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Autore: _Bittersweettaste    27/09/2009    3 recensioni
Ci sono cose che nessuno di noi sarà mai in grado di prevedere.
Ci sono eventi che sfuggiranno al nostro controllo, come se il fato avesse già disegnato il cammino delle nostre vite. Basta un solo gesto, per sconvolgere irrimediabilmente il corso del destino, in un attimo ogni cosa può cambiare. In un solo attimo le nostre vite potrebbero sconvolgersi completamente, lasciandoci persi in balia di noi stessi.
Che cosa faresti, se improvvisamente il destino decidesse di cambiare?
Che cosa sarebbe successo, se anche solo un evento del passato non fosse stato lo stesso?
Cosa sarebbe successo, se nel mondo di Goku e dei suoi compagni avesse fatto la sua comparsa un ulteriore Sayan?
Come sarebbero andate le cose, se improvvisamente le carte in tavola avessero contato un nuovo elemento?
WARNING: sebbene ci sia un nuovo personaggio, non è assolutamente una Mary Sue, in quanto ha caratteristiche, abilità e difetti che contribuiscono a renderlo completamente umano
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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“La primavera ha qualcosa di magico...” pensò la ragazza dai lunghi capelli neri seduta sotto a un antico ciliegio in fiore. Aveva sempre desiderato sposarsi in quella ragione. Il colore dei fiori di ciliegio, la brezza profumata...quanto amava la primavera.
-Chi chi!- la chiamò qualcuno, distogliendola dai suoi pensieri.- Cosa ci fai ancora qui? Tra poche ore ti sposi...
Un uomo grande e grosso, con una folta barba ed un sorriso si sedette accanto a lei. Chi l'avrebbe mai detto, che il grande giorno di sua figlia sarebbe arrivato così presto? Pareva così poco lontano il giorno in cui aveva sposato sua madre...
Osservò la figlia,  così simile alla madre che li aveva lasciati così prima del tempo. Ingenua, piena di desideri e aspettative per il suo futuro, emanava la calda dolcezza delle giovani spose.
-Andiamo a prendere il vestito, ti va?
Molti anni prima sua madre aveva indossato quell'abito e, finalmente, era arrivato il suo turno. Spesso, da bambina, apriva di nascosto il vecchio baule della madre esitando a sfiorarne i ricami, scappando non appena udiva la madre arrivare. Questa volta non sarebbe fuggita. Indossò lentamente il vestito, cercando di fissare nella memoria ogni singolo istante, perché non sarebbe più ritornato.
-Oh, Chi chi...- mormorò il padre, estasiato. In quel momento, qualcuno bussò alla porta.
-Goku! Cos'hai combinato?- urlò Chi chi, non appena aprì la porta. Con il vestito impolverato, i capelli spettinati e le scarpe sporche di fango, Goku non sembrava proprio impeccabile...
-Proprio il giorno del nostro matrimonio hai deciso di combinare guai?- gemette la ragazza, lasciandosi cadere su una sedia, mentre Goku cercava invano una scusa plausibile.
-Chi chi...mi stavo solamente allenando...volevo dire, passeggiando!
Alla parola “allenando” Chi chi drizzò le orecchie e scattò in piedi, furente.
-Allenando?!- strillò, mostrando i pugni- Come hai potuto anche solo pensare di allenarti poche ore prima della cerimonia?
Preoccupato per la sua salute, il ragazzo arretrò di qualche passo. In quei momenti, Chi chi poteva essere pericolosa persino come Piccolo...
-Chi chi, calmati..-il padre di Chi chi si mise fra i due, cercando di calmare le acque.- Perché invece non lasci che Goku si sistemi? Così non risolverai nulla.
Senza aggiungere altro, la sposa si risedette, incrociando le braccia e senza degnare di uno sguardo il futuro marito. Fortunatamente la terra sugli abiti di Goku fu ripulita senza troppe difficoltà e i preparativi continuavano senza ritardi. Tutto sembrava filare liscio...
-Goku.
Il ragazzo alzò il viso, cercando di capire da dove provenisse quella voce.
-Sono il Supremo. Devi raggiungermi al Palazzo al più presto.
-Ma, Supremo...- protestò Goku- Oggi mi sposo! Non potrebbe aspettare?
Chi chi aprì la bocca per protestare, o per urlare,  quando la voce del Supremo risuonò ancora nell'aria.
-Ti prego, Goku, sii paziente. E' un'emergenza.
Goku sospirò, iniziando a togliersi gli abiti da cerimonia. Chi chi, sconvolta, ricominciò a gridare.
-Cosa credi di fare? Rivestiti immediatamente!- Chi chi era ormai vicina alle lacrime e sfogava la sua crescente ira riducendo a brandelli un indifeso bouquet.
-Mi dispiace, ma se il Supremo ha deciso di convocarmi, sarà per qualcosa di importante.- disse il ragazzo, sinceramente dispiaciuto, indossando la tuta da combattimento. Senza che la ragazza potesse fermarlo, si era già alzato in volo, diretto verso il Palazzo del Supremo.


