Cammino e mi perdo nella bianca, infinita nebbia.
Fruscia una pioggia eterna. Il suo lamento è ovattato e distante.
Avverto...fumo di focolare acceso in una casa che non mi appartiene.
Niente di fronte a me, niente alle mie spalle.
Solo nebbia.
Sentore di morte, che ti divora piano, con dolcezza.
Avanzo e non vedo, dove vado, dove vanno i miei passi,
non so ...
se poseṛ il piede sul gradino della tua casa, o sull’orlo del precipizio.
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