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Autore: confusa36    30/11/2024    0 recensioni
E' una breve fanfiction in tre capitoli sulla vita di Diego e Giulia dopo la scelta di Diego
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Diego guardò Giulia che ingurgitava patatine, perdendo briciole come Pollicino sul suo preziosissimo divano e sorrise; strano pensò, mesi prima avrebbe avuto una crisi isterica nel vedere una scena del genere, invece ora, quel meraviglioso uragano seduto sul divano gli aveva a tal punto rivoluzionato la vita che avrebbe potuto sbriciolare per tutta casa, oddio non esageriamo adesso. “Diego”, “Diegooooo vieni che sta per cominciare il film e poi rompi che non è coerente la trama perché non hai visto dall’inizio” gli urlò Giulia mentre masticava, “Arrivo! Arrivo” le rispose lui mentre si avvicinava al divano e si accomodava accanto a lei, tirandola leggermente a sé e stampandole un delicato bacio sulla fronte le rispose sornione “E comunque se scegli sempre film incoerenti io cosa posso farci?” lei gli assestò una gomitata ed esplose in una fragorosa risata. “Tu trovi incoerente tutto caro il mio capitano”; “Ah sono tuo adesso?” le rispose lui sistemandosela meglio tra le braccia; Giulia si voltò verso di lui e gli accarezzò il volto “Si”; quel semplice si fece fare al cuore di Diego una capriola, la guardò le sorrise e la baciò lentamente, prendendosi tutto il tempo di assaporare quelle labbra che tanto aveva desiderato,ma che aveva negato anche a se stesso di volere. Giulia dopo il bacio si accoccolò a lui “Mio fratello ti ha invitato a cena domani in canonica” gli disse mentre gli accarezzava con delicati movimenti circolari il torace, “Mhhhh amore devo proprio? Lo sai che tuo fratello ed io non ci piacciamo”; Giulia sorrise perché ogni volta che lui la chiamava amore lei si innamorava un po' di più “Motivo in più per venire capitano”, “Quando mi chiami capitano in quel modo ti strozzerei”, “Ah si? E perché non lo fai allora, capitano?” Diego la rovesciò sul divano ed iniziò a farle il solletico, ridevano come due bambini e lui era finalmente e veramente felice, “E va bene piccola tiranna dì a tuo fratello che ci sarò”; Giulia gli diede un bacino sul naso “Grazie amore” e stavolta fu il cuore di Diego a saltare un battitto e addio film.
Diego si svegliò sentendo i movimenti di Giulia che armeggiava per cercare la sua borsa, “Giulia, Giuliaaa cosa diamine stai facendo?”. “Devo andare, si è fatto tardissimo, se non rientro Natalina potrebbe chiamare in caserma per denunciare la mia scomparsa” gli rispose lei mentre allacciava gli stivaletti; poi si chinò e gli diede un bacio a fior di labbra “Ci vediamo domani capitano!” e scappò via, lasciandolo imbambolato a guardare verso la porta ormai chiusa. Lui si alzò accarezzandosi il mento e si diresse in cucina, aprì la porta del frigo e prese l’acqua, mentre beveva avidamente ebbe un sobbalzo “Io la voglio qui” pensò “Io la voglio qui sempre. Voglio addormentarmi con lei, svegliarmi con lei, fare colazione con lei e tornare a casa con lei” e non si accorse di averlo detto ad alta voce. Diego Martini era pronto, completamente e totalmente pronto a fare famiglia con Giulia Mezzanotte; una risata fragorosa uscì dalle sue labbra, tornò a letto con la convinzione che il giorno successivo le averebbe chiesto di trasferirsi da lui, per quanto lo riguardava a vita.

