Il Gatto Selvatico
Kelsi
si fece spazio tra gli studenti della East High, tentando di individuare in
mezzo alla folla le sue amiche. Appena le trovò le raggiunse e si sedette
accanto a Gabriella, -Scusate il ritardo.- sorrise loro, sistemandosi il foulard
a righe bianche e rosse che portava avvolto intorno al collo, -Ho avuto qualche
piccolo contrattempo con la signora Darbus.-
-Tranquilla,
sei arrivata in tempo per il fischio d’inizio.- la tranquillizzò Gabriella,
cercando di sporgere la testa abbastanza in alto da guardare le uscite degli
spogliatoi, come stava facendo a sua volta Taylor, visibilmente agitata. Lei
invece spostò lo sguardo sul lato opposto della palestra, dove la mascotte dei
Wildcats faceva la sua comparsa, ballando con le cheerleader. Ridacchiò,
scotendo la testa.
1°
Settembre:
Kelsi scese dalla macchina del padre,
stringendo a sé i libri di scuola.
Era il primo giorno del quinto anno e
come ogni primo giorno di scuola si soffermò un attimo sul marciapiede,
osservando l’entrata dell’East High. L’anno prima avrebbe osservato i vari
gruppi ritrovarsi nel cortile della scuola: i Wildcats alla fontana centrale,
gli ambientalisti alla panchina vicino alla grande quercia secolare della
scuola, gli skater al parcheggio… e poi c’erano i componenti del Drama Club,
capitanati da Sharpay Evans.
Nonostante questo quell’anno la
situazione si presentava inverosimilmente diversa: alla fontana sedevano i
secchioni, i Wildcats seduti sul prato con le cheerleaders e alcuni componenti
del club delle Scienze.
Osservando quella strana formazione in
cui era ricaduto il liceo che frequentava le fu spontaneo pensare a quale fosse
il suo posto ora. Con Taylor e Chad, appena scesi dal pullman? Con Gabriella e
Troy al prato? Con Martha alla fontana? O addirittura con Jason, che in quel
momento parlava con un piccolo gruppo di punk all’entrata della scuola, insieme
a Zeke? Qual’era il suo ruolo, ora?
-Buongiorno, Kelsi!- salutò una voce
alle sue spalle.
Lei sobbalzò appena, voltandosi e
riconoscendo Ryan Evans, indosso uno dei suoi soliti cappelli, che lasciavano
sfuggire i ciuffi dei capelli biondi, -Ryan!- salutò con un sorriso più
tranquillo, -Ma… dove hai lasciato tua sorella?- chiese confusa.
Ryan indicò con un dito la sorella che,
presa mano alla borsa decisamente più inadatta per andare a scuola, scendeva
dalla decapottabile rosa, -Al solito… comanda.- dichiarò con un sorriso, mentre
Sharpay dava la borsa e i libri a due ragazzi del Drama Club, -Che fissavi?-
-Io…- Kelsi spostò lo sguardo di nuovo
su Jason, sguardo che Ryan intercettò immediatamente.
-Ah. Beh… raggiungilo, no?- chiese con
un sorriso.
Kelsi si voltò verso di lui, -Ti
dispiace se sto con te?- gli chiese, cogliendolo di sorpresa. Nonostante questo
il biondino annuì e insieme entrarono a scuola.
In
quel momento dagli spogliatoi uscì la squadra dei Wildcats al completo,
capitanata da Troy e Chad. Kelsi si alzò in piedi, incitando la squadra insieme
ai compagni di scuola. La partita procedette tranquillamente, lasciando ben
intendere quanto i Wildcats ce la stessero mettendo tutta per rendere la loro
ultima partita memorabile. Quando mancarono solo 16 minuti il coach Bolton
decise di optare per un breve time-out, probabilmente per ideare una strategia
di gioco diversa, dato il loro punteggio al di sotto degli avversari. Kelsi si
sedette sul sedile della tribuna, tesa al massimo. Gli ultimi 16 minuti da
Wildcats… l’agitazione era alle stelle, palpabile da tutti i presenti, che
continuavano a incitare la squadra, nonostante questa fosse negli spogliatoi.
18
Ottobre:
-Perché ti sei offerto di fare da
mascotte, scusa?- chiese Kelsi rigirandosi tra le dita un pallone da basket,
seduta su una panchina della palestra vuota.
Ryan sbuffò, sudando sotto il costume da
gatto selvatico, il simbolo dei Wildcats, -Non sono mai stato un Wildcats e
visto che sotto il profilo della pallacanestro non sono proprio un mito come
nel baseball, mi sono dato alla carriera da mascotte.- spiegò facendo un giro
su sé stesso, controllando che il costume fosse a posto.
