Eccomi con una nuova fanfic spero che questa sia gradita e seguita più dell'atra mia storia... comunque non deprimiamoci!!! spero che vi piaccia!!
capitolo 1
Mi svegliai di soprassalto, ormai gli incubi che facevo erano sempre gli stessi: umiliazione pubblica. Però a differenza degli altri questo mi sembrò più reale e c’era un nuovo personaggio, un ragazzo che non avevo mai visto.
Ero immersa nei miei pensieri quando la domestica di turno mi venne a svegliare, la mia vita era molto semplice: ero figlia di una delle persone più importa di New York.
Si potrebbe pensare che io sono una ragazza fortunata, ma non è così. Sono cresciuta in una famiglia falsa, in tutti i sensi, in più i miei genitori non c’erano mai ed io ho dovuto crescere da sola con unico punto di riferimento mia nonna.
Mia nonna è una persona completamente diversa da mia madre, lei mi fa sentire a casa, poi ripenso ai miei genitori per lei come sconosciuti che secondo me hanno preso la mia nascita come un incidente di passaggio…
“signorina Vanessa si sbrighi, o farà tardi a scuola!!” disse la domestica riportandomi al presente, “si, Griselda” dissi mentre mi alzavo dal letto dirigendomi in bagno.
Dopo una veloce doccia gelida mi sentii meglio e quei brutti ricordi furono lavati via. Oggi era il primo giorno di scuola ed era essenziale essere vestite al meglio, optai per un vestito sportivo di Ralph Lauren con scarpe di Prada abbinate e bauletto di Louis Vuitton mi guardai allo specchio e vidi una ragazza alta con occhi verdi e capelli neri come la notte che mi guardava con aria altezzosa, misi dentro la borsa cellulare e portafoglio per poi scendere a fare colazione, il tavolo era apparecchiato solo per una persona, io, i miei genitori come al solito erano usciti lasciandomi da sola. Mangiai qualche fetta biscottata e poi uscii di casa dove c’era la mia limosine ad aspettarmi.
Gli voltai le spalle guardando altrove quando, lo vidi, il ragazzo del sogno scendere da una Porche nuova di zecca.
Era alto, biondo con degli occhi marroni inteso tanto da poterci perdere interi mesi a guardarli. Sapevo bene l’effetto che facevo a gli altri ragazzi così mi avviai verso di lui cercando di essere il più naturale possibile, ma lui non mi guardò, non mi rivolse la parola, provai come se mi avessero dato un pugno in pancia, una sensazione mai provata.
Angolo di kiril *
spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi prego di recensire si dire cose belle (k mi farebbe molto felice) sia per lamentele o altro così da poter imparare da i miei errori
ciao a tutti da kiril!