nel fandom dopo un bel po' di tempo, finalmente con una storia che ho il coraggio di postare.

Ecco a voi la mia più recente passione, Pandora Hearts, che ho notato attualmente conta solo 16 storie. Un po’ pochine mi pare per un manga che ha riscosso un bel po’ di successo in rete (a meno che io non sia una completa visionaria, il che, francamente, è possibile-_-“).

Comunque, mettendo da parte le mie opinioni, questa è solo un’innocua fan fiction su come si sono conosciuti Eliot e Ada secondo me. Io l’ho scritta pensando solo ad un rapporto di amicizia, ma se volete leggerci dietro qualcosa di più fate pure^^

 

Disclaimer: Io non possiedo assolutamente i diritti sul manga o sui personaggi in questione (magari!), entrambi appartengono a Jun Mochizuki.

 

Un Bravo Ragazzo

 

Ada era nervosa. Certo, felice ed entusiasta della novità, ma senza dubbio nervosa.

Come si sarebbe trovata lì al St Latowidge? Si sarebbe fatta degli amici?

Con queste domande in testa e il cuore un po’ pesante, la ragazza scivolava per i corridoi, troppo concentrata su stessa per accorgersi de resto del mondo.

Fu così che andò a sbattere contro un ragazzo biondo, poco più alto di lei accompagnato da un altro ragazzo dai capelli castani, lunghi quasi quanto i suoi, e un paio  di occhiali dalle lenti tonde.

Andiamo bene! pensò Ada, iniziando a balbettare qualche parola di scusa.

“Non ti preoccupare,” le disse il ragazzo occhialuto, con un cenno verso il suo compare “è colpa sua. Vero, Eliot?”

Il ragazzo chiamato Eliot le offrì la mano e lei la guardò perplessa, non sapendo bene cosa ci dovesse fare. Solo dopo un po’ si rese conto di essere finita per terra nell’impatto.

Si chiese perché cavolo fosse così distratta e, arrossendo un po’ per la sua goffaggine, accettò il gesto di Eliot. Lui sorrise con comprensione e si presentò “Io sono Eliot Nightray e questo qui è Reo. Tu sei nuova, no?”

Ada fece un breve inchino imbarazzato e disse il suo nome. Non fece in tempo a rialzare la testa che già il sorriso di Eliot si era trasformato in una smorfia d’orrore.

“Se avessi saputo prima che eri una Bezarius non ti avrei certo aiutato!” proclamò Eliot con veemenza “Quando vai a sbattere contro una persona dovresti almeno chiedere scusa!”

Detto questo iniziò a marciare giù per il corridoio. Reo sospirò pesantemente e gridò a Eliot di venire a scusarsi. Non ottenendo risposta si voltò verso Ad e le chiese scusa da parte dell’altro “Ti prego di scusarlo, non è un cattivo ragazzo, in fondo”.

Dopodiché si lanciò all’inseguimento dell’amico e scomparve dietro l’angolo.

Ada rimase lì in piedi, sbalordita. Lei non aveva fatto niente di male, si era anche scusata -perché si era scusata- e lui si era comportato in quel modo assurdo!

Di certo non l’avrebbe perdonato.

 

<^>

 

Era passato un mese da allora e lei ed Eliot Nightray si erano guardati solo in cagnesco.

In seguito al “fattaccio”, Ada era venuta a sapere della rivalità tra le due casa che aveva provocato quella strana reazione, ma ancora non riusciva a capire cosa c’entrasse lei. Non si era di certo comportata male verso di lui e tutte quelle cose da adulti non le interessavano minimamente.

Probabilmente avrebbe perfino potuto smettere di avercela con il ragazzo e l’avrebbe potuto trattare come tutti gli altri, ma quella faccenda delle scuse ancora non l’aveva digerita.

Su questo rimuginava Ada Bezarius non appena aveva avuto un attimo di tempo libero. E ora, mentre passeggiava per i corridoi dell’accademia con Fiocco di Neve tra le braccia, di tempo per pensare ne aveva fin quanto voleva.

Proprio mentre era impegnata ad analizzare la situazione, il gattino bianco saltò giù e si mise a zampettare allegramente con la ragazza che lo inseguiva. Non riusciva proprio a capire come diavolo facesse a essere così veloce!

All’improvviso Fiocco di Neve decise di deviare e s’infilò in un’aula. Ada era così concentrata nel cercare di riprendere l’animaletto da non rendersi conto della musica che risuonava nell’aria.

 

Quando entrò nell’aula di musica Ada provò una sensazione indescrivibile.

Non sapeva se era la luce della mattinata primaverile che filtrava attraverso le vetrate o se fossero i tasti lucenti che si alzavano e si abbassavano guidati dalle abili mani di Eliot o ancora se fosse la melodia, potente e delicata allo stesso tempo, fatto sta che rimase toccata sin nel profondo da quella scena.

Eliot, che non si era affatto accorto dell’arrivo di una terza persona, non distolse lo sguardo dal pianoforte, ma Reo, che dopotutto era la sua guardia del corpo, alzò la testa.

La vide da sopra le spalle di Eliot, ferma davanti alla porta, stupefatta e le sorrise. Poi, lentamente, i posò un dito sulle labbra, un tacito invito al silenzio.

Ada riprese allora in braccio il micetto e uscì dalla stanza. Girò l’angolo e si appoggiò al muro, intenta ad ascoltare le note che scorrevano fluide.

Dopotutto Reo aveva ragione, Eliot in fondo era un bravo ragazzo.

Chissà, forse avrebbe potuto provare a parlare con lui l’indomani.

 

Fin

 

E poi la situazione è diventata quella che conosciamo^^

Se avete avuto la pazienza di arrivare fin qui, per favore ditemi se vi è piaciuta almeno un pochino oppure se vi ha fatto schifo!

  
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