STASI
La noia.Pugnala alla gola la gioia.
Ammazza l'alba fino al tramonto.
T’inchioda all'abisso.
Non ho voglia di mangiare
ma poi mi devo ingozzare.
Vorrei urlare.
Mi sento soffocare, ma non ho neanche voglia di morire.
Tutto mi appare faticoso, inutile, tedioso.
Resto seduta in attesa che la noia vada via, lasciando il posto alla malinconia; sorella minore, avvelena il cuore, ma addolcisce con grazia il mio dolore,
che non avvelena il cuore: preludio d'amore.
È una costante di un passato furente, pesante, alienante, che non mi ha piegata, neppure spezzata, solo vissuta, cresciuta, allattata.
E forse plasmata.
È un'eco silente che sedimenta.
Espiare senza faticare.
La noia senza morire, come spiegare senza parlare.
La noia che mi lascia svuotata, affaticata.
Fino alla prossima lotta.
Terrò botta.
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A
volte rigurgito delle cose.
Questa
è una di quelle volte.
Grazie a chiunque abbia letto🌹