“Ombre Cinesi” Dipinto di Ferdinando Loyen di Puigaudeau
“Una buona luce sa accogliere molte ombre.”
(Giancarlo Stoccoro)
“Ogni ombra è figlia della luce.”
(Stefan Zweig)
Mani che si muovono.
Mani che lavorano alacremente.
Mani che cullano.
Mani che non si arrestano e iniziano a giocare con luci soffuse.
Formano figure leggere che paiono voler sfiorare il cielo.
Sono ombre danzanti, silenziose, che si stagliano sui muri.
Narrano storie che portano con loro il respiro di terre lontane.
Annodano fili di seta mossi dalla brezza mentre sogni si srotolano.
Seguono ritmi di mondi invisibili rincorrendo la luce.
Ogni movimento diventa un viaggio immaginario
che solo il cuore riconosce come proprio.
Mani che poi si fermano quando il gioco termina.
Ma le scoperte fatte, nonché le emozioni vissute,
sono ora parte di chi ha vagabondato con la fantasia.
Mani che lavorano alacremente.
Mani che cullano.
Mani che non si arrestano e iniziano a giocare con luci soffuse.
Formano figure leggere che paiono voler sfiorare il cielo.
Sono ombre danzanti, silenziose, che si stagliano sui muri.
Narrano storie che portano con loro il respiro di terre lontane.
Annodano fili di seta mossi dalla brezza mentre sogni si srotolano.
Seguono ritmi di mondi invisibili rincorrendo la luce.
Ogni movimento diventa un viaggio immaginario
che solo il cuore riconosce come proprio.
Mani che poi si fermano quando il gioco termina.
Ma le scoperte fatte, nonché le emozioni vissute,
sono ora parte di chi ha vagabondato con la fantasia.