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Autore: stuck93    24/09/2009    2 recensioni
era finito il tempo delle lacrime, della disperazione, della tristezza che sembrava non avere mai fine. Ritrovandosi avevano trovato la felicità e l'amore che credevano persi per sempre. La loro nuova vita era appena cominciata, ed erano pronti ad affrontarla insieme, tenendosi per mano, e giocando come bambini ancora una volta... ZackxTifa che ha partecipato al contest Fack indetto da Taiga Aisaka, dedicata a lei che adora questa coppia!
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tifa Lockheart, Zack Fair
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Nick Autore: Stuck93
- Titolo: Under the Snow
- Personaggi/Paring: Zack Fair Tifa Lockheart Fack
- Genere: accenni Erotico, Sentimentale
- Rating: Arancione
- Avvertimenti: What If
- Modalità scelta: Lussuria anche se tanto lussuria non é omg
- Note dell'autore (facoltative): Una What If, Se Zack Fosse Sopravvissuto. Non chiedermi il perché del paragone dei due al cane e alla gatta, a me piace fare metafore strane ^O^

Buona lettura





Aveva paura... paura di fare la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Ma era comunque pronta ad andare avanti fino alla fine. Era il momento giusto, e lui era il ragazzo giusto.

Era la sua prima volta, la paura era mista all'eccitazione combatteva contro la voglia di respingerlo, mettergli le mani sul petto e scaraventarlo dall'altra parte della stanza o tirargli un pugno nell'addome. Soffocò tutte le sue stupide paure infantili e la repulsione quando vide il petto nudo del suo compagno. Un corpo martoriato dalle cicatrici dei fori di proiettile che lei stessa aveva curato, i pettorali scolpiti da anni e anni di addestramento passati alla Shinra, muscoli perfetti, non troppo grossi ma nemmeno flaccidi. Perfetto, perfetto il fisico, perfetto il viso, perfetto lui, col suo carattere e la sua spensieratezza, ma anche quel suo fare protettivo e dolce che mostrava in ogni piccolo gesto, persino mentre la sdraiava delicatamente sul letto. La baciò, la bacio dolcemente senza costringerla a ricambiare, non c'era violenza nei suoi gesti passionali. “Tifa... se non te la senti, se non sei pronta...” “Va bene così, Zack” sorrise la bruna accarezzando la guancia dell'amante, sfiorando appena la cicatrice a forma di croce per paura che gli potesse fare ancora male, nonostante gli anni passati dal momento in cui gliel'avevano provocata. Tifa sapeva che non sarebbe mai stata costretta dal SOLDIER a fare ciò che non voleva, sapeva che presto o tardi lui avrebbe pronunciato quelle parole. Non c'era sfrenata lussuria tra i due, c'era solo la voglia di dimostrare reciprocamente il loro amore. Ma Zack sentiva che sotto di lui la ragazza tremava, esitava. Non le avrebbe mai voluto fare male, era inevitabile, anche se si era ripromesso da quel giorno che nessuno le avrebbe mai più arrecato dolore. Tifa per lui era tutto. Avrebbe fatto il possibile per fare di quella notte un esperienza indimenticabile per lei.

Continuò a baciarla lievemente sulle labbra e sull'incavo del collo, per fare in modo che la paura scivolasse via del tutto. Gli sembrava strano vederla spaventata, lei, la forte e grintosa Tifa Lockheart. Era come una gattina impaurita, rannicchiata sotto di lui ma pronta a graffiare se si sentiva minacciata. E lui... lui probabilmente poteva essere paragonato ad un cane affettuoso e giocoso che mordeva i nemici e coccolava invadente le persone a cui voleva bene.

Cane e gatto si sa, non vanno mai d'accordo. E anche lui fino a poco tempo prima pensava che tra lui e Tifa erano troppo diversi per qualsiasi cosa, lei lo odiava, e lui lo sapeva. Odiava tutta la ShinRa, ma nonostante lui non facesse più parte di quell'Organizzazione per molto tempo rientrava nella lista nera della ragazza. Eppure... quando Cloud lo portò ai bassifondi, sostenendo a fatica il suo peso mentre era morente e il sangue sgorgava dal petto fu prorpio lei a soccorrerli. Avrebbe potuto lasciarlo morire. Ma non l'aveva fatto. In quel momento, dopo il suo risveglio, si accorse che la Lockheart era la più meravigliosa delle ragazze che aveva conosciuto.

Fu come inevitabile amarla.

La baciò ancora continuando ad accarezzarla dolcemente. Tifa smise di tremare, non aveva più il

timore di fare qualcosa di sbagliato. Aveva le mani tra i capelli d'ebano di Zack e agiva seguendo l'istinto mentre l'altro le passò una mano delicatamente sotto la maglietta, accarezzandole il ventre mentre lei faceva altrettanto sul suo addome, evitando le cicatrici dei fori di proiettile.

