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Autore: Shainareth    30/09/2009    6 recensioni
[Gundam SEED Destiny] Shinn batté le palpebre, confuso. «Un… travestito?»
«Brutto bastardo, come osi?!», fu la reazione che ebbe lei, ferita nell’orgoglio.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha, Kira Yamato, Lacus Clyne, Shinn Asuka
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Wedding dress




Shinn batté le palpebre, confuso. «Un… travestito?»

   «Brutto bastardo, come osi?!», fu la reazione che ebbe lei, ferita nell’orgoglio.

   «Cos…? Sei tu?!», trasecolò il ragazzo, riconoscendola solo in quel momento per via della voce e, soprattutto, dall’espressione furiosa del viso. Quella era la prima volta che la vedeva tirata a lucido, con tanto di scollatura ed un filo di trucco su occhi e labbra. Schivò un ceffone, e se l’altra non provò nuovamente a colpirlo fu solo perché la sua guardia del corpo le bloccò il polso.

   «Cagalli», la riprese quest’ultima, strattonandola verso di sé per farla tornare al suo posto. «Ricordati che a breve incontrerai il Presidente.»

   «Lo so, non c’è bisogno di dirmelo», ribatté la bionda, seccata, decidendo di non dare soddisfazione a quell’ebete che faceva da scorta a Lacus assieme ad altri loro compagni quando l’ex-idol era andata ad accogliere il Delegato Athha al suo arrivo su PLANT.

   «Non dovresti chiedere scusa? Sei stato poco educato», suggerì la figlia di Siegel Clyne al soldato Asuka.

   Questi, per una volta, spinto anche da Kira, dovette fare mea culpa. «Ehm…» Tossì per mascherare l’imbarazzo. Quindi riprovò. «Mi dispiace.»

   Soddisfatta, l’ambasciatrice dai capelli rosa tornò a sorridere. «Io trovo che Cagalli-san stia molto bene. Ha un abito davvero bello.»

   «Grazie», mugugnò lei, poco convinta. In realtà non le piaceva mettersi in ghingheri in quel modo, ma non aveva minimamente voglia, quella mattina, di passare la giornata a litigare con Athrun su cosa fosse più appropriato indossare.

   «Lo dicesti anche quella volta ad Armory One, e guarda com’è finita», aveva protestato un paio d’ore prima, agguantando il completo militare. «Se avessi avuto la gonna, di certo si sarebbe impigliata da qualche parte. Per non parlare dei tacchi alti, che mi avrebbero fatto inciampare dappertutto durante la corsa. E l’intero corpo di ZAFT mi avrebbe visto le mutande.»

   Athrun però non aveva voluto sentire ragioni, adducendo valide motivazioni al fatto che non sarebbe più capitato di ritrovarsi improvvisamente in mezzo ad un campo di battaglia. Dopo di che, le aveva strappato l’uniforme di mano e l’aveva presa di peso per vestirla lui stesso fra urla e imprecazioni. Quella, a conti fatti, era stata l’unica volta che Cagalli, umiliata per aver perso quello scontro fisico, si sorprese a ringhiare fra i denti la frase “Dannati Coordinators”, attirandosi un ghigno dispettoso da parte del suo innamorato.

   «È vero», concordò suo fratello. «Anche se normalmente nessuno scommetterebbe un soldo sul fatto che agghindata in questo modo staresti bene…» Non concluse la frase, perché la Principessa gli pestò un piede. «Lasciami finire di parlare!»

   «Quel che hai già detto basta e avanza!»

   «Capisco che vogliate recuperare gli anni dell’infanzia, ma al momento sarebbe più appropriato se la smetteste di prendervi per capelli. Sembrate due bambini», li riprese bonariamente l’Ammiraglio Zala.

   «Quello che volevo dire», tentò di giustificarsi Kira, «è che Cagalli è molto carina.»

   «Deliziosa», convenne Lacus, battendo le mani nell’ammirare il modo vezzoso in cui, pur controvoglia, la fanciulla si era acconciata la chioma color miele. Shinn la fissò come se avesse appena detto che Muruta Azrael soleva baciare la foto di George Glenn tutte le sere prima di andare a dormire.

