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Autore: LilyProngs    25/09/2009    6 recensioni
Rin è una ragazza molto diversa dalle altre. Si veste di nero, ascolta musica metal e gotica,suona il violino di notte. Dall'alto dei cieli angeli perfetti l'osservano. Uno addirittura scende da essi per mostrarle il Paradiso, la purezza, la luce e la bellezza. Tutto ciò che lei non vede in se stessa. Rinnegata dalla realtà e costretta per questo a rifugiarsi in un mondo solo suo. Ma il punto è...Siamo proprio sicuri che la felicità sia nella purezza eterea del paradiso e non della misteriosa oscurità della Notte?Storia ispirata alla canzone "Angel" dei Within Temptation!Se vi ho incuriositi un po' questa storia non aspetta altro che essere letta!
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Maledetto angelo oscuro... Eccomi con una nuova shottina!
Spero presto di riuscire a postare la long-fic!
Ci tengo a ringraziare Mikamey che ha letto la fic in anteprima e grazie al suo parere positivo mi sono convinta a postare!^^
Spero ne sia valsa la pena!XD
Buona lettura!

Damn Fallen Angel
 
Stava seduta alla finestra. Era notte fonda ed ogni pensiero si perdeva nel suo silenzio.
La luna brillava, la sua falce sembrava incandescente nel suo bagliore perlaceo e lei osservava quella luce così splendida e brillante. Spiccava nell'impura oscurità della notte.
Era la luce che purificava il buio, che inghiottiva l'oscurità. Così era giusto, la luce batteva il buio come il bene batteva il male.
Questa era la verità. Non c'era bontà nella notte, non c'era dolcezza nel cielo scuro.
Solo la purezza era la chiave.
Scosse la testa di scatto, infastidita dai suoi stessi pensieri si alzò e tirò via il cuscino che stava abbracciando e quello, in quell'attimo di foga, cadde sul malconcio stereo della ragazza che a quel colpo si attivò.

Sparkling angel
I believed
You were my saviour
In my time of need.
Blinded by faith
I couldn’t hear
All the whispers
The warnings so clear



Le lacrime iniziarono a cadere bollenti sul volto fine della ragazza. Quelle stille trasparenti sbandieravano la sua tristezza ed afflizione.
Era stata tradita, era stata ferita...Come uscire da un labirinto forviante?
Stava giocando con il fuoco ed esso nel suo calore sfavillava tra le sue dite e riscaldava il suo cuore gelido.
Aveva sciolto l'inverno nella sua anima e lei aveva chiuso gli occhi, si era lasciata beare in quella bolla dal tepore confortante e le sue difese erano cadute. Si erano infrante nella terra e i suoi pezzi delicati avevano tintinnato distrutti al suolo.
Era stata una bugia e nella tristezza di quella notte e sotto quelle note così familiari ricordò...

I see the angels
I'll lead them to your door
There is no escape now
Now mercy no more
No remorse cause I still remember
The smile when you tore me apart


L'aveva guardata con quelle sue iridi innocenti e aveva allungato la sua mano affinchè la prendesse.
Il suo sorriso candido era di una bellezza eterea e lei si era lasciata andare, si era fidata.
Aveva vissuto una vita nell'oscurità, nei suoi abiti neri e nella musica antica e forte. Erano state il suo rifugio, l'unico modo per scappare dalla realtà. Da quel mondo che si era costruita e che amava ma che col tempo aveva considerato corrotto perché nessuno lo accettava.
Nessuno accettava la realtà che si era costruita. Nessuno accettava lei.
Ma poi lui era comparso dall'alto dei cieli celesti e la purezza delle sue ali bianche era invitante.
Perché mai dover rifiutare un angelo?

You took my heart
Deceived me right from the start
You showed me dreams
I wished they'd turn to real
You broke a promise
And made me realise
It was all just a lie


