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Autore: Eevaa    22/03/2025    1 recensioni
•Sequel di GHOSTS /how can I move on?/•
Un mese dopo il loro vittorioso ritorno sulla Terra, Vegeta, Goku, Radish e Nappa sono costretti a ripartire per il cosmo. Un grosso mistero aleggia attorno a un pianeta lontano lontano, e un nuovo pericolo mina una serenità durata troppo poco.
«C'è chi giura di aver osservato la presenza di qualcuno... con la coda».
E sai bene cosa vuol dire. Solo che non eri pronto ad apprenderlo.
Quando tutti gli altri ti puntano gli occhi addosso, senti di affogare. Ti domandi quali altri fantasmi dovrai affrontare, questa volta.

[Post-Dragon Ball Super][No spoiler al manga]
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: altri Saiyan, Goku, Nappa, Radish, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'GHOSTS SAGA'
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Disclaimer:
Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama© e Toei Animation©.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se con i crediti all'originale.
L'immagine di copertina è stata realizzata da Giosuè Graci.


 
DOVE ERAVAMO RIMASTI?
Ecco a voi un riassuntone di tutto ciò che è successo in GHOSTS /how can I move on?/
Due anni e mezzo dopo il Torneo del Potere.
Freezer vuole ottenere una forma divina, come quella del Super Saiyan God. Si fa così impiantare del DNA Saiyan e, essendo necessari cinque Saiyan purosangue per poter ottenere il potere divino, oltre a Goku, Vegeta e Broly è costretto a resuscitare Nappa e Radish.
I suoi piani vanno in fumo nel momento in cui Broly si toglie la vita. Essendo a corto di desideri da Shenron e Polunga, decide di andare a prelevare un altro Saiyan dal pianeta Sadala.
Goku, Vegeta, Nappa e Radish partono all'inseguimento e grazie al teletrasporto riescono ad avvertire i Saiyan dell'Universo Sei prima che arrivi Freezer.
Nel frattempo Vegeta deve fare i conti con i fantasmi del suo passato (Radish e Nappa sono ancora furiosi con lui), e Goku deve recuperare il rapporto con suo fratello. Ottenere la loro collaborazione non è facile, ma tutti riescono a maturare delle competenze emotive che non pensavano di avere.
Quando Freezer arriva su Sadala. La battaglia causa molti morti e molti feriti – tra i quali anche Goku - ma, avendo ottenuto il potere dell'Hakai, Vegeta riesce a distruggere una volta per tutte Freezer e ottenere finalmente la vendetta per il suo popolo e la fiducia dei suoi ex alleati.
Grazie a Beerus e Whis, che ottengono il permesso da Daishinkan-sama di utilizzare le Sfere del Super Drago, riescono a resuscitare Goku, Broly e tutti quelli che hanno perso la vita.
Radish e Nappa accettano di tornare sulla Terra tutti insieme e, chiariti tutti i malcontenti, partono per il viaggio di ritorno.
Da qualche parte, però, due persone si incontrano in un posto sconosciuto, ed è proprio da qui che parte il prologo della nuova storia.
… ebbene, vi ricordavate tutto? Chiedo scusa per aver fatto passare così tanto tempo prima di pubblicare il seguito, ma la mancanza di ispirazione mi ha colta alla sprovvista.
Ma meglio tardi che mai, no? Buona lettura!

 


