Il sentiero costeggiato da aceri non era mai sembrato così bello ad Hilde. Al riflesso del sole, oramai un disco rosso all’orizzonte, le foglie parevano avere il fuoco dentro.
Suo padre le aveva ordinato di avviarsi mentre lui terminava il lavoro nei campi: da quando mamma non c’era più era Hilde ad aiutarlo e allo stesso tempo ad occuparsi della loro umile magione.
Il pensiero di sua madre la intristì subito. Non poteva evitare di sentirsi in colpa, aveva perso di vista Inge solo per qualche secondo, ma era stato sufficiente perché la piccola sparisse senza nessuna traccia. Ciò che aveva sconcertato tutti era il fatto che si trovasse proprio davanti a casa. Altri bambini erano scomparsi da allora e nel villaggio aveva cominciato a diffondersi la paura. Solo il loro parroco, con occhi ardenti e terribili aveva avuto il coraggio di pronunciare quella terribile parola: streghe, mentre i fedeli, impauriti, sembravano rimpicciolirsi, lo sguardo fisso su di lui che li metteva in guardia dal pulpito.
Sua madre accoglieva spesso donne in casa. La mandava sempre via quando succedeva, tuttavia Hilde, a volte, era riuscita a sbirciare dalla finestra. Capitava che le conducesse in camera oppure che, discretamente, passasse loro quelli che sembravano essere mazzetti di erbe.
“Sono rimedi per farle stare meglio.” le aveva spiegato.”Tu, però, non dirlo a nessuno, nemmeno a tuo padre.”
E Hilde aveva obbedito. Inutilmente.