Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: ombradisqualo    03/12/2024    1 recensioni
Questa storia è nata come esercizio durante un corso di scrittura creativa. Si doveva parlare di una giornata tra due bambini. Ovviamente non potevano che venirmi in mente i piccoli Trunks e Goten.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goten, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quasi fratelli
 
Era un pomeriggio assolato di primavera, i due amichetti del cuore erano seduti sul pavimento di una stanza, a pochi metri dallo schermo di una tv.
Erano tutti presi a vedere a bocca aperta la parte finale di una puntata di una serie televisiva d'azione per bambini. Erano talmente concentrati da non accorgersi nemmeno che la padrona di casa aveva portato loro la merenda.
Il super eroe mascherato era in difficoltà: ferito e circondato da un esercito di nemici che attaccavano in massa. Appena prima di colpire il protagonista, la scena si interruppe e partì l'ending.
- NOOOO!!! - urlarono all'unisono - Ma perché lo fanno interrompere sempre sul più bello?! Accidenti! - esclamò contrariato Trunks, che si accasciò enfaticamente sul pavimento; venendo così a conoscenza con l'enorme vassoio di biscotti e the che era "magicamente comparso" alle loro spalle, in mezzo ai giochi sparsi su tutto il pavimento.
- Guarda, la mamma ci ha portato la merenda. - informò l'amico, avvicinandosi al pasto in ginocchio.
Quando però prese un grosso biscotto, si accorse che Goten non si era mosso dalla tv e stava, per qualche assurda ragione, guardando una pubblicità sui prodotti per la casa che era partita in quel momento.
Fece per chiamarlo di nuovo, ma lo sguardo gli cadde su una palla da tennis e pensò bene di richiamare la sua attenzione triandogliela in testa.
Goten si voltò imbronciato, toccandosi il punto colpito a tradimento.
- Cosa fai, stupido! - borbottò piccato.
- Mi hai dato del stupido, ranocchio? -
- Non sono un ranocchio! - ribatté l'altro con la voce stridula di indignazione.
- Hai ragione. - convenne Trunks, ghignando. - In effetti assomigli di più a un criceto. -
La descrizione fu decisamente azzeccata, dato che Goten, quando quella (piuttosto sporadica) volta che teneva il broncio, sembrava gonfiare le guance, facendo sembrare il suo viso ancora più tondeggiante e infantile di quando non fosse già.
Goten, dopo un'espressione esageratamente sconvolta, si buttò prontamente addosso l'amico e presero a lottare, cercando di sovrastarsi a vicenda, ridendo ad alto volume.
Quando Goten fu a cavalcioni su di lui, con le mani intrecciate, impegnati in una sorta di braccio di ferro, l'amico sembrò ricordarsi qualcosa di molto grave.
- No! Goten, fermo! Aspetta! -
- Cosa? - allarmato dal cambiamento di tono, smise istantaneamente di fare pressione.
- La mamma non vuole che lottiamo in casa. Se ci vede ci uccide. -
Goten avvicinò il viso a quello di Trunks e guardandolo in sottecchi mormorò. – Non sarà una scusa perché stai perdendo, eh? -
- Assolutamente no! - esclamò il bambino, tuttavia un lieve rossore gli colorò in modo imbarazzante le guance. - Se vuoi possiamo andare a giocare fuori, però.- suggerì rivolgendo l'attenzione alla finestra aperta.
- Magari dopo. - convenne Goten togliendosi da dosso a Trunks e aiutandolo a rimettersi seduto.
I due si spartirono equamente il ricco bottino e dopo aver spento la tv, iniziarono a mangiare.
- Allora? - chiese Trunks.
- Huh? -
- Dai, non fare il finto tonto. È da quando sei arrivato che sei strano. -
- Non sono affatto strano. - ribatté Goten con un tono insolitamente secco e piatto.
- Sì, certo. Vallo a raccontare chi ci crede. - lo apostrofò in tono canzonatorio, nella speranza di farlo parlare. Ma dato che l'altro rimase ostinatamente in 
silenzio ripartì all'attacco. - Hai litigato con tua mamma? -
- No. -
- Con tuo fratello? -
- No. -
- Con Ellino? -
- ... Chi? -
- Ellino. - ripeté Trunks, con sicurezza, come se fosse una cosa più che chiara.
- Di chi stai parlando? A casa mia siamo solo in tre. -
- Parlo di Ellino: il mago cretino, mangia calzino che vive nello sgabuzzino. -
Per un primo momento, Goten, rimase perplesso poi fu colto dal un tale eccesso di risa, che gli mancò poco di rovesciarsi il the addosso.
Ma quando entrambi riuscirono a calmarsi, fu chiaro che Goten non voleva soddisfare la curiosità di Trunks.
- Se non avevi voglia di venire, oggi, potevi dirmelo. Sarei potuto venire io da te. -
- Sì che volevo venire. - Rispose Goten, preso incontro piede, ma deciso a non mollare colpo.
Trunks lo guardò risentito. - Va bene. Non dirmelo, allora. Sai quanto me ne importa... Anche io avrei una cosa da raccontarti, che mi è successo, ma perché 
dovrei? Se tu non dici nulla a me, perché dovrei farlo io? -
- Cosa? -
- Ehe no, mio caro. Te lo sogni. -
Goten face spallucce e riprese a bere dalla tazza, che tra le sue manine sembrava sproporzionatamente grossa.
- D'altro canto... io sono un vero amico, oltre che più grande di te e un tipo incredibilmente generoso. - se ne uscì il proprietario della stanza a braccia 