- GHOSTS II -
/the great reset/





 
PROLOGO

 
Ti manca l'aria. Questo spazio è troppo stretto, pensi, ma non sai dove ti trovi. Senti il peso di qualcuno sulle gambe, un vociare incessante. Fai fatica ad aprire gli occhi, come se ti fossi appena risvegliata da un sonno profondo. In effetti, quanto hai dormito? Non sai darti una risposta.
Quando metti a fuoco, realizzi di essere sdraiata sul terreno caldo di un pianeta che non conosci. C'è tanta gente attorno a te. Ti alzi e ti guardi intorno, alla ricerca dell'unica persona che vorresti vedere in mezzo a tutto questo marasma. Non lo trovi.
Ti viene mal di testa quando ti sforzi di ricordare cosa sia successo.
Annaspi. Dovresti essere morta, è impossibile che tu sia sopravvissuta. Ti guardi le mani, poi le braccia, non ci sono segni né cicatrici. Non hai niente con te, se non i vestiti che indossavi. Pur sforzandoti, non riesci a capire. Ma poi finalmente lo vedi, poco distante, mentre ricerca anch'egli qualcuno in mezzo alla folla.
Il sollievo che ti invade è quasi analgesico. Ci penserai più tardi a dare una riposta a tutte le tue domande. Ti sbracci e lo chiami.
Quando ti vede, la sua coda si srotola dalla vita.

 



 
CAPITOLO 1
Una nuova missione


 
«Papaààà!»
Ti desti di soprassalto, confuso. Quando apri gli occhi, vedi un mare tutto azzurro. A guardar meglio, dentro al mare ci sono un largo sorriso e due fossette.
«Mmh» mugugni e ti lasci cadere di nuovo con la testa sul cuscino, a occhi chiusi. Non sai che ore siano, ma sicuramente è troppo presto. Ieri ti sei allenato fino a tardi, vorresti solo continuare a dormire.
Un dito, però, ti picchietta insistente sulla fronte. Trattieni un sorrisetto, giusto perché non puoi dargliela vinta anche stavolta.
«Cei veglio? Eh?» pigola Bra, seduta comodamente sul tuo petto. Anche ora che ha due anni non ha mai perso il vizio di volerti svegliare a tutti i costi, sebbene in casa ci siano i nonni a darle retta.
«No» borbotti, sempre a occhi chiusi.
«E allora pecché palli?»
Gnegnegne, cantileni a mente. Ed è così che con uno scatto arraffi tua figlia per una caviglia e la sollevi di peso, mettendoti seduto.
«La domanda è perché parli tu, signorina!» le ringhi contro, con un tono minaccioso che di minaccioso non ha niente. Lei scoppia a ridere e tenta di divincolarsi, di prenderti a manate per riuscire a liberarsi mentre è sospesa a testa in giù. Non riesce e tu persisti, ti trovi a ridacchiare senza nemmeno volerlo. In fin dei conti, non ti infastidisce davvero che sia lei a svegliarti.
Le fai il solletico sui fianchi fino a che non ride talmente giuliva da trattenere il fiato, con quella risata contagiosa che di sicuro non ha preso da te. Da te ha preso solo la testardaggine, la forza e lo sguardo da dura, null'altro.
Quando la lasci cadere sul materasso sembra stremata, ma sai che le sue batterie si ricaricano in fretta. Con un piccolo balzo si rimette in piedi e ti sorride di nuovo.
«Vedi che eri veglio?»
«Chissà chi è che mi ha svegliato!»
Che poi, a dirla tutta, ti stavi già svegliando. Ultimamente i tuoi risvegli sono scanditi sempre dallo stesso suono: la voce confusa di una donna nella tua testa, una cantilena, una preghiera. Non riesci mai a distinguerla, così come la figura lontana che sta pregando nei tuoi sogni. Quando provi ad avvicinarti, ti svegli sempre. Oramai sono giorni che vai avanti così.
«Nonna ha fatto i panchi!» trilla, gioviale.
«Pancake» la correggi, mentre sposti le coperte per alzarti.
«Panchec» riprova, e ci rinunci. È ancora troppo piccola per parlare bene. «E c'è zio!» aggiunge.
Ti volti di scatto, con un sopracciglio alzato. «Come sarebbe, c'è lo zio?» domandi. Ti metti all'ascolto, e in effetti il Ki di Kakaroth è giù in cucina. A giudicare da come traballa, sta divorando tutta la tua colazione. E non è solo.
«Quei bastar... birbanti». Perché Bra è troppo piccola per parlare bene, ma le parolacce chissà come le ripete benissimo.
«E c'è anche Ladish!» annuncia, tutta contenta.
«Lo sento» sibili, mentre ti incammini furente verso il piano di sotto, con passi pesanti che fanno tremare l'intero corridoio. Bra ti segue trotterellando e, quando arrivate in cucina, cogli i due deficienti con le mani nel sacco. E la pancia piena.