-La modestia è il tuo maggior pregio.-
ribatté sarcasticamente Kelsi.
-Mmm… avrò preso da Sharpay, chissà…
anche se in effetti questo non è molto rassicurante.- ragionò Ryan, facendola
scoppiare a ridere, -Allora… come mai sei in palestra tu, invece?-
-Devo incontrarmi con Jason.- lo sguardo
di Kelsi si perse nel vuoto.
-Tutto bene?- chiese Ryan
immediatamente, vedendola pensierosa.
Kelsi scosse la testa, -Oh, io sto
benissimo. Magari mi sentirò un po’ in colpa dopo, ma sto bene.- sorrise
timidamente al biondino, prendendo la testa da gatto per passargliela.
-In che senso, scusa?-
La compositrice si mordicchiò un labbro
agitata: in fondo lei e Ryan da quando era iniziata la scuola parlavano più di
prima, poteva permettersi di confessargli cosa aveva intenzione di fare, -Sto
per lasciarlo.- decretò, mentre il ragazzo si infilava la testa del costume.
-Cosa?- domandò Ryan stupito, voltandosi
di scatto verso di lei, tanto da colpirla con la coda del costume, facendola
cadere a terra, -Oddio! Kelsi, stai bene??- domandò facendo per chinarsi,
ottenendo come unico risultato di cadere sopra di lei.
Kelsi scoppiò a ridere, sinceramente
divertita, nonostante l’imbarazzo, -Sì, se ti togli da sopra di me!!- esclamò
spingendolo per scrollarselo di dosso. Si issò in piedi, in viso il colorito
più rosso che avesse mai avuto in tutta la sua vita. Gli prese le mani e lo
aiutò ad alzarsi, -Sei un tale disastro, Ryan…-
-Ehi!- Ryan la colpì con la coda
giocosamente, facendola scoppiare a ridere di nuovo. Sorrise a sua volta, sotto
il costume. Vederla così tranquilla nonostante quello che stava per fare, lo
intenerì, fino a domandarsi se, in fondo, non fosse contento del fatto che
stava per lasciare il suo ragazzo.
Kelsi
sorrise al ricordo: Ryan quell’estate aveva iniziato la sua scalata a diventare
un membro dei Wildcats. Spostò lo sguardo su Gabriella, seduta accanto a lei,
mentre cercava di vedere se la squadra usciva dagli spogliatoi: si era sempre
chiesta come mai Ryan non si era innamorato di lei. Eppure sembrava avessi
occhi solo per lei. Ma, dopotutto, si rendeva conto che niente era ciò che
sembrava. Vide Gabriella stringere una mano a Sharpay, nell’ansia totale:
Sharpay e Troy. No, decisamente, niente era ciò che sembrava.
12
Novembre:
-Ok, è una cosa del tutto fuori dal
normale.- Kelsi si sedette al tavolo della cucina di casa Evans, osservando
Ryan trafficare con i fornelli, per preparare una tazza di camomilla, -Cioè…
fammi capire. Troy stava con Sharpay di nascosto, e questo è appurato. Lei lo
ha mollato, per non fare un torto a Gabriella, e questo è fuori di testa. Ma
confermarmi ciò che ho visto… ho davvero visto rientrare quei due in casa mano
nella mano, a scambiarsi smancerie, dichiarando di essere ufficialmente
fidanzati proprio il giorno del compleanno di Sharpay?- chiese d’un fiato.
Ryan si voltò verso di lei, sollevando
un sopracciglio, -Sì.- confermò ridacchiando e sistemando le tazze di
camomilla, -Torno subito, porto questa a Chad. Troppe emozioni.- rise uscendo
dalla cucina, per portare la camomilla a Chad. Quando rientrò in cucina prese
un piatto con la torta rimasta e la posò davanti a Kelsi, sedendosi di fronte a
lei al tavolo, -Vuoi?-
-Sì, grazie.- sorrise Kelsi,
osservandolo mentre tagliava due fette di torta panna e fragole. Ne prese una e
la fissò per qualche momento, -Ryan… posso… posso chiederti una cosa?-
-Certo!- acconsentì Ryan con il suo
solito sorriso, quello che da qualche tempo faceva addolcire al massimo la
ragazza.
-Tu non hai relazioni clandestine,
vero?-
Il biondino sbatté un paio di volte le
palpebre, -Ahm… no. No, decisamente no.- scosse la testa confuso. Rimasero
qualche secondo in silenzio, fino a quando Ryan non lo spezzò, con un sussurro,
-Kelsi…-
-Sì?-
-Tu non hai relazioni clandestine,
vero?-
Kelsi arrossì fino alla punta dei
capelli, -No.- mormorò debolmente, fissandolo dritto negli occhi azzurri.
