La strada per l'Alaska si snoda tra foreste sempre più fitte e montagne innevate che si ergono come sentinelle silenziose. Il pullman scolastico, carico di studenti rumorosi e pronti per la gita, è un microcosmo in movimento dove ognuno sembra avere il proprio posto, il proprio ruolo. Nelle prime file, gli studenti popolari si scambiano battute e ascoltano musica ad alto volume, incuranti del resto del mondo. Nelle file centrali, il gruppo dei nerd parla di astronomia e teorie sugli effetti del gelo sulla resistenza umana. Verso il fondo, i bulli occupano lo spazio come se fosse il loro dominio, lanciando occhiatine sprezzanti e ridendo tra loro. E lì, da qualche parte nel mezzo, Thomas "Tom" Trenton cerca di essere invisibile. Siede accanto a Theo Morales, il suo migliore amico, il genio delle tecnologie, l’unico che non gli ha mai fatto pesare la sua corporatura. Theo è una miniera inesauribile di informazioni e, ovviamente, non può perdere l’occasione di snocciolare curiosità scientifiche: «Sai che in Alaska il freddo blocca persino la sudorazione?» dice, armeggiando con il tablet. «Il corpo cerca di trattenere ogni grammo di calore possibile.» Tom annuisce distrattamente. Non sta davvero ascoltando. I suoi occhi sono incollati qualche fila più avanti, su Cassie Langford. Cassie è china sul suo taccuino, la penna che si muove veloce sulle pagine. Probabilmente sta scrivendo un articolo sui pericoli del turismo di massa o sulla storia di Ember Falls, la città che nessuno sembra ricordare davvero. Tom sospira. Lei è intelligente. Determinata. Assolutamente fuori dalla sua portata. Qui entra in scena il suo coyote mentale, quella vocina sarcastica che vive nella sua testa e gli rovina ogni slancio di autostima. "Ma sì, Tommy, provaci pure. Dille che hai un grande sogno, che vuoi cambiare il mondo. Magari ti concederà un sorriso prima di dimenticarti per sempre." Tom scuote la testa, cercando di ignorare se stesso. Ma la pace nel pullman dura poco. Grady Thompson e i suoi tirapiedi Mace Riley e Jared Simms sono già all’opera. Grady si sporge sul sedile davanti a Tom, con il solito ghigno stampato in faccia. Gli occhi gli brillano di malizia. «Ehi, Trenton,» sibila. «Spero che l’Alaska ti aiuti a perdere qualche chilo.» Mace ride, un suono fastidioso e gutturale. «Magari il freddo ti congelerà la panza.» Tom stringe i pugni. Il battito accelera. L'irritazione ribolle dentro di lui, ma lui sa che non può reagire. Theo lo osserva di lato. Conosce bene quella tensione. Sa che la rabbia di Tom è pericolosa, perché lui non è il tipo che attacca. È il tipo che incassa. E incassa. Finché un giorno… esplode. Tom inspira profondamente. Lascia perdere. Cassie, accorgendosi della scena, alza brevemente lo sguardo. Un lampo di fastidio passa nei suoi occhi azzurri. Non dice nulla, ma segna qualcosa nel suo taccuino. I bulli, soddisfatti, tornano a chiacchierare tra loro, lasciando dietro di sé una scia di veleno. Tom si volta verso il finestrino. Le montagne innevate si stendono sotto il cielo plumbeo. Il freddo aumenta. Ember Falls è lontana, ma le sue ombre inseguono Tom ovunque.