«Dove sono i miei pancake?!» abbai, ed entrambi sobbalzano sulla sedia. Miss Brief, nel frattempo, pigola un “buongiorno, caro” mentre è tutta impegnata a cucinare qualcosa già per il pranzo.
Kakaroth si strozza con l'ultimo boccone, tossisce e svuota sul tavolo le guance piene da criceto, poi si rivolge al fratello con aria colpevole.
«Urcaaa! Te l'avevo detto che non dovevamo mangiarli tutti!»
Radish invece fa spallucce e ti lancia un'occhiata divertita. «Non pensavo si sarebbe svegliato così presto, il Principino!»
Adori i pancake di tua suocera, e li fa solo una volta a settimana. Il sabato, per la precisione. Ora dovrai aspettare fino a sabato prossimo, ed è tutta colpa loro.
«Vi ammazzo» sibili tra i denti.
«Non davanti alla bambina!» ti rimprovera Radish, poi si alza e si rivolge direttamente a Bra. «Ehi, pulce! Sarai mica andata a fare la spia? Se ti prendo!» minaccia, poi si alza e inizia a rincorrere tua figlia in giro per tutta la cucina.
«Ah! Aiuto!» grida lei, iniziando a ridere come una matta.
«Vieni qua, mocciosa!»
Bra ha avuto subito una predilezione per Radish, ovviamente, così come ce l'ha da sempre per Kakaroth. Sono entrambi abbastanza pagliacci da far ridere gli adulti, figurarsi i bambini piccoli. E, siccome i veri nipoti di Radish sono oramai troppo grandi, tua figlia è un ottimo bersaglio per questi giochi demenziali. Mentre con Goten e Trunks, beh... Radish ha scoperto il mondo dei videogames, e il bambino è diventato lui.
Non c'è voluto molto per accettare i nuovi arrivati sulla Terra. Bulma è stata subito felice di trovare a Nappa e Radish due appartamenti confinanti in centro città, mentre per Broly, Lemo e Cheelai una casetta ai piedi dei monti Paoz, abbastanza vicino a quella di Kakaroth.
Non avevi dubbi che anche Gohan, Piccolo e tutti gli altri accettassero di buon grado la presenza dei due vecchi nemici di turno. Soprattutto perché si sono presentati sulla Terra senza più cattive intenzione e con le scuse già pronte in saccoccia. Se hanno saputo in passato perdonare te (che sei rimasto stronzo per anni a venire) con Nappa e Radish è stato semplicissimo.
L'unica a non aver ancora digerito il nuovo cognato, ovviamente, è stata Chichi. Un po' per i cattivi ricordi e opinioni di lui, un po' perché tutto ciò ha dato modo a quell'imbecille di Kakaroth di passare ancor più tempo lontano da casa.
E, a proposito di Kakaroth...