   «Beh, d’altra parte lo era anche con l’abito da sposa.»

   Quell’osservazione, nata senza malizia, pesò come piombo sull’animo del Delegato e su quello della sua guardia del corpo.

   «Grazie per la delicatezza, Kira…»

   «Eh? No! No! Intendevo che…»

   «Lo so, va bene. Lascia perdere, okay?»

   Cadde il silenzio.

   «Sono l’unico a non averti vista vestita da sposa?» Cagalli, come anche gli altri, spostò la propria attenzione sul soldato di Orb, sorpresa. «No… Cioè, quello che…» Athrun tacque di nuovo, rosso in volto. Una parte di lui moriva dalla curiosità di visionare l’unica registrazione video ancora esistente di quella cerimonia, mai conclusa per via del tempestivo arrivo di Kira a bordo del Freedom; l’altra parte, però, avrebbe piuttosto voluto distruggere le prove di quella tortura psicologica a cui lui e Cagalli erano stati sottoposti. Voleva vederla con indosso un abito da sposa, ma non accanto ad un altro uomo. Infine, non sapendo come esternare quella personale dicotomia, preferì lasciar cadere lì il discorso, sperando che nessuno lo riprendesse.

   «Anch’io non ho assistito al matrimonio», fu il goffo tentativo di consolarlo che arrivò da parte di Shinn.

   «Non ci tenevo ad invitarti», replicò la Principessa, ancora arrabbiata con lui.

   «Se è per questo, nemmeno io volevo essere lì», rimbeccò il ragazzo, caustico.

   «Tu no, ma io sì…», si lasciò andare Athrun, cominciando a deprimersi al pensiero di non essere stato lui l’eroe che, irrompendo sulla scena come il più classico dei Principi Azzurri, aveva portato via la sua bella dall’altare.

   Kira gli batté un paio di pacche sulla spalla, provando a tirarlo su di morale. «Dovresti essere più ottimista, Athrun, e pensare che, dopotutto, è stato meglio così», prese di nuovo a parlare Lacus, sorridendo con tenerezza e mettendosi delicatamente a braccetto all’amica.

   «Vorrei davvero essere più positivo, credimi», bofonchiò il giovane, cominciando a mostrarsi infastidito. Non amava sbandierare ai quattro venti desideri o questioni tanto intime.

   «Non è difficile. Ti basti ricordare quel detto che dice che porta male vedere la sposa prima del matrimonio.»

   Questa volta non fu il solo ad avvampare, perché anche Cagalli fu costretta ad abbassare lo sguardo, non riuscendo più a trovare il coraggio per incrociare quello degli altri o per spiccicare parola.

   A farlo fu invece Shinn, sconvolto da quella rivelazione. «Merda… Questo significa che, se la sposassi io, filerebbe tutto liscio? È umanamente impossibile», stentò a crederci.

   In risposta, gli arrivò un commento che ben poco si addiceva alle labbra di una Principessa.













Parto col dire che non sono morta. XD In realtà mi sono messa in testa di scrivere una raccolta di brevi shots, ma non essendo sicura del risultato, per ora vado avanti con le storie e poi, nel caso uscisse fuori qualcosa di sensato, le posterò.
Frattanto, visto che era troppo tempo che non mi davo alle scemenze, ho pensato di partorire questa cosina leggera. Niente di che, è chiaro, ma vediamo se riesco a tornare alle vecchie abitudini.
Saluto e ringrazio tutti i lettori, e con mia enorme sorpresa i vecchi e nuovi amici che sono stati tanto gentili da lasciarmi due righe o da aggiungere la precedente storia fra quelle preferite: Atlantislux, ElseW, Gufo_Tave, hinata_chan, kari16, Kira Yamato (Caro, con questo nick ti sei condannato con le tue mani: Kira è uno dei personaggi più pucciosi che io abbia mai visto in un anime, quindi difficilmente avrai pace, con me. XD), Lightning_, Lil_Meyer, maryrobin, NicoDevil, Rinoa87heart e Solitaire (Mi preoccupano non poco le tue minacce, meno male che abito lontano! XD).
A presto,
Shainareth





  
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