“Buongiorno capitano,c’è qualcuno che la sta aspettando in ufficio” lo salutò Cecchini, “Va bene maresciallo vado subito” gli rispose lui affabile e raggiunse l’ufficio canticchiando, “Questo da quando si è innamorato si è rimbambito” commentò il maresciallo sorridendo “Del resto si dice amore che a chi è amato e poi perdona,… vabbè si dice come si dice” e tornò alla sua scrivania. Diego varcò la soglia del suo ufficio immaginando di trovarsi davanti chissà quale rogna e invece trovò quello scricciolo di donna che amava seduta beatamente a mettergli in disordine la scrivania. “E alloraaaaaa ferma ferma” e le andò dietro cingendola e fingendo di volerle spostare le braccia. Giulia si girò e lo abbracciò di slancio “Ciao Capitano! Sono passata solo per un saluto veloce e per lasciarti qualcosa che ti faccia pensare a me tutta la giornata” gli disse, “Come se non lo facessi già” rispose lui divertito stringendola un po' di più, “Senti Giulia, prima della cena di stasera io dovrei parlarti”, Giulia si irrigidì ed allentò la presa delle braccia fino a farle scivolare via, “Diego cosa è successo, ti prego dimmelo perché mi fai preoccupare. Ci sono ancora problemi con la storia di Ivan?”, Diego le prese le mani e la fece sedere “No, tesoro, no, ormai quel delinquente è in galera e tu sei al sicuro, ed io gradirei non sentire più pronunciare quel dannato nome dalla tua bocca” le disse “Allora ti prego dimmi qual è il problema. Quando ti viene quella ruga sulla fronte è perché sei preoccupato ed io finisco per prendermi una paternale peggio di quelle che mi fa mio fratello. Parla ti supplico!”, Diego si schiarì la voce e le strinse con più forza le mani, “Giulia, amore mio, tu lo sai che io sono metodico, razionale, pragmatico, anche un po' pesante si, prima che lo dica tu lo dico io; ma ti amo e non so nemmeno dirti quanto, vorrei proteggerti da tutto e da tutti, voglio svegliarmi con te ed addormentarmi con te, tornare a casa con te, litigare per chi va prima in bagno, arrabbiarmi perché trovo i tuoi capelli dappertutto, insomma averti intorno in ogni momento; perciò Giulia Mezzanotte vuoi trasferirti da me e dare inizio alla nostra vita insieme?”, Giulia rimase come pietrificata, fissava Diego con gli occhi sgranati colmi di lacrime; Diego rimase in apnea guardando quel volto amato che non faceva una mossa, passarono minuti che sembrarono ore finché Giulia non balzò in piedi e sedendosi sulle sue ginocchia iniziò a tempestargli il volto di piccoli baci “Si, si , si, mille volte si”. Cecchini sentendo quel caos aprì di scatto la porta “Signor captano tutto a…..” e la scena che si trovò davanti fu Giulia in braccio a Diego che lo tempestava di baci ed entrambi ridevano come due scolaretti; richiuse in silenzio la porta e tonò alla scrivania ridendo sotto i baffi.
“Giulia, Giulia, amore anche meno però che siamo in caserma”, “Hai ragione scusa” rispose lei e fece per alzarsi, ma Diego la trattenne per la vita “Stasera allora lo diciamo anche a tuo fratello a Pippo e a Natalina, ora vai sennò mi distrai” e la baciò; “Vado, vado capitano.”, “Che urto mi dai quando mi chiami capitano in quel modo” rispose lui ed andò a sedersi al suo posto. Giulia sorrise, prese la borsa e si diresse verso la porta, la aprì e disse a voce così alta che avrebbe potuto sentirla tutta la caserma “Ciao amore, ci vediamo stasera”, e passando davanti a Cacchini “Maresciallo arrivederci”. Diego imbarazzato e rigido andò verso la porta per chiuderla, guardò tutti i suoi sottoposti immobili e sghignazzanti e disse in tono burbero “Tutti al lavoro su” , chiuse la porta e si diresse di nuovo verso la sua scrivania, vide il caos che aveva lasciato Giulia e laconicamente commentò “Ma guarda...” ed iniziò a rimettere tutto a posto con un sorrisino che gli aleggiava sul volto.

   
 
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