-Cosa? Goku sta per venire qui?
Popo annuì, porgendole una tuta pulita.
Sherin uscì dalla vasca da bagno e si avvolse nell'accappatoio poggiato accanto ad essa. Fantastico...Goku stava per arrivare e lei aveva appena finito il bagno. Si vestì più in fretta che poté e seguì Popo all'esterno. All'idea di incontrare Goku milioni di farfalle iniziarono  a volteggiarle nello stomaco.
-Non aver paura, bambina.- disse Popo, rivolgendole uno sguardo affettuoso, com'era solito fare da anni. Sherin sorrise, sentendolo pronunciare il nome con il quale l'aveva chiamata per anni.
-Credimi, non è affatto paura. Come posso temere ciò che non conosco? Tu e mio pad..-arrossendo s'interruppe- il Supremo, non me ne avete mai parlato.
Popo annuì, facendo cenno alla figlia adottiva di fermarsi lì.
-Qui? Ma io voglio vederlo da vicino! Ti prego,  lasciamo venire con te!- chiese la ragazza, , mordendosi un labbro rossastro. Fu alla voce roca del Supremo che si chetò, nascondendo la sua considerevole altezza dietro ad una colonna. Pochi secondi dopo, una freccia dorata giunse al Palazzo.
-Eih, ciao Popo!- salutò un ragazzo, saltando giù dalla nuvola dorata con la quale era atterrato.
“Questa poi..”pensò Sherin, sbirciando da dietro il marmo bianco. “Non sapevo che le nuvole fossero così piccole.”
-Ben arrivato Goku
Il ragazzo corrugò la fronte, fingendosi arrabbiato.
-Accidenti, ma non potevate aspettare ancora un po'? Stavo per sposarmi!
“Cos'è un sposarmi?” bisbigliò Sherin al Supremo, il quale non nascose un sorriso paterno.
-Mi dispiace, ma c'è un problema...Ti ricordi di Piccolo?-disse Popo, diventando serio.
A quel nome, Goku s'irrigidì. Di nuovo lui...non gli era bastata la lezione che gli aveva dato al Torneo di Arti Marziali?
-Devi trovarlo.- il Supremo emerse dall'ombra, sorreggendosi all'antico bastone. -Non so cosa abbia in mente questa volta, ma poche ore fa una città è stata praticamente cancellata.
Goku sollevò il viso, i pugni stretti per la rabbia.
-Non dica altro. Ci penserò io a sconfiggerlo una volta per tutte.- mentre pronunciava queste parole avvertì una presenza, alla quale non aveva prestato minimamente attenzione.
Notando la sua espressione, il Supremo si schiarì la voce e continuò: -A quanto pare hai notato che non siamo soli. Sherin, vieni qui.
Goku si guardò attorno, fino a quando non vide una persona fare capolino da una colonna. Lentamente questa uscì allo scoperto, risultando completamente visibile...altroché se lo era. Poteva avere sì e no la sua età, e com'era alta. Quasi troppo, per trattarsi di una ragazza.
Certo, i muscoli delle braccia e delle gambe la rendevano un po' mascolina, ma i lunghi e folti capelli neri brillavano alla luce del mattino, come quelli delle dee.
“E' una ragazza..” pensò, senza riuscire a staccare lo sguardo da lei. Non era una bellezza mozzafiato, ma qualcosa in lei riusciva ad artigliare lo sguardo e a tenerlo fisso su di lei.
Giunta davanti  a lui, si inchinò, unendo i palmi delle mani.
-Sono onorata di conoscerti, Goku.
Il ragazzo ricambiò semplicemente con un sorriso per poi rivolgersi nuovamente al Supremo.
-Mi lasci indovinare: lei dovrà aiutarmi a sconfiggere Piccolo, giusto. Non sembra molto forte..
Sherin strinse le labbra, trattenendo una risposta acida. Il Supremo si ritirò, raccomandandosi per l'ultima volta con i giovani i quali, con un ultimo inchino, spiccarono il volo.

