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Autore: pinkeclipse66    15/10/2009    0 recensioni
Una ragazza nata per combattere. Un ragazzo misterioso. Una storia attraverso luoghi selvaggi e vite decise a colpi di spada. Terra e cielo,fuoco e acqua,odio e amore....forse il fato non decide proprio tutto!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buio.

Il fiato mi si spezzò in gola.

Le gambe  mi si muovevano con grande velocità lungo la foresta.

“Forse ce la faccio” pensai

Non sapevo quello che avrei fatto.

Il mio unico pensiero era stato di fuggire il più lontano possibile da quel covo di pazzi.

Avrei voluto vendicarmi,ma ora bisognava cercare un posto al riparo per lo meno,se il mio corpo avrebbe retto,avrei dovuto allontanarmi più che potevo.

Ero stata addestrata a muovermi agilmente nel buio e al momento della fuga questa abilità si era affievolita.

Sentivo di avere un occhio gonfio e segnato da un lato da una lieve ferita, in più,non so per chissà quale motivo,avevo gli occhi appannati.

Il mio corpo stava cedendo alla fatica.

I miei piedi mi facevano sempre più male.

A volte,per via del buio, non schivavo qualche roccia appuntita,altre volte, invece, la luce argentea della luna riusciva a illuminarmi la via.

L'adrenalina cominciò a viaggiare a mille nel mio corpo quando comincia a sentire odore di fumo.

La mia mente era sempre meno lucida ma riuscii a intuire che qualcuno nei paraggi si era accampato.

Dovevo allontanarmi ma temevo di imbattermi nuovamente nei miei inseguitori.

Questi pensieri mi tartassavano la mente.

Il cuore mi martellava nel petto mentre il fiato, come colpo finale, mi trafisse in tutto il corpo.

Inciampai e andai a sbattere contro qualcosa.

Era solida e calda.

Quel contatto era infinitamente piacevole ma nello stesso tempo metteva inquetudine .

Con estrema fatica cercai di volgere la testa verso l'alto per distinguere meglio quella figura.

Qualcuno stava davanti a me?

Le forze ora mi sfuggivano dalle mani.

Non volevo rimanere ai piedi di quella persona che mi stava davanti.

Cercai di aggrapparmi a lui facendo vari tentativi dato che la mia vista diventava sempre più sfuocata, finche  una mano calda mi afferrò il polso.

Cedetti a quel contatto,sprofondando così nel buio della mia coscienza

 

  
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