Quello che ne lesse fu solo uno sguardo dolce, prima che il silenzio cadesse
nuovamente nell’immensa cucina.
In
quel momento rientrarono finalmente in campo i Wildcats. Si tirò in piedi,
urlando per incitare ancora una volta gli amici. Vide Ryan urlare a più non
posso, era certa che stesse soffocando sotto quel costume e le venne da ridere.
Nonostante questo seguì ancora la partita, dal fischio iniziale, il punto che
diede la parità alle squadre, fino alla caduta di Chad. Vide Taylor
irrigidirsi, ma durò poco, visto che Chad non era tipo da cadere così
facilmente. Spostò lo sguardo nuovamente su Ryan, osservandolo mentre tentava
di farsi aria. Istintivamente un pensiero gli arrivò alla mente: l’inverno appena
passato.
23
Dicembre:
-Sharpay, Kelsie, mi aiutate a preparare
i biscotti?- chiese Gabriella alle amiche, aprendo la porta della cucina di
casa Montez. Avevano organizzato una cena di Natale tutti insieme. Kelsi fu la
prima ad entrare in cucina, seguita da Sharpay, mentre Gabriella si soffermava
a dire a Taylor che poteva stare tranquillamente con i ragazzi.
-Da dove iniziamo?- chiese Kelsi iniziando
a tirare fuori ciò che serviva per preparare i biscotti di Natale.
-Direi di iniziare con lo spiare Taylor
e Chad.- sorrise Gabriella sbirciando dalla porta socchiusa della cucina i due,
che si stavano scambiando i regali di Natale. Sharpay e Kelsi la raggiunsero e
notarono la spilla di Yale che Chad stava regalando alla ragazza, -Non sono
assolutamente dolci?- chiese la moretta con gli occhi che le brillavano.
-Tu guardi troppe soap-opera, Gabry.-
alzò gli occhi al cielo Sharpay.
Kelsi ridacchiò, -Non dovremmo spiarli,
lo sapete?-
-Ehi, è nostro dovere da migliori amiche
di Taylor osservare tutto ciò che fa.- ribatté immediatamente la biondina.
-Concordo!-
-Gabry, almeno tu.- sospirò divertita
Kelsi.
-Che fate?- chiese una voce alle loro
spalle.
Le tre sobbalzarono, chiudendo la porta
della cucina con uno scatto, -Niente!- risposero in coro le tre amiche.
Ryan sollevò un sopracciglio, chiudendo
la porta sul retro, -Certo… Gabriella, ti cerca Troy. Chiede dove sono gli
addobbi.-
-Ah, certo. Lo raggiungo.- sorrise
Gabriella uscendo sul retro per raggiungere il capitano dei Wildcats.
-Del tipo… Kelsi, io non so da dove
iniziare.- mormorò Sharpay.
-Ci penso io.- sorrise Kelsi, mentre
Ryan si sedeva al tavolo, osservando le due preparare i biscotti. Qualche
minuto dopo anche Troy e Gabriella si unirono a loro e insieme a Sharpay
decisero di raggiungere Taylor e Chad per addobbare l’albero in salotto.
-Ryan, tu non vieni?- chiese Troy
accigliato.
-No, aiuto Kelsi.- sorrise Ryan, finendo
di coprire con un po’ di cioccolata dei dolci a forma di stella, di colori
differenti.
-Ah.- fu il commento accigliato del
ragazzo. Fissò un attimo i due ridere insieme, fino a che Kelsi non mise del
cioccolato sul naso del ragazzo per scherzo. Uscì dalla cucina, chiudendosi
alle porte alle spalle.
-Voi pensate all’albero, io vado ad
aiutare Kelsi con…-
-No!- Troy bloccò Gabriella, riportandola
in salotto. In volto un sorriso, -L’aiuta Ryan.-
-L’aiuta Ryan?- ripeté Chad stranito.
-L’aiuta Ryan.- confermò Troy
ridacchiando. Gli amici si scambiarono un lungo sguardo, prima di tornare ad
addobbare l’albero ridendo.
