L’alba…oppure no…la guardia Geoge Klein sì domandò come fosse possibile che la notte giungesse al termine così…in un modo tanto brusco, sì alzò, sporse la testa dalla sua buca, il fango e il sangue gli incrostavano il corpo, le membra intorpidite dolevano per lo sforzo di ergersi in piedi. Nelle ultime quarantotto ore, da quando aveva posto piede su Akton IV, aveva assistito ad eventi fuori dal comune, cose prive di senso, …cose maledette… che lo avrebbero perseguitato per il resto della vita, per quanto ancora gli rimanesse. Il cielo era squarciato a metà, colonne di luce intensa inghiottirono in un istante l’orizzonte, George sentì anche i compagni si alzarsi dietro di lui, Marcus, il vecchio sergente, gli sussurrò qualcosa…non lo ascoltò… la sua attenzione era altrove. Ad un tratto le luci sembrarono sul punto di diminuire, quasi scomparire, sgranò gli occhi…. come un onda… un boato di enorme potenza investì gli uomini, polvere e detriti si sollevarono da tutte le parti, le guardie furono scaraventate nel fondo oscuro della buca dalla sua inaudita potenza,gli occhi appannati , ciò che era stato confuso con l’albeggiare si rivelava essere un bombardamento, le artiglierie imperiali stavano battendo la terra di nessuno, colpi squassaterra sparati dagli imponenti Basilisk, si abbattevano sugli edifici in rovina, la distruzione dilagava ovunque, cavalcando i massicci proiettili schiantandosi e ghermendo tutto ciò che incontrava, trascinando nella propria corsa verso l’annientamento ogni cosa. Tutto ciò che rimaneva erano rovine … e cadaveri…moltissimi cadaveri, li trovavi ovunque, sagome mezze seppellite dalle macerie, articolazioni contratte nello strazio della morte, dita che inutilmente tentavano di ghermire un cielo sempre più oscuro e spettrale... Akaton IV, insediamento di Flemsis vittima del malevolo occhio del Caos…. …l’inferno…