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Autore: Stargirl312    20/10/2009    6 recensioni
-Nick... Non stavo fingendo! E' vero. Sono quello che dici. Ma tralasciando il fatto che io sia una macchina da guerra capace di uccidere un uomo a mani nude in 15 maniere diverse... Io... Io ti ho amato davvero. E quello di cui ho più paura adesso è... Che credo di amarti ancora...-
-Dovrei crederti?-
-Credi al tuo cuore. Sarà sempre più attendibile dei fatti.-
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5 Ed ecco qua l'atteso 5° capitolo...
Scusate se ci ho messo così tanto a continuare ^^'''' spero mi perdonerete!
Volete sapere come continuerà la storia... eheheh... vero?
Beh non vi resta che leggere ^^.
Buona lettura!
xoxo

Cap 5: I'll never see the sky the same way
.
        I'll never see the sky the same way
And I will learn to say goodbye, to yesterday.
-Twilight, Vanessa Carlton-

Ognuno, nella propria vita, ha un momento in cui pensa di perdere se stesso.
Le tue convinzioni sembrano vacillare di fronte a qualcosa estremamente più immenso di loro.
Ma cosa può succedere quando TUTTO quello in cui hai creduto, in cui hai sperato... Sembra essere solo una grande massa di cazzate?
Quando trovi qualcosa che non avevi mai incontrato?
Qualcosa come un bruciore allo stomaco ogni volta che pensi ad una persona o il battito del tuo cuore che accelera quando la vedi.
Qualcosa come una strana sensazione che dapprima ti sembra fastidiosa... Poi diviene istintiva...
Perchè io...
Io mi sentivo esattamente così.
Passavano i giorni che mi separavano dal concerto e puntualmente io e i Jonas ci incontravamo.
Che fosse per scendere in ascensore... Che fosse per dirigerci nella saletta insonorizzata dotata di un piccolo studio di registrazione, presente all'interno dell'albergo...
E ogni volta questa sensazione si rifaceva viva.
Quando lui mi fissava. O mi sorrideva. O addirittura mi abbracciava.
Lui.... Nicholas...
Fino a... quanto?
Due settimane, forse?
Beh fino a due settimane prima, un perfetto sconosciuto.
Adesso una specie di droga.
Esatto.
La sua presenza per me era come qualcosa di cui non riuscivo a fare a meno.
Qualcosa alla cui ero diventata totalmente dipendente.
Non mi serviva molto.
Mi bastava osservarlo per 5 secondi, osservare quei lineamenti dolci e perfetti...
E quando lo guardavo, notavo sempre quella tristezza celata nei suoi occhi alla quale, però, si sostituiva sempre quella voglia di lottare che faceva di lui quasi un eroe ai miei occhi, un coraggioso combattente che anche se ferito, continuava la propria battaglia.
Era unico.
Era l'amico che avevo desiderato da sempre.
Amico?
Forse qualcosa di più.
Ma non riuscivo a capire cosa, esattamente.


Ero sdraiata sul letto con il computer sul cuscino, intenta a mandare un messaggio (il 4° del giorno -.-''') al Capo J. per comunicargli che... "Andava tutto bene".
Quando non era vero per niente. Non andava tutto bene. Riuscire nella missione che mi era stata affidata sembrava sempre più impossibile.
All'improvviso sentii bussare alla porta della mia stanza
-Cam! Apri!-
Mi si gelò il sangue. Era la voce di Nick... Sembrava... Un po' agitata.
La mia mente razionale e abituata a immaginare mille ipotesi al secondo si mise al lavoro.
"Mi ha scoperto" "Non ho più speranze" "Sono nella merda" erano i pensieri più insistenti.
Aprii la porta senza sapere minimamente cosa aspettarmi.
E mi trovai di fronte un Nick Jonas mezzo sudato, in tuta da jogging, sexy... Eh? SEXY?
Scossi la testa come se potesse aiutarmi a scacciare quei pensieri.
-Cam, devo parlarti di una cosa importante che ho scoperto oggi.-
"Diodiodiodio" -Dimmi- cercai di mantenere una faccia curiosa... Per coprire l'agitazione che mi pervadeva.
-Hanno anticipato il concerto a domani sera! Problemi di organizzazione. Un po' poco serio da parte loro ma, cosa vuoi...-
Badabum.
Credo che in quel momento sentii perfettamente il cuore smettere di battere.... E poi riprendere il suo ritmo normale, piano piano.
Io mi immaginavo chissà cosa.... E lui mi veniva ad avvertire di uno spostamento di date?
-Cam, tutto bene? Sei pallida come un lenzuolo.- Nick mi poso una mano sulla fronte -Accidenti, sei anche un po' calda. Non dovresti riposare un po'? Dopo tutte queste prove vuoi proprio giocarti la sera del concerto?- disse con fare protettivo.
E poi eccolo, come sempre... Quel sorriso sghembo che mi faceva sciogliere ogni benedettissima volta.
-Dai ti do una mano a stenderti...-
-NO!- urlai facendolo sobbalzare e probabilmente facendo sobbalzare anche la mia pressione.
Non avevo nemmeno messo a posto i gadget dell'agenzia, prima di aprirgli, non potevo permettermi che li vedesse.
-Ce la faccio. Non ti preoccupare, so badare a me stessa- risposi freddamente.
-Non lo metto in dubbio, ma magari hai bisogno di qualcosa, non so... Uno spuntino, un po' d'acq...-
-Nick, ti ho detto che so badare a me stessa, è chiaro il concetto o no?-
Quanto dolore mi fece vedere i suoi dolcissimi lineamenti inarcarsi in un'espressione triste e delusa.
-Mi dispiace, non volevo essere invadente...-
"Ma Nick... Non capisci? Non puoi, non puoi avvicinarti troppo a me. Sarebbe come cercare di avvicinarsi al fuoco. Rimarresti sicuramente bruciato... Ed è l'ultima cosa che voglio" -Si beh... Ne parliamo dopo... Adesso vado a riposare, come mi hai consigliato tu... Ci vediamo in sala prove alle 5 e mezza. Ciao!-
E chiusi la porta.
Poi scivolai lentamente a terra, tenendomi appoggiata ad essa, e piansi.
Cammie il camaleonte pianse.