«Non temere, amico, stanno arrivando Nappa e Broly con i croissant!» si giustifica, nascondendo le briciole della sua colazione sotto la tovaglietta.
Alzi gli occhi al cielo e, con uno sbuffo, ti spalmi sulla sedia di fronte a lui. Speri solo che l'abbiano presi ai mirtilli, i croissant.
«Beh, a cosa devo la vostra orribile presenza all'alba?» domandi, massaggiandoti le tempie.
«Sono le nove» puntualizza l'imbecille, e già non ne puoi più.
«Taci. Non è mai un buon orario per vederti» menti. Ma nemmeno così tanto, visto lo scherzo che ti hanno fatto con i pancake.
Kakaroth gonfia le guance, offeso, poi fa scivolare la brocca lungo il tavolo. «E io che ti ho fatto anche tenere da parte un goccio di caffè».
«Solo perché a te non piace» borbotti. Lui torna a ridacchiare, mentre dal salotto giungono le urla di Bra che, per la seconda volta quella mattina, è stata presa per la caviglia e appesa a testa in giù. «E non hai risposto alla mia domanda».
«Ci ha chiamato Bulma. A quando pare tra poco arriverà Jaco! Ha richiesto la nostra presenza per un affare parecchio importante» spiega Kakaroth, fin troppo gioviale.
Il caffè quasi ti va di traverso. «Zeno santissimo. L'ultima volta che ci ha dato una missione siamo stati rapiti». E messi in una prigione per farvi prelevare l'energia da Freezer, insieme ai tuoi fantasmi del passato. E Broly ha dovuto ammazzarsi per fargli saltare i piani. E avete dovuto viaggiare fino a Sadala per impedirgli di concretizzare un altro piano. E Kakaroth è stato ammazzato da Hit, tu hai dovuto affrontare non solo Freezer, ma anche i tuoi fantasmi da solo. E avete rischiato la morte più e più volte, se non fosse stato poi per l'arrivo provvidenziale di Beerus e Whis.
«Ma è andata a finire bene, no?» conclude Kakaroth, stretto nelle spalle.
Nascondi il sorriso nella tazza del caffè. In effetti è stata un'avventura che ti ha concesso non solo di mettere la parola fine all'impero di Freezer, ma anche di risolvere i tuoi problemi con i fantasmi del passato e finalmente andare avanti.
La presenza di Radish e Nappa, ora, è qualcosa di prezioso. Ti svegli ogni giorno ringraziando gli Dei che sia andato tutto bene e che ora siate di nuovo tutti insieme, in un tempo di pace. Che tutto sia tornato ancor più a posto di quanto non fosse prima.
Non ricordi di aver mai vissuto un periodo così felice, prima di questi venti giorni. Forse è anche per questo che non hai assolutamente voglia di affrontare l'ipotetica nuova missione che dovrà darvi Jaco – anche se forse sarà una bazzecola.

«Ciao pa'! Ciao zio!» La voce allegra di Goten risuona in cucina, seguita da quella di tuo figlio, ed entrambi indossano sorrisi vomitevolmente felici. «Buongiorno!»
Questo è davvero troppo.
«Ma voi due non dovevate stare ognuno a casa propria a studiare?» ringhi. Odi doverlo fare, ma i loro voti stanno diventando una merda.
«Eeeehm... dai, zio, è sabato!» si lagna Goten, grattandosi la testa.