Aveva creduto di poter avere la sua redenzione.
Lui le aveva mostrato un mondo incantato dove putti vestiti d'argento cantavano alla luce del sole e ridevano rotolandosi sulle nuvole morbide.
Aveva sentito la loro voce soave ed aveva ammirato la bellezza splendente di quegli angeli del Paradiso, di quell'angolo di vita dove ogni cosa brillava nella sua purezza.
Osservando tutto quel candore aveva creduto davvero di essersi sempre sbagliata, e si era sentita sporca avvolta nella sua veste nera. Capì che ogni cosa in sè era impura.
I suoi lunghi capelli erano scuri, color ebano, di una luce tentatrice forviante.
Il suo corpo alto e snello era di un incarnato diafano ma le sue labbra erano piene e rosse come il sangue vermiglio ed i suoi grandi occhi scuri avevano delle iridi nere e travolgenti.
Avevano il potere dei buchi neri: inghiottivano chiunque passasse al loro cospetto.
Le sue caratteristiche erano blasfeme.
L'angelo aveva volto la sua attenzione verso di lei ed aveva annuito percependo i suoi pensieri con i suoi poteri onnipotenti.
"Qui ti purificherai, sei erronea Rin...Ma ti salverò io" le aveva detto il suo angelo bianco e le aveva sorriso, con quella dentatura perfetta e perlacea. Ed incantata, troppo felice e leggera, assuefatta da quel mondo fatato che non aveva mai visto non aveva notato della ruga d'ombra che si era creata all'angolo della bocca del suo angelo.
Perché la sua perfezione e la sua magia aveva oscurato tutto il resto.
Perché la luce cattura il buio, e chiunque si nasconde non ha più via di scampo.
Rin aveva creduto che quella fosse la via più giusta, si era fidata perchè per una vita intera aveva creduto che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei ed aveva avuto la perfetta occasione per cambiare.
Per rinnegare la sua stessa essenza.

Sparkling angel
I couldn’t see
Your dark intentions
Your feelings for me
Fallen angel
Tell me why
What is the reason?
The thorn in your eye?


Ed il suo angelo l'aveva condotta in un mondo ancora più incantato e l'aveva spogliata dalle sue vesti oscure ed aveva accarezzato il suo volto fine.
Lei aveva ancora chiuso gli occhi e si era lasciata andare, assuefatta da quella sensazione onnipotente e quel candore iridescente.
Aveva creduto che fosse la cosa giusta e non era riuscita ad ascoltare la sua anima che in quel luogo idilliaco era stata trascinata in un baratro ed urlava la sua salvezza.
Urlava, chiedeva la sua libertà, pregava lo spezzarsi dell'incantesimo ma Rin ormai non poteva sentire le suppliche della sua stessa anima.
La luce intorno a lei accecava ogni suo senso. Non le dava via di scampo.

.....

Rin non poteva sapere che da quel cielo terso e perfetto era caduto un angelo che aveva infranto ogni regola. Era stato cacciato dalle volte celesti. Quell'angelo era un'anima dannata e le sue ali si erano fatte di un nero ultraterreno e si erano incassate nella sua schiena forte.
Con le sue iridi di oro colato, di fuoco incandescente osservava quella scena raccapricciante e solo lui poteva sentire da quella distanza le urla dilanianti dell'anima della ragazza.
Ma la sua dannazione l'aveva portato all'indifferenza ed aveva provato ribrezzo per quella debole creatura che si era lasciata ingannare alla luce di una realtà graziosamente falsa.
Lei che aveva rinnegato la sua stessa essenza.
Dalla terra in cui era caduto Sesshomaru, l'angelo dannato, scrollò le spalle e suo suo volto fine non si dipinse nessuna espressione ma sembrava quasi invisibilmente tangibile il fastidio che provava sentendo senza via di scampo le urla di quell'anima abbandonata.
Si chiedeva con rabbia perché proprio a lui doveva essere afflitta quell'insopportabile tortura, quel cruccio creato nella calma ed indifferenza che si era costruito.
Cosa volevano da lui?...Qualche Dio pagano gli chiedeva aiuto per quella sciocca ragazzina?
E cosa avrebbe potuto fare lui, che dal cielo era stato cacciato?
Lei non avrebbe mai dato ascolto ad un angelo dannato.

You took my heart
Deceived me right from the start
You showed me dreams
I wished they'd turn to real
You broke a promise
And made me realise
It was all just a lie


Rin era ancora intrappolata in quel Paradiso avverso, era incurante ed inconsapevole del pericolo che stava correndo.
Il suo angelo bianco la stava convincendo, le sussurava parole che lui diceva incantate...Mormorava che quando avrebbe nuovamente aperto gli occhi la sua anima sarebbe stata finalmente purificata e non più corrotta in quelle idee assurde covate nella notte mentre col suo violino brunito creava la sua musica profana. Le raccontò che dall'alto dei cieli avevano osservato la sua perdizione di strana umana ed avevano trovato il modo per salvarla...Salvarla da sè stessa.
Rin aveva ascoltato ma aveva iniziato a sentirsi inquieta, qualcosa dentro sembrava premere d'uscire ma lei non sentiva, non percepiva appieno la condizione di pericolo in cui si trovava.
Credeva di fare la cosa giusta...Ma perché?
Perché rinnegare ciò che era, la sua diversità....
Perché rinnegare il suo rifugio nel buio ed anelare ad una realtà sì splendente ma tanto da essere accecante?
Percependo quei pensieri il suo candido angelo aveva stretto il suo fraglile braccio con le sue fini dita affusolate e lei aveva urlato, la sua voce aveva fatto tremare le nuvole.
Ma la sua mente ormai aveva preso a vorticare veloce e stava trovando la sua risposta.
La risposta non stava certo in quel Paradiso splendido, perché esso era solo un illusione, una fuga impalpabile. Era il posto sbagliato per lei.
Così Rin prese ad agitarsi e a dimenarsi con la forza che stava iniziando a riaquisire.
L'eco sordo della sua anima si era fatto più chiaro e la sua aurea oscura ma sua stava tornando lentamente in lei così l'angelo, disgustato dalla sua oscurità così diversa dalla sua candida purezza la lasciò andare.

