Io
fra 10 anni...
Quest’anno
finalmente i miei si sono decisi a venire a cena da noi per Natale.
Marco
sta preparando il pranzo, o almeno ci
sta provando: ha deciso che oggi devo riposare.
Il
bambino ha appena cominciato a piangere perché ha fame. Lo prendo in
braccio e
lo faccio mangiare. Che occhioni dolci che ha, somiglia tutto a suo
padre!!!
Mio
marito Marco ha appena finito di preparare il pranzo, mi da una strana
sensazione vederlo alle prese con i fornelli, però apprezzo molto il
suo gesto.
Eccolo
che sbuca dalla cucina con i piatti in mano pronto a servire gli
“ottimi”
cannelloni che aveva appena sfornato.
Finito
il pranzo, come avevo immaginato, Marco crolla sul divano: poverino non
è
abituato a queste “fatiche”.
Metto
Andrea a letto e verso le cinque mi dedico alla cena di questa sera.
Ho
fatto la lista di tutto quello che mi servirà, deve essere tutto
perfetto.
Mi
vesto in fretta e in furia e corro al supermercato vicino casa, che è
sempre
aperto.
L’atmosfera
natalizia si sentiva anche li dentro, non solo per le decorazioni, ma
anche per
i volti sorridenti della gente.
Crescendo
ho capito molte cose che nell’adolescenza non riuscivo a spigarmi.
Certo,
adesso so cosa voglia dire essere un genitore, mi rendo conto di quanti
sacrifici facevano e continuano a fare per me e mia sorella Mamma e
Papà.
Vedo
dei bambini correre tra i reparti del market, e intanto mi sposto verso
la
cassa per pagare la spesa.
Tornando
a casa incontro Valeria, che conosco da quando avevo 6 anni e con la
quale non
ho mai chiuso i rapporti, neanche quando ci siamo dovute separare per
l’università. Ha invitato me e la mia famiglia a trascorrere il
capodanno
insieme alla sua.
Dopo
aver accettato l’invito saluto Valeria e mi dirigo verso casa.
Apro
il cancelletto, attraverso il vialetto ed entro. Non appena arrivo
trovo Marco
che fa facce buffe ad Andry per farlo
ridere, sembra quasi che Andrea lo faccia per far contento il papà.
Quando
Marco mi vede arrivare mette Andrea nel passeggino e mi aiuta a
sistemare la
spesa, dicendomi che oggi era compito suo farla.
Fra
una cosa e un’altra si sono fatte le 7:30 e tra un ora dovrebbero
arrivare i
nostri parenti e ancora mi devo preparare e vestire Andry con il
completino che
gli ha regalato mia suocera.
Dopo
averlo vestito mi preparo velocemente anch’io e con l’aiuto di Marco
apparecchio la tavola.
Suonano
il campanello, è arrivata mia sorella con la sua famiglia. Alle 8:30
arriva il
resto degli ospiti.
Adesso
siamo tutti seduti a tavola e guardandoli insieme mi accorgo di quanto
sia
bella la mia vita, anche più di quanto l’avessi mai immaginata.
Ad
oggi penso possa ritenermi soddisfatta perché mi sono laureata, ho un
buon
posto di lavoro, un bellissimo e dolcissimo marito avvocato e un figlio
che è
un angelo. Cosa desiderare di più??