«Quando tua madre ti ucciderà, nessuno verrà a salvarti. Anzi, le darò una mano» fai presente, e cerchi lo sguardo di Kakaroth sperando che ti dia manforte. Per fortuna, una volta tanto, coglie al balzo.
«Non studiate – e ok, lo capisco, studiare fa schifo - non vi allenate... si può sapere cosa fate tutto il santo giorno?»
Forse sarebbe stato meglio che non ti avesse dato manforte. Quando vedi i vostri figli arrossire fino alla punta delle orecchie, vorresti non averli messi così tanto in imbarazzo. Anche se un po' se lo meritano, visto che non stanno facendo niente – NULLA – per provare a essere discreti. E comunque non capisci davvero come possano stare insieme tutto il giorno tutti i giorni.
«Uhhhh...» borbotta Trunks.
«Giochiamo ai videogiochi!» spara Goten.
«Esatto».
Alzi gli occhi al cielo, pronto a far cadere la questione, ma Radish irrompe in cucina baldanzoso, tirando una sonora pacca sulla schiena del nipote. «Ah, è così che si dice, sulla Terra?»
I ragazzi vorrebbero scomparire in una voragine, e purtroppo li comprendi.
«Filate! Levatevi di torno, per carità divina» urli loro contro, che non perdono tempo per sgattaiolare via più veloci della luce, mentre Radish quasi si piega in due dal ridere.
«Sei uno stronzo» lo redarguisci, quando sei sicuro che i ragazzi siano abbastanza lontani.
«Oh, lo so!»
Nonostante tutti i diverbi che avete avuto dopo il suo ritorno in vita, il vostro rapporto sembra essere tornato quello di quando eravate due ragazzini. Con la differenza che tu sei meno bastardo e più accondiscendente, e questo dà a lui tutta la libertà di essere deficiente il doppio di quello che faceva. Sembra quasi averti perdonato in tutto e per tutto ma, cosa ben più importante, ti sembra che sia sereno. Così come è sereno Nappa.
A entrambi sembra piacere la Terra, i suoi luoghi incontaminati dove riuscite ad allenarvi a lungo, il cibo, la cultura, la storia, e anche le serate mondane a cui a volte ti invitano e il mattino dopo te ne penti. Perché, a differenza dello schifosissimo Rokk che rifiutavi nelle bettole peggiori della Galassia, non riesci mai a dire di no al whiskey.
Broly e Cheelai sembrano godere della vita tranquilla sui monti a fare escursioni, Nappa si è scoperto amante degli sport e le arti marziali, mentre Radish passa le sue giornate chiuso in laboratorio con Bulma per imparare tutto sulla tecnologia terrestre, e la sera dritto in centro in qualche locale per rimorchiare delle povere ignare. Tutto nella norma.
Ad ogni modo, non avevi dubbi che anche Radish avesse intuito il tipo di rapporto che corre tra Goten e Trunks. Beh, in effetti l'unico a non averlo compreso è Kakaroth.
«Non sto capendo!» dice appunto l'idiota.
«E quando mai!» gli ruggisci in faccia e, mentre Radish continua a ridere fino a ribaltarsi dalla sedia, speri solo che una lunga doccia distenda i tuoi nervi già troppo tesi per essere l'alba. Anche se sono le nove del mattino.


