...
Ti
prendo per mano e corro con te, tra le vie notturne di una Bergamo
deserta.
Nulla
di sensato guida le nostre menti ed è questa la gioia
immensa.
Tu
sei la mia irrazionalità.
Le
nostre gambe si muovono veloci, soavi, come le ali di una piccola
fata aggrazziata.
Voliamo
insieme, guardando la luna e fidandoci solo delle nostre mani legate
solidamante, pronte a rimanere un insieme per l'eternità.
Corriamo,
corriamo, corriamo.
Riesci
a sentire il mio cuore che batte? Non è la fatica. Sei tu,
solo tu.
Le
mie gambe non cedono, il respiro è normale, i battiti sono
ancora
presenti. Sei tu che mi tieni ancora legata a tutto ciò, ad
ogni
emozione più minima o stupida.
Ti
fermi, guardandomi nei miei occhi quasi neri, non lasciando andare la
mia mano.
La
stringi sempre di più, accarezzandola con il pollice.
Lotti
con i tuoi lunghi capelli ricci che scivolano davanti ai tuoi occhi
color ghiaccio. Rido, divertita e felice di ogni tuo più
piccolo
gesto.
Mi
sorridi come se io fossi la creatura più bella dell'universo.
Entrambi
sappiamo che non lo sono eppure attraverso i tuoi occhi mi vedo
splendida.
Ma
è cio che siamo noi, capisci?
Solo
due ragazzi che corrono, sorridono, si emozionano per il semplice
fatto di essere.
Le
tue labbra si avvicinano alle mie, si posano su di esse e le
raccolgono, provandole, amandole per la prima volta.
Il
tuo miliardesimo bacio.
Il
mio primo...
Eppure
qualcosa di così intenso e penetrante da essere considerato
totalmente unico, totalmente nostro.
...