SMETTERLA Dì FìNGERE...

Seì SEMPRE COSì..

ìL CENTRO DEL MONDO..

Tì PRENDì ìL MìO TEMPO..

Tì PRENDì ìL MìO SPAZìO

Tì PRENDì ìL MìO MEGLìO..

Mi dirigo verso il mio armadietto guardando per terra, come ormai d'abitudine. Non mi interessava più di tanto sapere che succedeva intorno a me. Ragazzi che parlano, scherzano, ridono. O Forse non volevo vederlo, incontrare il suo sguardo. Già lui, la causa delle mio “tormento”, se così vogliamo chiamarlo...

Adesso vi chiederete, Lui chi è?..

Forse è il ragazzo più carino della scuola, Occhi verde smeraldo, moro, fisico da urlo.

Ma il problema non è questo.Il problema è il mio stupido orgoglio.

Già perchè sono innamorata di lui, ma non oso dirglielo, Si già perchè IO, sono convinta che il primo passo lo debba fare il ragazzo. Peccato che forse lui lo abbia già fatto ed io ho fatto una cavolata. Mi appoggio con la schiena contro l'armadietto e mi metto le cuffiette dell' ipod, ritornando con la mente a quel giorno.

Ero appena arrivata al parco con la mia piccola sorellina.. Per quanto mi costasse dirlo, l'adoravo completamente.

-Tata- Già lei mi chiamava così -Possho andale sull'altalena?- Mi chiese con voce tremendamente dolce.

-Certo, Però stai attenta..-

-Shì- Si girò e iniziò a correre verso l'altalena..

Sorrisi e andai a sedermi su una panchina poco distante..

-Non sapevo che eri così dolce...- Eccolo. Lo riconobbi dalla voce. Non era possibile però, io andavo al parco per accompagnare mia sorella, e chi mi ritrovavo, Lui, il ragazzo più carino, ma anche quello più scorbutico, antipatico, permaloso della scuola..

-Ma tu mi perseguiti, allora..-

Mi alzai per guardarlo meglio in faccia ..

-Mmmh, fammi pensare..-

-Oh, non sapevo che avessi un cervello..- Dissi con voce fintamente innocente mentre avanzavo di un passo verso lui..

-Oh, piccola quante cose non sai di me..- Ok, adesso si stava avvicinando pericolosamente..

-Uno, non chiamarmi Piccola, Due non mi interessa nulla di te e Tre..- Non feci in tempo a finire che mi ritrovai con lui che mi stringeva a sé e con le SUE labbra appiccicate alle MIE..

“Adesso lo faccio fuori”

“Smettila, tanto lo sai pure tu che ti piace..”

Ma da quando se mi metto a pensare,il mio cervello mi risponde??

Lui si staccò e sorrise, io incavolata nera mi staccai violentemente da lui, che ancora mi teneva stretta e gli mollai uno schiaffo..

-Sei un Idiota..-

Detto questo, andai verso mia sorella, la presi in braccio e ritornammo a casa..

Dopo questo non mi parlò più e continuò ad evitarmi..

Scuoto la testa e mi rigiro riaprendo il mio armadietto..

“ Ma si può essere più sceme di me?”.. Sbuffai sonoramente e mi levai l'ipod mettendolo per bene nell'armadietto, che poi richiusi... Non lo avessi mai fatto, mi ritrovai LUI appoggiato contro gli armadietti di fianco al mio che mi guardava serio. Cercai di evitare il suo sguardo e me ne andai nella direzione opposta. “Cavolicchio se è bello però..”..

Mi fermai sentendomi afferrare il braccio fortemente, e lui che mi disse solamente “Vieni con me”. Ero obbligata ad andare con lui,mi stava stritolando il braccio!

Ci dirigemmo fuori dalla scuola sotto gli sguardi di tutti i ragazzi che ci fissavano sorpresi, increduli , delusi quelli delle ragazze.

Andammo nel retro della scuola e ci fermammo. Poi,lui si girò e mi fissò senza dire parola.

-Mi fai male – Dissi solamente cercando di apparire indifferente..

Lui si accorse della sua mano e mi lasciò andare il braccio.

Continuando a fissarmi mi si avvicinò ed io indietreggiai, peccato che dietro di me c'era il muro, quindi mi ritrovai con lui quasi appiccicato a me ed io con la schiena appoggiata a un muro..

-Guardami..- Aveva un tono severo e.. Deluso? Io non lo guardai, allora mi prese il viso con una mano e mi contrinse a fissarlo..

-Perchè continui a fare così? -

-A fare così come?- Cosa voleva da me??

-Devi smetterla-

-Devo smetterla di far che?- Ma non può dire esplicitamente quello che vuole?

-Di fingere che non ti dispiaccia che io non ti parli più e che non ti rivolga più attenzioni..-

-A me non dispiace...- Il mio era un sibilo, stavo mentendo..E lo Stavo Facendo Male..

-Se la metti così..- Lasciò andare il mio viso e fece per andarsene. “Dai cavolo, Dì qualcosa..Qualsiasi cosa..”

-Eh Va Bene.. Mi dispiace, ok?- Si voltò e si avvicinò. Io abbassai il viso guardandomi le punte delle scarpe, eravamo distanti e a me questo faceva male, in quel momento avrei voluto stringerlo.. Sentivo il suo sguardo su di me.. Poi fece una cosa inaspettata, allungò il suo braccio verso di me dicendomi dolcemente “Vieni Qui”.

Io gli presi la mano e l'abbracciai stringendolo forte..

-Ti odio, Ti odio, Ti odio..- Dissi mentre le lacrime scendevano. Lui Mi alzò il viso in modo che potesse guardarmi meglio. Mi asciugò le lacrime e sorrise.. Io nascosi il mio viso nell'incavo della collo.

-Ti Odio.. Perchè mi hai fatto innamorare...-

Sentii sorriderlo dopo quest'affermazione...

-Sai non è una cosa brutta.. Io lo sono già da tempo..- Sorrisi guardando quegli occhi verde smeraldo che tanto mi piacevano.. e che tanto avevo odiato..

-Non ti arrabbi se faccio una cosa?- Io lo guardai pensierosa e poi scossi la testa come per dirgli di no..Pian Pian mi si avvicinò e mi baciò.. All'inizio era un bacio casto e dolce.. Poi quando sentii premere la sua lingua sulle me labbra, diventò molto passionale, che mi ritrovai con le mie gambe intorno alla sua vita e le mie mani tra i suoi capelli. Si staccò e sorrise della mia reazione..

Io arrossi ma continuai a guardarlo.

-Comunque lo schiaffo lo potevi dare un po' più convinta..- Io lo fissai per un momento e poi scoppiai a ridere seguita da lui, mentre prendendo l'iniziativa lo baciai.

E' UNA CAVOLATA, LO SO ..

MA MI ANDAVA DI SCRIVERLO..

SPERO NON VI SIA VENUTO IL VOMITO..

BACììì