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Autore: exceptions    27/09/2009    7 recensioni
Garcia era arrivata al punto che neanche i pupazzetti con la testa dondolante potevano mettere una barriera tra lei e gli occhi vitrei delle vittime che la guardavano da dietro i monitor. Aveva usato l’espediente dei peluches nello stesso momento in cui aveva cominciato a lavorare per il BAU e, per parecchio tempo, aveva funzionato senza problemi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Derek Morgan, Penelope Garcia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene, che dire.

Non sono nuova del sito, ho semplicemente cambiato account. Posso dire che sono nuova alle fiction su Criminal Minds e, probabilmente, questa non sarà l’ultima che posterò. Adoro il paring GarciaxMorgan e... basta. Per il resto fate voi. Magari recensite...

 

Disclaimer: La solita tiritera. I personaggi non sono miei (probabilmente se lo fossero avrei già sposato Reid) ma di chi li ha creati.

 

La dedico a Beatrice. Perché così deve essere e che Mika sia con te.  

 

 

Blue Dress

Garcia era arrivata al punto che neanche i pupazzetti con la testa dondolante potevano mettere una barriera tra lei e gli occhi vitrei delle vittime che la guardavano da dietro i monitor. Aveva usato l’espediente dei peluches nello stesso momento in cui aveva cominciato a lavorare per il BAU e, per parecchio tempo, aveva funzionato senza problemi.

Bastava lavorare sulla foto ma concentrare l’attenzione su una qualsiasi farfallina appesa sul muro (dove c’erano altre immagini di altri delitti) per sentirsi subito meglio.

Ma ora la situazione stava peggiorando e neanche il buon vecchio Froggy, il ranocchio giallo appoggiato al monitor principale, avrebbe potuto salvarla.

Ormai lavorare non era più un piacere.

Se ne stava lì, seduta tutto il tempo, perché doveva  farlo. “Garcia di qua, Garcia di là, mi serve una cosa, mi controlli se il market è aperto” (sì, era successo anche quello)

Stava seriamente pensando al licenziamento di tronco. Sarebbe andata da Rossi, avrebbe consegnato il foglio già compilato, sarebbe uscita sbattendo la porta e avrebbe camminato di gran carriera lungo il corridoio, ondeggiando le ciocche blu in tinta col vestito.

E così fece.

Prese il foglio dal cassetto destro della scrivania (lo teneva lì da un po’), afferrò la penna e compilò ogni campo, firmando poi in calce. Fece un sospiro soddisfatto e si alzò per dirigersi verso la porta, stringendo il documento nella mano sinistra.

Il corridoio era deserto, fatta eccezione per un’unica persona in sosta davanti la macchinetta del caffè. Aveva l’aria stanca e teneva il bicchierino di plastica vicino alla labbra, sorseggiandone piano il contenuto.

«Ciao zuccherino.»  disse l’uomo quando si accorse di lei.

«Ciao Morgan.» rispose Garcia cercando di mantenere quell’espressione fiera che tanto aveva fatto per assumere. Continuò a camminare superando il distributore, cercando di fare meno rumore possibile con i tacchi.

«Sai che quel vestito ti sta proprio bene?»

Si voltò piano e senza neanche rispondere, rientrò a grandi passi nel suo ufficio, ripassando con gli occhi bassi davanti all’uomo.

Derek Morgan alzò le spalle e tornò alla sua scrivania, considerando seriamente la possibilità che Garcia avesse qualche problema con quel vestito.

 

Penelope alzò lo sguardo su Froggy, e lo scaraventò lontano dal PC. Crollò sulla sedia sospirando, mentre un sorriso leggero le increspava le labbra rosse fuoco.

Doveva stare seduta lì.

E doveva farlo perché, prima o poi, qualcuno sarebbe venuta a chiederle spiegazioni sulla sua reazione.

 

Sinceramente...

 

Toc Toc

 

... non le dispiaceva affatto.

   
 
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