Rin cadde dall'alto dei cieli e disse addio a quella realtà cristallina, con la sensazione di essere stata tradita e con l'oscura rabbia che aveva iniziata ad avvolgerla nella sua caduta e fu quella che la salvò.

It was all just a lie

Rin, che all'udire quella canzone si era ricordata della sua venturata avventura si lasciò cadere a terra, ormai perduta e troppo triste per potersi rialzare.
Sì, era tornata sè stessa.
Era stata cacciata dal Paradiso che aveva voluto accoglierla, era una vita che era rifiutata dalla vera realtà.
Tutto ciò che le era rimasto era nuovamente il mondo che lei stessa si era creata, quel mondo oscuro dove si sentiva sì protetta...Ma sola.
Non c'era nessuno compatibile con la sua oscurità, non c'era nessuno che era stato cacciato dalla realtà che poteva condividere con lei la sua solitudine.
Rin si era ritrovata a rifiutare il candido Paradiso ed ora non aveva davvero più nessuna possibilità.
Nessuna redenzione.
Nessuna salvezza.

Could have been forever
Now we have reached the end
This world may have failed you
It doesn’t give the reason why
You could have chosen
A different path in life


L'ultima strofa suonò, in quello stile gotico che lei amava e che la cullava sempre, era la compagnia per la sua anima affranta. La sua anima che aveva ritrovato rifugio nel suo corpo e che non urlava più, era soltanto triste.

Un rumore lontano infranse il silenzio e lei si tirò su, si riaffacciò alla finestra per poi rimanere pietrificata.
Stava davanti a lei un giovane che mai aveva visto.
Era alto e dal fisico statuario, vestiva con un completo nero e serioso ma i suoi lunghi capelli erano color argento, candidi eppure mentre scendevano dolcemente sulle sue spalle risaltavano fortemente nel contrasto con la sua tunica nera che rendeva meno benedette quelle ciocche color della luna.
Il suo viso era fine e niveo, di una bellezza sì perfetta ma quasi dannata per via di quelle due grandi e sottili iridi forvianti del colore dell'oro e del fuoco quando la fiamma sta per affievolirsi.
Le sue labbra erano una linea morbida e non c'era cenno di un sorriso in esso e lei se ne sentì quasi sollevata.
La guardava con quei suoi occhi peccaminosi e disarmanti, quasi con interessata indifferenza ma lei in quella freddezza discreta si sentì sicura, perché ogni cosa di quella creatura ultraterrena che era venuta a farle visita esprimeva una glaciale ma confortante sincerità.
Una verità assoluta.
Gli si avvicinò curiosa, spinta dall'oscurità affascinante che lui emanava.
Un sinistro sentore che l'invitava ad avvicinarsi ma che non le faceva affatto paura.
"Chi sei?" sussurrò la ragazza curiosa.
Lui la guardò con indifferenza e rispose semplicemente: "Sono un angelo dannato".
Rin sorrise, serena e sollevata.
Aveva trovato qualcuno con la sua stessa, rinnegata, condizione.
Qualcuno con cui condividere la sua solitudine.
Gli si avvicinò di più e sussurrò: "Io sono l'ombra in questo mondo".
Sesshomaru la guardò ancora, dritto, dritto negli occhi e come molti altri venne inghiottito dalle iridi scure della ragazza.
Aprì le sue ali nere e l'avvolse con esse.
Sarebbero scappati in un mondo solo loro nessuno gli avrebbe cacciati.
Per l'eternità.


Eccomi!
Allora gente, perdonatemi, sono raffreddata e ho dovuto trovare il modo per far passare il tempo!XD
Spero che mi sia uscito qualcosa di decente, comunque se avete un po' di pietà per questa povera malatina.......
Commentate pleaseeeeee!!!!*-*
Ogni parere sia positivo che negativo è più che accetto!!!


Un saluto,
by LilyProngs


































  
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