-Susa la domanda- cominciò Goku, dopo vari minuti di volo silenzioso. -Ma da quanto vivi con il Supremo?
A quella domanda, Sherin rimase per un po' in silenzio.
-Diciamo da vent'anni.
-Venti anni?!- esclamò l'altro, strabuzzando gli occhi. -Urca, ma è tantissimo! Quindi lo conosci sin da quando eri bambina!
-Ovviamente.
Goku sospirò, tornando ad osservare il paesaggio sottostante
-Non sei di molte parole, vero?
-Stiamo andando a fare un picnic o a dare una lezione a questo Piccolo?- disse Sherin, con un sorriso.
-Sai chi è, vero?
-Il Supremo me ne ha parlato. So che lui e Piccolo vivono in simbiosi: ovvero, se uno muore, l'altro lo segue.- ammise, corrugando la fronte. Ormai aveva compreso che la vita di suo padre dipendesse da lui, ma...no, non l'avrebbe mai accettato.
-Guarda, siamo arrivati.- esclamò Goku, interrompendo i suoi pensieri.
Sherin abbassò il capo: sotto di loro si estendevano le rovine di quella che era stata una grande città.
-Oddio...è stato lui?
Goku annuì, iniziando a scendere a terra. Non vi era anima viva, in quella città distrutta. Il cielo nero lasciava cadere leggere gocce di pioggia, come ad accarezzare quella desolazione.
-Goku. Ma che bella sorpresa.
-Sherin, stai giù!
La ragazza si voltò, appena in tempo per vedere Goku scagliarsi su di lei per gettarla a terra, mentre un lampo di luce gialla sfrecciava sopra le loro teste.
Un ragazzo con la pelle verde e lunghe orecchie a punta li osservava, seduto sopra un cumulo di macerie. La sua mano destra era puntata verso di loro, pronta a lanciare un altro raggio.
-E' da vigliacchi colpire alle spalle, lo sai?- urlò Goku, rialzandosi.
-Da vigliacchi? Siamo in guerra, io e te. E in guerra non ci sono regole.
-Forse no, ma c'è sempre la correttezza!
Udendo quelle parole Piccolo scoppiò in una sonora risata e fece per proferire ancora parola, quando la vide.
Era ancora stesa a terra, le braccia sopra la testa. Quando lo sentì ridere si alzò, sorpresa. Non doveva avere molta esperienza in fatto di combattimenti, pensò, lasciando scorrere lo sguardo su di lei.
Aveva visto molte terrestri, ma una così, no. Mai una come lei. Alta quasi quanto lui, aveva capelli simili a quelli di Goku, corvini e decisamente ribelli.
-Tsk. E questa chi è? Cos'è Goku, ti sei trovato una nuova amica?
Quanto gli piaceva prendersi gioco di lui...Pregustava già la risposta, quando Sherin parlò.
-Tu sei Piccoro?
-Mi chiamo Piccolo, insulsa terrestre.-urlò, sottolineando l'ultima parola con un'onda energetica che la colpì in pieno stomaco, scagliandola contro un'auto.
Proprio quando l'onda l'aveva colpita, Sherin lo guardò, come a voler rimproverarlo silenziosamente. Non poteva sapere che quel suo sguardo lui l'avrebbe rivisto molte notti in sogno.
“Che velocità...” pensò, prima di capovolgere l'auto.

Nessuno mi aveva mai colpita prima d'ora...Beh, almeno non così potentemente.
Però, è davvero strano...Quel ragazzo somiglia davvero tanto a mio padre.

-Combattiamo!
Piccolo si lanciò contro il suo avversario, pronto a battersi.

Come brucia..è come se delle lame mi avessero perforata e una forza invisibile mi avesse scaraventata al suolo con tutta la sua potenza...

Goku schivò il colpo, fulmineo. Conosceva la sua tecnica di combattimento e sapeva che presto sarebbe iniziato il corpo a corpo. Piccolo non lo deluse.
Dietro i resti dell'automobile Sherin riaprì gli occhi. I due combattenti erano apparentemente scomparsi ma riusciva ugualmente a percepire la loro forza spirituale.
Gemendo si rialzò, stringendo i denti per non pensare al dolore allo stomaco. Maledetto bastardo.
I due erano molto veloci, forse troppo, tanto che avrebbe potuto mancarlo.
Unì indice e medio della mano sinistra, quella più ferma, chiudendo le altre dita. In pochi secondi una sfera luminescente apparve sopra di esse: ora doveva solo concentrarsi.
Percepì la forza spirituale di Piccolo avvicinarsi, ma doveva attendere ancora. All'improvviso scattò,  portando il braccio in avanti.
La sfera si divise in tre parti che saettarono nell'aria prendendo direzioni diverse: le prime due puntarono l'avversario che, accortosi del pericolo, scartò di lato.
-Che tecnica stupida!-disse, guardando le sfere dissolversi nell'aria -Dovresti fare..
Non si sarebbe dovuto distrarre. Mentre era impegnato con le prime due, la terza sfera aveva girato in tondo lontano da lui, controllata dalla mente di Sherin. Così, quando Piccolo si era distratto, quest'ultima ne aveva approfittato per colpirlo.
-...di meglio.- completò Sherin, assumendo la posizione da combattimento.

Continua...
   
 
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