Nicholas tornò nella sua suite triste e pensieroso.
Nei giorni precedenti aveva notato un certo fastidio in Cam quando la si spingeva a parlare di lei o le si domandava qualcosa sulla sua vita. Ma l'aveva presa come una questione di orgoglio. Magari non voleva parlare di lei per non avvicinarsi troppo agli altri e di conseguenza rischiare di avere compassione da parte loro.
Adesso invece aveva cominciato a pensare che potesse esserci qualcosa di molto più grande che Cam non voleva far sapere a nessuno.
Un segreto davvero segreto.
Ed il non capirlo, per Nicholas, era veramente stressante.
E lui, in fatto di segreti, era abbastanza bravo... Non per niente era una mezza spia.
Purtroppo però, era troppo coinvolto emotivamente per pensare all'ipotesi più vicina alla sua natura.
Perchè quella ragazza indubbiamente lo affascinava, e anche tanto.
Più di quanto avrebbe dovuto.
-Nick-
Forse avrebbe dovuto parlare faccia a faccia, con calma.
-Niick!-
O magari cercare qualcosa sul motore di ricerca della Earth a proposito di quella ragazza...
-NICK!!! LO SENTI CHE TI STO CHIAMANDO O NO?!"
Un Joe decisamente arrabbiato stava sulla soglia della sua camera con un auricolare infilato nell'orecchio e il cellulare in mano.
-Si, Alfa, ho capito. No, Nick non sta avendo problemi. Si, è qui, te lo passo- Joe si sfilò l'aggeggio e lo porse al fratellino lanciandogli un'occhiataccia.
Nick si sistemò l'auricolare.
-Alfa?-
-Nicholas. Quanto tempo.-
-Ci hai contattato l'altro giorno, non è passato così tanto tempo.-
-Che è successo, Presidente? Qualche problema con la copertura? Ti sento alquanto infastidito e nervoso-
-Nessun problema di particolare rilevanza.-
-Qualsiasi cosa è di particolare rilevanza se distoglie i tuoi pensieri dalla missione. Ah, a proposito, l'incontro con il mediatore sarà appena dopo il concerto, farò in modo che vi incontriate in un posto tranquillo e che nessuno vi disturbi.-
-Dopo il concerto saremo a firmare autografi, tutti si accorgeranno che Nick Jonas non sarà con i suoi fratelli ad autografare magliette e foto.-
-Non preoccuparti inutilmente, all'organizzazione penserò io. Tu pensa piuttosto a tenere al sicuro le tue informazioni e a non sbilanciarti in alcun modo con inutili distrazioni.-
-A quello, come hai detto, penso io. Sono in grado di badare a me stesso-
-Nicholas, le informazioni che possiedi sono di vitale importanza. Te ne rendi conto? Un attimo di distrazione potrebbe essere fatale per il futuro dell'agenzia. Lo capisci?-
Nick sbuffò
-Ovviamente-
-Bene, conto su di te-
Click.
Nick si tolse l'apparecchio e lo lanciò dall'altra parte del letto.
Inutili distrazioni.
Cam non era un'inutile distrazione.
Ma piuttosto un mistero da svelare.
Peccato che il mistero fosse più pericoloso di quanto Nicholas Jerry Jonas pensasse o persino immaginasse.



TOC, TOC, TOC
Qualcuno bussava spasmodicamente alla porta della suite dei Jonas... Ma in quel momento c'era solo Nick, così andò lui ad aprire.
E si ritrovò tra le braccia una Cam piangente e scossa dai singhiozzi.
-Nicholas, non volevo risponderti così, perdonami!-
-Cam, va tutto bene, calmat...-
-No, non va tutto bene! Ti ho mentito, prima... Ma ti ho dovuto mentire!-
-E' tutto a posto, tranquilla, ma se mi spieghi, magari ci capirò qualcosa di più.-
-Nick, è troppo pericoloso.-
-Che cosa è pericoloso?-
-Io sono..-
DRIIIIIIIIN

Nick si svegliò di soprassalto con il rumore del simil-campanello fuori dalla loro camera.
Si era abbioccato, come suo solito.
DRIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIN
Era stato dunque solo un sogno, quello di Cam?
Si alzò di malavoglia e andò alla porta.







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Okay. Scannatemi, crocifiggetemi... Non ho aggiornato per un BEL PO' e me ne scuso parecchio.
Ma spero che con questo capitolo mi farò perdonare almeno in parte.
Arriveranno nuovi sviluppi nel prossimo... Ho già qualche idea :)
Miraccomando, leggete, criticate e recensite.
Ogni vostro commento e ogni vostra opinione mi aiuta a migliorare!
Un bacione enorme a tutti.
Lets

  
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