Si sentì sfilare la maglietta, in poco tempo entrambi si ritrovarono nudi, avvinghiati l'uno al corpo dell'altro, scaldandosi l'uno con l'altro, la temperatura era scesa con la sera e ora Tifa tremava per un altro motivo. Zack la coprì delicatamente col suo corpo, senza schiacciarla, come una soffice coperta, premendo il formoso seno di Tifa contro di lui, accarezzandole i capelli castani e guardandola degli occhi color rubino coi suoi zaffiri cesellati di verde mako. Un sorriso che le infondeva fiducia, la ragazza sapeva che non sarebbe mai andato avanti senza un suo consenso. Consenso che non tardò molto ad arrivare.




C'era particolarmente freddo quella mattina. La prima nevicata della stagione aveva imbiancato tutta la campagna e i boschi attorno a Gongaga durante la notte, donando al paesaggio un aspetto pittoresco nonostante il cupo reattore Mako della ShinRa ancora si ergesse insieme a tutti i suoi detriti nel bel mezzo di una pianura adiacente al villaggio. Il cielo nuvoloso dalle mille sfumature di grigio rendeva il tutto ancor più suggestivo, e Tifa Lockheart ammirava tutto ciò dall'alto di una collina. Imbacuccata in una pesante giacca nera si stringeva a sé rabbrividendo nonostante lo spessore dell'indumento imbottito di lana e la sciarpa rossa che le cingeva il collo.

Era felice, come non lo era mai stata da parecchio tempo. Non era l'atmosfera a rendere il suo stato d'animo più vivace. Era ciò che era accaduto nei giorni precedenti, una cosa accaduta così talmente in fretta che non aveva nemmeno avuto il tempo di accorgersene.

Aveva fatto sesso la sera prima, in un modo che le era sembrato quasi irreale, come se avesse vissuto in un sogno. Non riusciva ancora a capacitarsi che per la prima volta aveva avuto un rapporto sessuale con un ragazzo, lei, che era sempre stata additata dalle amiche come una di quelle ragazze che non avrebbero mai portato a letto un ragazzo prima del matrimonio, una santarellina. E invece... era successo. Inspiegabilmente eppure in un modo così semplice che non avrebbe avuto difficoltà a descriverlo.


Non sapeva perché come meta di vacanze avesse scelto Gongaga. Le sembrava il posto perfetto, pulito, silenzioso, pieno di gente cordiale e soprattutto isolato, lontano da Midgar, lontano da lui. Cloud Strife. Solo il ricordo la faceva soffrire. Quando Aerith morì lui cambiò, e nonostante Tifa avesse provato più volte a lenire il suo dolore e a sanare le sue ferite, tutto quello che aveva fatto non era servito a nulla. E aveva finito col soffrire anche lei. Talmente tanto che tutti i suoi compagni e i suoi amici se ne erano accorti. Aveva deciso, si sarebbe presa una vacanza, e se l'era meritata. Non si era mai fermata un secondo da quando Sephiroth era stato sconfitto, anzi da ancor prima, da quando AVALANCHE aveva preso vita. Da quando Nibelhiem fu bruciata, dall'inizio di tutto.

E così girando in sella ad un chocobo si era ritrovata a Gongaga, un paese sperduto, ma familiare. Era lì che viveva Zack Fair da sempre, ed era lì che si era ritirato, in solitudine, dopo la sconfitta dell'ex-SOLDIER. Zack... appena arrivò nella cittadina di campagna si ricordò dell'ultima volta che l'aveva visto. Morente. Cloud era barcollante sotto il corpo muscoloso del SOLDIER, che sgorgava sangue dal petto e dalla fronte. Era crivellato di proiettili. Era stata lei a curarlo, e quando ebbe finito si sentì prossima a tornare al flusso vitale tanto le forze le mancavano. Aveva usato ogni singola materia curativa in suo possesso per evitare che quel ragazzo morisse. Nonostante avesse gridato davanti ai suoi occhi che lo odiava. Il giorno in cui si sveglio, le sorrise inaspettatamente. Un sorriso come quello non l'aveva mai ricevuto da nessuno, un sorriso sincero. La squadrò da cima a fondo e le disse “Sei diventata bellissima, Tifa”


Nessuno le aveva mai fatto un simile complimento. Anche in quel momento arrossì stringendosi nel cappotto, sentendo le guance in fiamme. Passeggiò sulla collina, notando che da pochi secondi aveva cominciato a nevicare, e piccoli fiocchi le bagnavano la punta del naso quando piegava la testa verso il cielo. A Midgar non nevicava mai un tempo, non era abituata a portarsi appresso un ombrello. Si chiese era meglio tornarsene a casa, rigirandosi verso il villaggio ricoperto da una coltre bianca. Ma ancora aveva paura ad affrontare quello che era accaduto prima, come se rivedendo il volto dell'altro le sue certezze che si trattasse solo di un sogno si frantumassero, mostrandole la realtà.