 


«L'ultima volta che hai chiesto un favore a mio marito, è sparito per due mesi!»
«Solo quarantasette giorni, prego! Sei la solita esagerata!»
«Ti uccido con le mie stesse mani!»
Sei oramai abituato ai diverbi animati tra Bulma e Jaco, a differenza dei nuovi arrivati. Mentre volano chiavi inglesi e altri aggeggi tecnologici, puoi osservare chiaro sgomento sui volti di Broly, Nappa e Radish.
Il sole è già alto sopra la Capsule Corporation, ma l'aria fresca di fine ottobre ti solletica le braccia nude. Inizia fare più fresco, ma voi Saiyan non lo soffrite particolarmente. Nappa indossa una camicia leggera color carta da zucchero tipica degli impiegati statali – e ti fa davvero strano vederlo indossare degli abiti terrestri. Radish, invece, sembra essersi appassionato allo stile dei rocckettari che suonano nei locali fumosi in centro città: giacca di pelle e jeans strappati. Indubbio che gli doni, così come gli donano i capelli legati e non sempre tenuti alla rinfusa. Nappa, purtroppo, non ha ancora rinunciato a quegli orribili baffi.

Foglie secche volano tra di voi, mille colori che vorticano sotto gli alberi mentre Bulma e Jaco si rincorrono. Decidi che ne hai abbastanza di quelle sceneggiate: tutto ciò che vorresti è goderti il pranzo preparato da tua suocera e poi andare ad allenarti insieme agli altri sopra qualche lago di montagna. Sperando che si tratti di un affare veloce.
Acchiappi Bulma per le braccia e la tieni ferma fino a che non si calma, poi ti rivolgi al pattugliatore. «Di cosa si tratta, stavolta?»
Jaco si asciuga il sudore dalla fronte, poi inizia a dondolarsi sui piedi avanti e indietro, reticente. «Uh... beh, ecco... ci sono stati segnalati dei movimenti davvero inusuali su un pianeta inospitale nella Galassia dell'Est, vicino alla membrana con l'Universo Otto».
Ti lanci qualche sfuggevole occhiata con Nappa e Radish che, come te, conoscono bene quel quadrante di Galassia. Non capisci però perché mai Jaco abbia voluto riferirvelo.
«E con ciò?» domandi quindi, con un sopracciglio sollevato.
«Beh... sarebbe ideale se andaste a controllare, ecco...»
La sua riluttanza non te la conta giusta.
«Ma non è compito della Pattuglia Galattica, quello di pattugliare?» interviene Kakaroth, una volta tanto con qualcosa di intelligente da dire.
«Esatto» concordi. «Ok che abbiamo collaborato, ma era per questioni di vitale importanza. C'è qualche nemico che vi preoccupa? Qualcuno di troppo forte per voi?»
Jaco si dondola di nuovo sui piedi e si gratta la testa. «Mmh, no, non direi».
«E allora perché lo stai chiedendo a loro?» si intromette Bulma. Te lo domandi a tua volta. Soprattutto perché a quanto pare Jaco ha richiesto la presenza di tutti e cinque voi Saiyan, non solo di te e Kakaroth. Radish e Nappa non sono certo forti abbastanza per affrontare nemici dalla portata di quelli che avete sconfitto nel cosmo, ultimamente.
«Ecco... i movimenti che ci sono stati segnalati, sembra che abbiano a che fare con...» balbetta ancora, quindi ti spazientisci.
«Vuota il sacco, Jaco, dannazione!»
«Ok, ok! Cielo, quanta fretta!» si difende, poi prende un grosso respiro. Solo quando parla, ti rendi conto che forse avresti voluto essere più preparato. «C'è chi giura di aver osservato la presenza di qualcuno... con la coda».


E sai bene cosa vuol dire. Solo che non eri pronto ad apprenderlo.
Quando tutti gli altri ti puntano gli occhi addosso, senti ti affogare. Ti domandi quali altri fantasmi dovrai affrontare, questa volta.


 
 
Continua...

Riferimenti:
-La storia è ambientata un mesetto dopo i fatti di Ghosts /how can I move on?/
-Il prologo è esattamente l'epilogo della storia precedente.
-Per completezza e per comprendere meglio tutti gli Easter Egg di questa storia, consiglio di leggere anche il mio prequel di DBZ, "Mercenari". 
-Anche questa storia è narrata tutta in seconda persona (dal POV di Vegeta).
-Il titolo della storia è ispirato alla canzone omonima dei Muse con Elisa, ma questo già lo sapete, ma il sottotitolo /the great reset/ è parte del ritornello della canzone.
-Ci sarà una coppia non canonica yaoi, che rimarrà solo di sottofondo. Goten e Trunks in questa storia sono infatti una coppia, anche se non si vedranno interazioni romantiche tra di loro. (Se desiderate leggere qualcosa di yaoi su questa coppia, potete dare un'occhiata alla mia vecchia "It takes a fool to remain sane".
-Mi piace che i figli di Goku si rivolgano a Vegeta come "zio", e viceversa anche i figli di Vegeta facciano lo stesso con Goku. Non è canonico, ma adoro questa cosa.

ANGOLO DI GRACE:
Ehilà, gente dallo spazio! 
Sono di nuovo qui, dopo ben due anni dalla mia ultima pubblicazione. Ne è passato di tempo! Spero che sia rimasto qualcuno dei miei vecchi lettori e lettrici, anche se sono parecchio in ritardo con questo sequel che già avevo promesso all'epoca che ci sarebbe stato.
Finalmente eccolo qui. Tredici capitoli di psicodramma, tutti pronti per essere pubblicati coi consueti appuntamenti settimanali. Pubblicherò come al solito ogni weekend, il sabato o la domenica. 
Beh... siete pronti a ripartire per un viaggio insieme ai nostri quattro moschettieri? Le avventure di Vegeta, Goku, Radish e Nappa sembrano non finire mai. E ora... c'è un uomo con una bella coda, su un pianeta dall'altra parte dell'universo. E una donna che lo stava cercando. Chi saranno? Qualcuno nel finale della scorsa storia ha ipotizzato che la donna potesse essere Bulma, rapita da qualcuno... e invece beh, no. Come vedete, Bulma è viva e in salute sulla Terra. 
Aspetto le vostre ipotesi e, come sempre, vi aspetto il prossimo weekend con il nuovo capitolo! 
Vi abbraccio tuttə!
Grace
 
 
  
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