La mattina si avvicinava e le luci magiche e accattivanti della notte lasciavano posto a quelle pure e genuine della mattina.
L'aria era fresca e pulita che ti entrava nei polmoni e li riempiva di ghiaccio.
Una giovane ragazza sui sedici anni camminava lenta ,quasi non curante dello scorrerere del tempo ,sopra un ponte e ammirava le acque cristalline che scorrevano veloci sotto quello spesso strato di cemento.
In giro non c'era una macchina e l'unico rumore udibile se non il canto degli uccellini era il risuonare dei suoi passi nella citta completamente vuota.
La ragazza indossava la divisa verde e bianca alla marinaretta della sua scuola, con al centro del petto un bel fazzoletto rosso .I lunghi capelli corvini le ricadevano lisci fino sotto le spalle ,tagliando a meta la schiena diritta,dove finivano condi un una piccola arricciatura.Il viso dalla pelle lattea era incorniciato dalla frangia sottile e ben pettinata ,ma che nonostante tutto appariva ribelle.Gli occhi grandi e di uno splendido color ametista scrutavano tutto accuratamente ,ma si poteva ben notare in essi un velo di malinconia sempre nascosto da una maschera di felicità perfezionata man mano che cresceva ,man mano che diventava più adulta e consapevole.
Passò accanto ad una chiesa.L'orologio segnava le sei e dieci.
Lei era sempre uscita a quell'ora perchè sentiva la necessita di tanto in tanto di prendersi una pausa e di togliere quella odiata maschera che ogni giorno si faceva sempre più pesante.
Finalmente era arrivata.
La ragazza inizio ha salire lentamente le scale dell'edificio in cui si era addentrata.Era una struttura nuova ,la sua scuola,aveva avuto il permesso di andare la mattina presto purchè non disturbasse gli inservienti.
Si addentro lungo un corridoio bianco e inizio a salire una lunga rampa di scale fino ad arrivare in una stanza completamente rivestita di mattonelle bianche lucide ,al cui centro troneggiva un pianoforte di nero .Di lato una piccola scrivania ,dove di solito usava sedere il professore di musica ricoperta da spartiti di vario genere.
La ragazza posato lo zaino vicino al piano,spalanco tutte le finestre facendo entrare quella fresca aria che amava tanto respirare e inizio a sfogliare gli spartititi sparsi sul piano di fredda formica.
Dopo alcuni minuti ne scelse uno e ando a chiudere la porta ,assicurandosi cosi di non venire interrotta da nessuno.
Si sede sullo sgabello rivestito di lavorata pelle rossa e dette uno sguardo ai luccicanti tasti d'avorio che sembravano implorarla .
La ragazza stese avanti le mani facendo scrocchiare le esili dita e inizio a battere su quei tasti che tanto l'avevano tentata le note di Ai No Uta.
Le note risuonavano nella fredda stanza bianca dissolvendosi nell'immensita del celo al di fuori di quel "piccolo pardiso" che tanto piaceva alla ragazza.Le sue dita scorrevano veloci sui tasti come travolte da quella stessa musica che erano intente a creare facendo scomparire dalla mente di quella pianista ogni preoccupazione ogni pensiero che non fosse la canzone riempiendole la testa con le dolci note di quella canzone che tanto credeva le si addicesse.
Ma poi ,come la fine di un bel sogno ,la piccola alice doveva far ritorno al mondo reale lasciando quello delle favole che tanto amava,cosi finiva la dolce canzone facendo tornare al presente la ragazza che intonate le ultime note non pote trattenere un sospiro .
Dalla porta provenni un battito di mani ,infatti lei non si era accorta che la porta era stata aperta e che qualcuno aveva assistito al suo concerto mattutino.
-sei veramente brava sai?-
-grazie...ma io credevo che a quest'ora a scuola non ci fosse nessuno tu allora che ci fai qui?-
-ero venuta per allenarmi in palestra...piacere io sono Sango-
-il piacere è mio io sono Kagome-
La ragazza che stava sulla porta aveva lunghi capelli castani raccolti in una coda alta che ricadeva armoniosa sul corpo esile ma ben formto della ragazza.
-vieni qui ogni mattina per suonare?-
-veramente solo da un mese a questa parte perchè la mia iscrizione è stata fatta solo da un mese...e cosi ne ho approfittato.-
-ecco perchè la tua faccia mi era nuova...sai percaso in che classe dovresti essere?-
-no vermente non ne ho idea....sicuramente in seconda ma non so che sezione..-
-b'è se capiti nella seconda b quella è la mia classe...ci vediamo oggi alla pausa è kagome?oppure prima dipende...-
-grazie sango comunque si ci rivedremo sicuramente .- detto queto la ragazza uscii.
Era così quello era il primo giorno in una nuova scuola per Kagome ,certo non era stato facile per lei lasciarsi tutto alle spalle ma ce l'aveva fatta e ora aveva intenzione di incominciare una nuova vita........
DRIIIIIIIIIIIIIIINNNNNN!!!!
Il suono argentino della campanella la desto dai suoi pensieri...
-se questo è l'inizio di una nuova vita b'è...si inizia male!!!-infatti era gia in ritardo per la prima lezione!!!
bea-fa tanto schifo?-
giw-seondo me è carina ma per me è troppo facile dirlo!!-
bea-concordo ...stronzetta approposito come ti è andato il balletto per la fine della scuola?-
giw-uno schifo sono caduta a terra perchè sono inciampata nei pantaloni....na figura!!!-
bea-peccato che non c'ero ...altrimenti sai che risate!-
giw-stronza!(offesa)-
bea-vabbe fa come ti pare ...-