Non era stato solamente un sogno. Aveva sentito sulla sua pelle ogni singolo momento, e se lo ricordava perfettamente. Non era ubriaca, aveva fatto sesso, ne era stata consapevole, aveva lei stessa scelto di assecondarlo e di fare il grande passo. Aveva provato dolore, inzialmente... poi si era sentita bene come non mai. Era stata veramente la notte più bella della sua vita. Fissò il cielo plumbeo e sorrise. Doveva rivedere il suo sorriso, abbandonare la paura che fosse stato tutto un sogno, ed anche se lo fosse stato... era stato bellissimo.


Casa di Zack era semplice e facilmente confondibile essendo uguale a tutte quelle del paese e soprattutto umile. Erano soli in casa. I genitori di Zack erano stati contagiati dal Geostigma e non avevano superato il mese di vita dopo aver contratto la malattia. Tifa era appena arrivata a Gongaga felice di poter salutare Zack. Non lo aveva mai visto così, anche quando Aerith fu uccisa aveva mantenuto un po' di dignità. Erano morti in un modo orribile, e lei decise di rimanergli accanto. In fondo si sentiva un po' come lui in quel momento. Lei aveva perso Cloud per sempre lo stesso istante in cui precipitò nella chiesa della fioraia.

Un po' per questo assomigliava a Zack. Aveva perso i genitori, Aerith le aveva portato via il ragazzo che da sempre amava nello stesso modo in cui il biondo aveva rubato al vecchio amico l'ex fidanzata. Ma ormai... lei non c'era più, era ritornata al Lifestream.

Non riusciva più ad odiare Zack come si era ripromessa tempo prima, al Reattore del Monte Nibel.

Dopo tanto tempo finalmente aveva trovato qualcuno da amare.



Entrò nella camera di Zack, lui dormiva ancora, tremante di freddo per via del fatto che era completamente nudo circondato solo da un lenzuolo, ma nonostante questo russava beatamente. Tifa gli si avvicinò un po' imbarazzata, ma ormai le distanze tra loro erano state annullate la sera prima, quando i loro corpi si erano uniti. Si tolse la giacca e si rannicchiò al suo fianco aspettando il suo risveglio abbracciando il cuscino. Non passarono una decina di secondi che lentamente l'ex SOLDIER aprì gli occhi, ancora assonnato, ma quando vide la ragazza accanto a sé il suo volto si illuminò in un radioso sorriso. “Buon giorno piccola!” “Buon giorno a te! Ti sei accorto che fuori nevica?” Zack alzò faticosamente la testa verso la finestra e notò la coltre bianca che ricopriva il paese. Si rivestì in fretta e prese la ragazza per il polso, trascinandosela dietro senza nemmeno darle il tempo di mettersi la giacca, correndo fuori casa verso la pianura vicino al Reattore.

Ma cosa fai? C'é un freddo cane!” “Andiamo a fare a palle di neve?” Tifa sorrise amorevolmente “Sei proprio un bambino”


era finito il tempo delle lacrime, della disperazione, della tristezza che sembrava non avere mai fine. Ritrovandosi avevano trovato la felicità e l'amore che credevano persi per sempre. La loro nuova vita era appena cominciata, ed erano pronti ad affrontarla insieme, tenendosi per mano, e giocando come bambini ancora una volta...

perchè anche un cane ed una gatta possono amarsi conoscendosi a fondo.




Sono contenta di questo risultato e del commento di Taiga! <3 le auguro tanti sogni Facckosi e un grazie per il contest che mi ha appassionata molto non solo a livello di scrittura ma anche alla coppia!

E complimenti alle podiste! ^^


Autore: Stuck93
Titolo Fanfiction: Under the snow

7/10 sull'Originalità
7/10 sull’IC dei Personaggi
7/10 sulla correttezza grammaticale, sintattica e stilistica
7.5/10 sulla trattazione della coppia
2.5/5 sul Giudizio Personale
Per un totale di 31/45 punti.

Commento: L'unica fanfiction che ha usato la modalità dei sette peccati capitali. La storia non è molto originale, ma l'elemento what if più la metafora del cane/gatto mi sono piaciuti molto. In un certo senso Zack è come lo vedi tu nel tuo racconto, stessa cosa per Tifa; quindi ho accolto positivamente questa tuo paragone fra i protagonisti e gli animali a cui li associ, specialmente in diverse scene - l'ultima parte soprattutto.
Leggendo ho trovato qualche errore di battitura e la mancanza di virgole, o altri segni di interpunzione, in alcuni pezzetti; cosa che sicuramente una rilettura avrebbe evitato, ma nulla di così grave o catastrofico. Si legge abbastanza bene e fliudamente.
Dialoghi ce ne è pochi, propendendo di più per una narrazzione indiretta e descrittiva (una cosa rara nelle fanfiction e di certo aprezzabilissima).
La scena finale, poi, è davvero dolce. Hai messo il luce il carattere un po' bambinesco di Zack, e quello un po' materno di Tifa, anche se hai tralasciato altri aspetti che avrebbero contribuito maggiormente alla loro caratterizzazione.
Una storia davvero dolce, per chi è attratto dall'amore profondo e vero.


  
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