crociate.
L'amico, per evitare che il suo interlocutore cambiasse nuovamente idea, evitò di sottolineare che la loro differenza di età consisteva solo di un anno e si limitò a fare una buffa smorfia e a prendere un biscotto.
- In questi giorni stavo pensando che ti invidio. -
- Perché? -
- Perché hai una cosa che vorrei tanto anche io. -
Il bambino si guardò intorno. La famiglia di Trunks era molto ricca, la sua casa ipertecnologica era abbastanza grande da perdersi, e camera sua era talmente piena di ogni sorta di giocattoli da far strabuzzare gli occhi a chiunque. Era davvero incredibile che anche qualcuno come lui potesse provare invidia.
- Voglio anche io un fratello. - confessò infine.
- Oh. Ma tu hai un papà... -
Trunks si sdraiò sulla schiena, puntellandosi sui gomiti.
- Non è la stessa cosa. Gli adulti sono noiosi, non hanno mai tempo e non capiscono mai nulla. - borbottò imbronciato. - Infatti non sai cosa è successo. -
- Cosa? -
- Ho chiesto a mio padre se posso avere un fratellino. -
Goten rimase a bocca spalancata, in un'espressione tra l'ammirazione di un coraggiosissimo eroe e il compatimento di un povero pazzo. Suo padre non era esattamente quello che si definisce "un tipo alla mano". - E lui?! -
- Beh, non ci crederai mai, ma ha urlato il nome della mamma ed è... scappato. -
- Scappato? -
- Scappato! Ha girato l'angolo e si è rinchiuso in quella stupida stanza! Così ho insistito per tutta la settimana. -
- NO! - Squittì l'amico.
- Sì. Ogni volta che lo incrociavo glie lo chiedevo. Finché... -
Goten rimase in silenzio esterrefatto.
-... non mi ha detto che se non la smettevo con questa storia, me ne avrebbe date talmente tante da non potermi sedere per un mese. - Concluse, visibilmente deluso.
- Ti è andata bene. - Sospirò esageratamente Goten, come se l'amico fosse scampato a un pericolo mortale. - Perché non lo hai chiesto a tua madre? -
- È stata indaffarata. Non ho quasi visto né lei né il nonno. Sta sera glielo chiedo. Davvero, non hai idea di quando sia noioso questo posto a volte. -
Rimasero per qualche secondo in silenzio.
- Gohan ha iniziato il liceo. - Disse di punto in bianco Goten.
- Me lo ha detto. Scommetto che è già diventato il cocco di tutti i maestri. Tuo fratello è sempre stato un gran secchione. - gongolò l'amico, ma notando che il suo interlocutore si era nuovamente rabbuiato, si mise a sedere.
- Insomma, vuoi sputare il rospo? Io ti ho raccontato cosa mi è successo... -
- Sta sempre a studiare. - sbottò improvvisamente in tono cupo.
- Ma non lo faceva anche prima? -
- Si, ma adesso è diverso. Sta via tutta la mattinata e quando torna sta in camera a studiare. La mamma dice che non posso andare a disturbarlo e che se voglio stare in camera con lui devo stare in silenzio. Non mi aiuta neanche più con i compiti, li faccio insieme alla mamma... è diventato una tortura, il tempo sembra non passare mai. Almeno con lui dopo uscivamo a giocare assieme mentre adesso passo le giornate quasi completamente da solo. Mi sono annoiato talmente tanto che ieri mi sono addormentato prima del solito. - concluse lo sfogo dando un colpetto con la punta del piede la palla da tennis che prima lo aveva colpito, spedendola lentamente dall'altra parte della stanza. Posò il biscotto sbocconcellato nel piatto e prese un piccolo gioco elettronico che stava di fianco a lui.
Trunks rimase piuttosto sorpreso, si conoscevano da sempre e quella era la prima volta che vedeva il suo migliore amico seriamente contrariato per qualcosa.
- Quanto sei stupido, se ti annoi così tanto potevi chiamarmi, sai? -
- No invece. La mamma ha detto che durante la settimana non devo disturbarti, altrimenti ti distrai dallo studio. -
- E invece io ti dico di sì. I compiti li faccio a occhi chiusi e i miei voti sono ottimi. Puoi passare da me i pomeriggi, ti aiuto anche con lo studio se lo vuoi. - 
ma dato che quelle parole non avevano distratto Goten dal videogioco, aggiunse:
-  Per quanto riguarda Gohan, appena i maestri si accorgeranno che è un genio, molto probabilmente gli faranno saltare qualche anno di liceo. Ma adesso è naturale che sia impegnato, no? -
Ma tutto quello che ottenne fu una frettolosa alzata di spalle.
- Ti piace? - Chiede Trunks, riferendosi al videogioco.
L'amico annuì in silenzio.
- Se lo vuoi puoi prenderlo. -
- Davvero? - 
- Sicuro! Ce l'ho da mesi, l'avrò finito fino alla nausea. - In realtà era un nuovo acquisto, ma per vedere il suo amico ritornare quello di sempre, (che lo ripagò con un gran sorriso e un entusiastico grazie) era un sacrificio da nulla.
- Lo sai che domani è festa? - Ricordò Trunks.
- Sì. -
- Che ne dici se rimani qui a dormire e domani passiamo tutta la giornata al luna-park? -
Quella proposta venne accolta da un grido entusiastico e senza nemmeno perdere un secondo si fiondarono fuori dalla camera a telefonare alla madre di Goten.
 
01/05/16
 
Ciao, grazie per aver letto fino a qui, se ti è piaciuta la storia, lascia un commento, mi farebbe molto piacere.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: ombradisqualo