Mancavano
pochi minuti alla finale. Kelsi spostò nuovamente la sua attenzione sulla
squadra, alzandosi in piedi di nuovo, per incoraggiare Chad che palleggiava
correndo verso il canestro avversario. Trattenne il fiato, nel notare che al
passaggio di palla tra Chad e Troy, quest’ultimo venne marcato da un giocatore
della squadra avversaria. In quel momento Troy tentò il tutto per tutto,
passando di lato la palla a Jimmie Zara, un nuovo giocare. Tutta la tifoseria
bianca e rossa sbarrò gli occhi: Jimmie Zara non era decisamente il miglior
giocatore dei Wildcats, soprattutto a cinque secondi dalla fine. Nonostante
questo Jimmie tirò il pallone all’ultimo secondo, facendo canestro.
16
Marzo:
Ryan entrò nell’aula di musica,
chiudendo un libro che aveva appena preso dalla biblioteca. Trovò Kelsi già
seduta al pianoforte, che cercava idee per il musical di fine anno scolastico:
quello per loro era l’ultimo anno in quella scuola, quindi gli aveva chiesto di
raggiungerla per aiutarla.
-Eccomi, scusa il ritardo, sono passato
prima dalla biblioteca.- salutò Ryan sedendosi accanto a lei al pianoforte.
Kelsi si voltò verso di lui, una mano
sui tasti del pianoforte, l’altra che teneva una matita sullo spartito,
-Niente… scusami te per averti avvertito così tardi. È che non credo di avere
molta inventiva al momento.-
-Per questo ci sono io.- ridacchiò Ryan
leggendo le parole scritte sullo spartito, -“Just wanna be with you”?- chiese,
come a cercare conferma del titolo che Kelsi aveva scelto.
-Sì, è la canzone per Sharpay e Troy.-
sorrise Kelsi, -Oddio… mi fa ancora un po’ strano dire “per Sharpay e Troy”!-
-Ma dai… ormai dovresti esserci
abituata. Quei due fanno coppia fissa in ogni musical ormai.- ribatté
prontamente lui, togliendosi il boscalino bianco che indossava quel giorno.
Schiacciò piano i tasti del pianoforte, diffondendo la dolce melodia della
canzone per l’aula di musica.
Kelsi sospirò, -Non so… sono cambiate
molte cose quest’anno.-
-Del tipo?-
-Beh… ovviamente Troy e Sharpay stanno
insieme. Poi… Chad e Taylor. La rottura con Jason…- sbuffò, ricordando che il
ragazzo ancora non le rivolgeva la parola, -E poi…-
-E poi?- la incitò lui confuso.
-E poi ci sei tu…- Kelsi si interruppe,
fissando il suo sguardo in quello azzurro di lui, -Cioè… il mio migliore amico,
ecco.- sorrise nervosamente, arrossendo appena.
-Migliore amico… già.- mormorò Ryan. A
Kelsi parve di sentire una nota di delusione nella voce, ma si diede
mentalmente della stupita: probabilmente se l’era immaginato.
La
tifoseria dei Wildcats urlò all’unisono abbracciandosi e festeggiando la
vittoria, mentre un sorpreso e scioccato Jimmie, Troy e Chad venivano portati
in trionfo dai compagni di scuola. Taylor fu la prima a scendere dalle tribune,
per raggiungere Chad, mentre Sharpay la seguiva per raggiungere Troy.
Gabriella
si staccò dall’abbraccio di Kelsi, -Vado a congratularmi con la squadra!
Vieni?- le chiese sorridendo felice.
Kelsi
scosse la testa, -Prima vado a congratularmi con qualcun altro.- le sorrise. Le
due si divisero verso i due lati opposti della palestra. Kelsi raggiunse la
mascotte, togliendosi la testa, -Complimenti, gatto selvatico! Abbiamo vinto!!-
esclamò, ridendo della sua espressione esausta, ma felice.
-Aiutami
a liberarmi di sta cosa, mi sta prendendo un infarto!!- rise Ryan, mentre la
ragazza lo aiutava a slacciarsi la cerniera del costume. Appena il ragazzo si
fu liberato del costume, rimanendo anche lui in bianco e rosso, prese la
ragazza tra le braccia e facendole fare un giro su sé stessa la baciò
dolcemente.
15
Aprile:
-Ok, dieci minuti di pausa, ragazzi.-
concesse la signora Darbus, vedendo gli alunni del quinto anno che partecipavano
allo spettacolo esausti. Ryan sorrise, scendendo dal palco per prendere una
pausa dalle prove di ballo.
-Ehi, complimenti, coreografo.- rise
Kelsi mentre il ragazzo si sedeva sul suo pianoforte, sotto il palco, -Sta
venendo benissimo il musical!-
-Questo grazie anche alla tua musica.-
le sorrise Ryan, facendola arrossire di soddisfazione, -Verrà fuori il miglior
musical di tutti i tempi.- estrasse una rosa bianca dal mazzo che Gabriella
poco prima aveva usato durante le prove dello spettacolo.
