You are not alone…
Amo passeggiare nell’aria fredda del mattino, quell’aria che mi fa capire che sono vivo, mi piace anche osservare le persone che incontro, senza che queste mi notino perché sono troppo prese a fare le cose più svariate, chi a leggere il giornale, chi ripassa un discorso che deve fare per lavoro, gli studenti fermi alle fermate degli autobus, devo ammettere che mi interessa particolarmente guardare i ragazzi che aspettano l’autobus che li porteranno scuola, solitamente chiaccheierano tra loro, ripassano la lezione per una verifica o probabile interrogazione, cpntrollano i messaggi sul cellulare o ascoltano la musica, è bello vedere i ragazzi che arrivano alla fermata, c’è chi cammina troppo infreddolito o assonnato per fare altro, chi corre, chi saltella, onìgnuno ha il suo modo, così come nel modo di vestire, tutti diversi ma alla fine tutti uguali perché seguono la moda del momento.
Oggi mi trovo a passare davanti ad una scuola, è sabato e alcuni ragazzi sono lì fuori dalla scuola perché hano finito le lezioni de giorno e aspettano il bus, mi colpisce il fatto che c’è chi sta studiando, chi legge o controlla gli appunti presi in classe aiutato dall’amico, le ragazze spettegolano, le coppie che fanno i cavoli loro come se il resto del mondo non esistesse, attira la mia attenzione una ragazza in particolare: indossa una maglietta nera con i leggins viola e golfino abbinato che le arriva a mezza coscia e stivali neri, è seduta sulle scale della scuola e ascolta la musica e canta, ha una bella voce, mi stupisce il fatto che nonostante al giorno d’oggi abbiano successo tutte le canzoni commerciali, sataniche e senza senso lei, così giovane stia ascoltando canzoni mie o dei bluvertigo, mi avvicino e la saluto, lei senza nemmeno guardarmi ricambia il saluto, mi siedo accanto a lei e le ciedo cosa sta ascoltando, lei si toglie le cuffie e risponde:
“bad”
“come scusa?”
“il cd Bad di Michael Jackson, prima però ascoltavo i bluvertigo. Perché?”
“no così ero curioso…”
Sembra pensarci un po’ su poi senza azare lo sguardo e mi chiede se voglio ascoltare la musica, le ripondo che accetto volentieri, mi porge la cuffietta e nel farlo mi guarda negli occhi, mi perdo un attimo, quegli occhi nocciola, sorridenti, che trasmettono allegria, lei ricambia lo sguardo incuriosito e sbianca, è probabile che mi abbia riconosciuto.
“posso farti una domanda?” lo chiede con timidezza, come se non volesse sembrare sfacciata
“certo, dimmi”
“tu sei Michael Jackson?”
“sì…”
“ah, ok, vuoi sempre ascoltare la musica o te ne vai?”
Mi stupisce, non mi salta addosso né niente, decido di ascotare la musica e accetto l’auricolare che la ragazza mi sta porgendo

I'm starting with the man in the mirror
I'm asking him to change his ways
And no message could have been any clearer
If you wanna make the world a better place
(If you wanna make the world a better place)
Take a look at yourself, and then make a change
(Take a look at yourself, and then make a change)

“una domanda, non è che mi faresti un autografo?”
Non so perchè, ma questa domanda mi stupisce, non tanto per la domanda in sè, ma per il modo in cui mi viene posta, come se fosse una cosa normalissima, non come se stesse parlando con una persona famosa, ma come quando i bimbi dell’asilo si vedono per la prima volta e fanno immediatamente amicizia, perciò non posso rifiutare, accetto e le firmo un auto la pagina del diario che mi porge.

C’è chi dice che girovagare è inutile, beh in questo caso vi devo dare torto, quindi…

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove

Anche perché…
C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo

Oggi indosso
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco

E faccio incontri piacevoli, questa ragazza rimarrà nel mio cuore, continueremo a vederci, diventerà come una figlia per me ma, all’epoca, non lo sapevo ancora, non potevamo saperlo…
Da allora non sono più solo perché lei è con me quando ne ho bisogno, e io ci sono er lei quando ha bisogno di sfogarmi…




Fine…
Che ve ne pare? Oggi mi sono fumata il cervello, lo so che è assurda come trama, ma a me piace, non so, è il mio cervello che fa questi scherzi e siccome non voglio annoiarvi oltre, aspetto le vostre recensioni e concludo qui. Baci Jinny Jonas.