CAPITOLO 1: Il re di cuori
<< Maledizione Luca rispondi a 'sto cavolo di cellulare >>
<< Ci siamo quasi >>
<< C'è la macchina di Luca, sono qui >>
<< La vedo Gori, la vedo >> rispose Lorenzo parcheggiando l'auto dietro quella del commissario.
<< Dividiamoci >> disse Anna << io vado di qua
>>. Aveva una strana sensazione. Da quando, tre giorni
prima avevano iniziato il caso, era pensierosa. Impugnò la
pistola e si addentrò nel capannone abbandonato. Setacciò
due stanze. Libero. Percorse un corridoio ed entrò in uno
stanzone, si bloccò. Tutte le sue paure si realizzarono in
quell'istante di fronte a lei, << Oddio>> bisbigliò
con voce strozzata. La pistola le scivolò di mano.
<< Lorenzo chiama un'ambulanza!!! >> urlò disperatamente...
72 ORE PRIMA
Le
8 in punto. L'orario in cui il distretto si risveglia. Gli agenti del
turno di notte se ne vanno a casa e arrivano gli altri per iniziare
la giornata lavorativa. Il commissario è già al suo posto. Luca è
preciso, è il primo che arriva e l'ultimo che se ne va alla sera.
Alle 7.00 era già in ufficio, in anticipo, ma non troppo, a volte,
quando era immerso in un caso complicato, era arrivato anche alle 5.
Una
lettura veloce al giornale e poi un caffè alla macchinetta, l'iter
prima di iniziare a pieno regime. Stava aspettando che il bicchiere
fosse pieno quando Anna lo raggiunse alla macchinetta: <<
Buongiorno! Come mai già qua? Non dovevi svegliarmi? >>
<<
Buongiorno! Non riuscivo più a dormire, mi sono preparato e sono
venuto in ufficio, era ancora presto, stavi dormendo così bene...>>
<<
Ah sei entrato in camera? Non ti ho nemmeno sentito..>>
<<
Visto? Cosa ti avevo detto? >> rispose Luca, sorseggiando il
caffè.
Arrivarono
anche Gabriele e Lorenzo, quest'ultimo se ne andò in ufficio, senza
salutare mentre Gabriele li raggiunse: << Buongiorno
Anna..commissario >>
<<
Luca, Gabriele..chiamami Luca, sai che i formalismi non mi
interessano, poi mi fa sentire vecchio >> disse.
<<
Ora che guardo bene però, qua sulla tempia è spuntato qualche
capello bianco...>> intervenne Anna scherzando.
<<
Cosa fa sfotte ispettrice Gori!?!? >>
<<
Non mi permetterei mai, DOTTORE >> rispose la ragazza.
<<
Se se come no.. ma Lorenzo che ha? E' qualche giorno che lo vedo
strano >> chiese Luca
<<
Non lo so è sempre attaccato al telefono, mi sembra di aver capito
che ha qualche problema con la sua ex moglie >> rispose
Gabriele.
<<
Capito..mi dispiace, proverò a parlarci >> concluse Luca.
<<
Buongiorno ragazzi..dottore mi scusi..>> li raggiunse Ugo
<<
Dajè..eccone un altro..Ughè mi dai del lei? Deve essere
giornata..>>
<<
Scusa Luca, sai l'abitudine...poi sei sempre il commissario no?>>
<<
Si va bè fa niente...dicevi?>>
<< Ah
si.. è arrivata una segnalazione al giardino pubblico in via del
Molino, è stato rinvenuto il corpo di una giovane ragazza.. >>
<<
Ok grazie Ugo..Anna, Gabriele andate voi >>
<<
Certo >>
<<
Fatemi sapere il prima possibile>> li salutò il commissario.
I
due agenti partirono verso il posto indicato da Lombardi ed
incontrarono Elena sulla porta.
<<
Buongiorno ragazzi, sono in ritardo, è successo qualcosa?>>
<<
Un omicidio, ma non ti preoccupare andiamo noi, Luca ha lasciato
anche Lorenzo al distretto...>> rispose Anna
<<
Elena >> la voce del commissario la freddò
<<
Aia mi riprenderò un richiamo adesso...>>
<<
No, non ti preoccupare è tranquillo stamani...>> la salutò la
collega sorridendole.
<<
Luca, buongiorno..scusami sono rimasta addormentata ed ho pure
trovato traffico...uscirò più tardi stasera....>>
<<
Hei tranquilla Elena, sei arrivata solo dieci minuti dopo..mica ti
mangio eh...sei sempre puntuale..>> rispose Luca
<<
Ah sei di buon umore stamani mattina...>> rispose l'Argenti.
<<
Diciamo tranquillo..per adesso non ci sono motivi per essere
incazzati >> affermò Luca << Vado in ufficio a firmare
le pratiche giornaliere che mi aspettano..buon lavoro! >>
<<
A lei commissario! >> lo salutò Elena sorridendo.
<<
E tre....mi arrendo, oggi è giornata!>> disse Luca mentre si
dirigeva verso la sua stanza.
<<
Perché che ho detto?>> si chiese Elena rimasta sola davanti
alla macchinetta del caffè << Mah..prendiamoci un bel
cappuccino!>>
<<
La vittima si chiamava Marta Rossini, 23 anni, romana, studentessa.
Questi sono i documenti che le abbiamo rinvenuto addosso >>
disse l'agente porgendo il materiale ad Anna.
<<
Grazie. Chi ha trovato il corpo? >>
<<
Quel ragazzo laggiù..>> rispose indicando un giovane
visibilmente scosso << stava correndo in questa zona quando ha
visto il corpo della ragazza >>.
<<
Ci parlo io >> intervenne Gabriele
<<
Ok io raggiungo la dottoressa >> rispose Anna
<<
Buongiorno dottoressa Donati, cosa mi dice? >>
<<
Ispettrice...per adesso è ancora presto, dovrete aspettare
l'autopsia per avere i dati precisi, comunque posso dirle quasi
sicuramente che è morta verso le 23.00 di ieri sera >>
<<
Segni particolari ? >> chiese Anna
<<
Non sembra che abbia lottato, non c'è traccia di materiale sotto le
unghie..potrebbe essere stata sedata, ma sarò più precisa quando
avrò svolto il mio lavoro..a presto >> disse la Donati
porgendo la mano.
<<
A presto..buon lavoro>> rispose Anna. Era pensierosa, si infilò
i guanti e si inginocchiò sul cadavere. Aprì il taschino del
giubbotto della ragazza, vi trovò qualcosa dentro. Una carta, una
carta da gioco. Il re di cuori. Prese un sacchetto per porvi
l'indizio e lo osservò attentamente: che cosa poteva significare?
Note:
Sono una grande appassionata di distretto, ma è la prima volta che mi cimento in una ff, merito anche delle belle storie che ho letto su questo sito...
Spero che questo capitolo non sia stato troppo noiso, c'è poca azione per adesso, ma spero di rifarmi prossimamente.
Un grazie a tutti coloro che si fermeranno a leggere e soprattutto a commentare, sarà un piacere enorme sapere cosa ne pensate, sia nel bene che nel male...
Al prossimo capitolo
un bacio
Tinta