-Lo spero… voglio davvero che sia
speciale per tutti. È il nostro ultimo musical tutti insieme.-
-Stai pensando alla Julliard e alla sua
borsa di studio?- chiese Ryan.
Kelsi annuì, -Chissà se la vincerò…-
sospirò, arricciandosi una ciocca di capelli intorno alle dita, -In fondo… beh,
in fondo se la vincessi mi dispiacerebbe. Anche tu sei in gara per vincerla.-
-A me non dispiacerebbe, sai?- Ryan le
sorrise dolcemente, -Sapere che puoi realizzare il tuo sogno è la mia più
grande soddisfazione!-
-Come farò senza di te, Ryan.- rise
Kelsi.
Ryan si chinò su di lei, porgendole la
rosa bianca, -Intendi come migliore amico?-
-Certo…-
-Beh… in quel caso saresti persa.-
-Ah, grazie.- commentò sarcasticamente
lei, facendolo ridere.
Ryan rise a sua volta, -Ma… come
ragazzo?- le chiese, trovando un coraggio che non pensava di possedere.
Kelsi sgranò gli occhi, afferrando la
rosa che il ragazzo le porgeva, -Cosa… come…-
-Se io ti dicessi… che non voglio essere
solo il tuo migliore amico?- chiese Ryan scendendo dal pianoforte, per sederle
accanto. Kelsi si guardò attorno nervosamente, notando che tutti li stavano
fissando, compresa la signora Darbus, -Kelsi, ti prego, guarda me.- la
incoraggiò lui, sospirando. Lei obbedì e lo guardò dritto negli occhi, -Se io…
ti dicessi che non mi basta più essere tuo amico?-
Kelsi deglutì, il cuore che batteva
velocissimo nel petto, ma non ebbe motivo di rispondere, poiché Ryan si chinò
su di lei ad unire le loro labbra in un breve bacio. Quando lui si allontanò,
Kelsi sentì il rossore sulle guance aumentare, mentre fissava il suo, ormai,
ex-migliore amico negli occhi, agitato e ansioso di una sua risposta. Intorno
il silenzio.
-Fai ancora la mascotte, Ryan?- chiese
Kelsi all’improvviso, sorprendendolo.
-Ahm… sì.- balbettò lui confuso.
La ragazza sorrise, mordicchiandosi un
labbro, -Allora ti risponderei che io adoro i gatti selvatici.- affermò,
facendolo sorridere, prima di baciarla di nuovo. Intorno non più il silenzio,
ma veri e propri cori di esulto.
-Sei
stato la mascotte più fantastica che abbia mai visto!- rise Kelsi quando il
ragazzo la rimise a terra.
Ryan
la baciò dolcemente di nuovo, -Sì, però stavo morendo sotto quel costume! Però…
visto che la mia ragazza adora i gatti selvatici… beh, mi sembrava giusto
concludere l’anno in bellezza, no?-
-Mhm…
vero che ti porti il costume alla Julliard?- ridacchiò Kelsi.
Lui
annuì, -Certo! Dovrò solo convincere il mio compagno di stanza a darmi una
parte del suo armadio per appenderlo.-
-Beh,
alla Julliard ci sono tante stanze… tra cui la mia, no?-
-Entrambi
alla Julliard.- Ryan ridacchiò, -Non ci posso ancora credere.-
Kelsi
si alzò in punta di piedi, baciandolo lievemente sulle labbra, -Ti amo, Ryan.-
Ryan sorrise, stringendola a sé, mentre intorno a loro tutti esultavano della
vittoria, stringendosi in così tanti abbracci, da non badare a loro, mentre
Ryan sussurrava quelle parole che per lei erano tanto importanti.
-Ti
amo.-
____Note di Titty90
Sì,
sono tornata *risata diabolica* non ve lo aspettavate, eh?! The Queen è di nuovo tra voi e non
aspettatevi che vi lasci tanto facilmente (… sempre se trovo le idee :D).
Sappiate solo che ora che io, Herm e Jud siamo tornate (*___*) non vi
libererete tanto facilmente di noi u.u Siamo tornate per restare… *sguardo
eloquente*. Augurandoci di riuscire a riportare tra di noi anche il resto delle
Disneyane: Aqua Princess, Barbycam, Vivy93… per noi le nostre Hope, Liz, Faith ;D
Proprio
come ha detto Herm: Disneyane – Il ritorno u.u
Bene
:D
Direi
che vi ho spaventati a sufficienza :D
Commentate
:D
Smack!!
Titty90 <3