Note: Ecco qui la
prima fic della raccolta.
Spero piaccia, buona lettura.
Oyasumi: Buonanotte
Sennen ko:
Conte del Millennio (in giapponese)
Shounen:
ragazzo (in giapponese)
<< Yo, shounen. Hai una sigaretta? >>
Il ragazzo dai capelli bianchi frenò la sua disperata corsa
per fermare gli occhi sulla familiare figura che aveva parlato: un uomo coi capelli arruffati, gli occhiali a fondo di bottiglia,
larghi pantaloni con bretelle -che riconobbe.
<< Ciao. Che ci fai tu qui? >>, chiese Allen sbigottito.
<< Cerco sciocchi da adescare per una partita a poker. >>
Si mise le mani nelle tasche profonde:
<< Tu invece? Che ci fai qui? >>, chiese di rimando.
<< Cerco il Conte del Millennio, si è dileguato da questa
parte. Io sono un esorcista. Meglio se ti allontani da qui,
è pericoloso! >>
Il vagabondo con fare rozzo si grattò i folti capelli
spettinati.
<< Niente sigaretta, eh? >>
Il giovane scosse il capo, facendo un dolce sorriso:
<< Mi dispiace. >>
<< Poker? >>
Tyki tirò fuori un mazzo di carte e lo porse al giovane, che
rifiutò educatamente.
Così gli si avvicinò e allungò il viso
verso di lui.
<< Neanche se la posta in gioco sei tu? >>
L’albino indietreggiò, mettendo in avanti le mani
e muovendole in un cenno negativo.
Fece un sorriso che sapeva di bontà e purezza, nonostante
l’insolita proposta.
Si voltò poi, dando le spalle al randagio.
<< Ci vediamo. Devo andare. >>
Fece solo un passo, forse due.
<< Sennen ko, mh? >>
Un cappello a cilindro, occhi topazio, pelle bronzea. Un vestito
elegante ad accentuare la nobile figura.
Stigmate sulla fronte.
Noah.
Due lati opposti in un unico essere: il bianco e il nero.
Da povero a signore.
Da brigante ad assassino.
Da innocente a colpevole.
- Tease -
Sentendo quel sensuale sussurro, Allen si voltò.
<< C... ? >>
Non finì la frase.
Chissà se lo riconobbe e capì l’inganno.
io come semplice ladro,
tu come viaggiatore
Gli occhi argentati si spalancarono, il
fiato si mozzò con un grido di dolore: il cuore fu divorato
dalla farfalla.
L’esorcista cadde a terra, esanime.
ma sta ridendo
Tyki lanciò le carte, che il
vento donò al giovane per ornare l’innocente
bellezza di capelli bianchi sparsi al suolo e occhi vuoti.
Si chinò poi, portandogli via
un bottone dalla veste nera –che andò nella sua
tasca- e un bacio alle labbra sbiadite.
Con un lento movimento si
rialzò, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni un pacchetto
di sigarette.
<< Oh, è l’ultima. >>
La tirò fuori e la accese, portandosela alle labbra per aspirare.
Il fumo si fondeva nell’aria, portava via i pensieri del
Noah.
Pochi ottengono il privilegio di assaporare così la seducente fine
L’aveva fatto perché
era dannato, perché si divertiva, perché Allen
gli piaceva.
Un’altra boccata di fumo.
Strusciò la scarpa al suolo,
giusto per fare un po’ di rumore in quel silenzio.
Diede un’ultima occhiata al corpo inerte, prima di voltarsi.
La cenere brillò, adagiandosi sul terreno.
<< Oyasumi,
Shounen. >>
END.