Anime & Manga > BeyBlade
Ricorda la storia  |      
Autore: Kseniya    23/10/2009    9 recensioni
Mille pensieri affollano la mia mente. Sono pensieri tristi e malinconici, che mi trafiggono il cuore come una spada.
Infide e fastidiose lacrime mi rigano il viso, tormentandomi e rendendomi ridicolo in sua assenza.
Lacrime maledette che si prendono gioco di me, che cercano interrottamente di rendermi conscio del fatto che sono solo al mondo. Che non ho più Lui al mio fianco, che non ho nessuno pronto a proteggermi da ogni male.[...]

Ecco qui una piccola One – Shot che ha come protagonisti i miei personaggi preferiti. La storia che leggerete parlerà di Boris – personaggio che mi rappresenta – e Yuri, che decide di mettere fine alla loro storia. Non è un granché, ne sono consapevole, ma io mi sfogo così. E' anche un esperimento dal momento che è la mia prima Shounen ai, poiché non è un genere che apprezzo. Tuttavia, ho voluto provare e spero di aver ottenuto da voi, lettori più che esperti, un'opinione positiva.
[BorisxYuri]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Boris, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Estranei a partire da Ieri ~'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~ Estranei a partire da ieri*



*La luna a un soffio,
se alzi il braccio puoi toccarla.
Ti guarda immobile e ha un sorriso da bastarda.
E tra le stelle i desideri della gente,
che cerca un po' di se, mentre io cerco te. . .



Mille pensieri affollano la mia mente. Sono pensieri tristi e malinconici, che mi trafiggono il cuore come una spada.
Infide e fastidiose lacrime mi rigano il viso, tormentandomi e rendendomi ridicolo in sua assenza.
Lacrime maledette che si prendono gioco di me, che cercano interrottamente di rendermi conscio del fatto che sono solo al mondo. Che non ho più Lui al mio fianco, che non ho nessuno pronto a proteggermi da ogni male.
Provo a combatterle, provo a lottare contro di loro. Cerco di trattenermima è tutto inutile. Io sono un debole, io non sono niente senza Lui.
Non riesco a credere a questa sua ipocrisia, non voglio crederci. Andava tutto bene, era tutto così perfetto.
Mi rifiuto di credere a questa triste realtà e seppur sia un illusione, mi chiudo dentro di me sognando che lui è ancora al mio fianco, ad abbracciarmi e a coccolarmi. A farmi distinguere il bene dal male e a convincermi che una persona che mi vuole un bene particolare c'è.
Tutte bugie, ecco cos'erano: delle splendide bugie.

*Parlami, parlami adesso
che io ti sento che non sei più lo stesso
che me ne frega di esserti amico?
Mi sembra assurdo solo a pensarci
cosa che vuoi che dica?
Guardaci, guardaci adesso
non c’è più un gesto, non c’è compromesso
e lo capisco dal tono diverso di voce
con cui mi dici: “Stasera ho da fare non mi aspettare”. . .



Ricordo ancora il giorno in cui ti facesti male, eri in fin di vita per colpa di quel maledetto: Garland.
I tuoi occhi aperti a mezz'asta sboccanti di lacrime, il tuo cuore batteva forte e le tue mani tremavano.
Ti stavo accanto e ti ammiravo nella tua continua voglia di combattere, nella tua voglia di vivere.
Stringevi il lenzuolo del letto strettamente, stringevi i denti e cercavi di tenere testa al dolore mentre le lacrime continuavano a marcarti il viso e io ti guardavo, ti ammiravo, ti stimavo e. . . Ti amavo. . .
Mi afferrasti una mano e mi dicesti: “Non lasciarmi solo, Boris” e fu lì che mi resi conto di non essere privo di pietà.
Il cuore mi batteva forte e ad ogni tuo gemito di dolore lo sentivo morire, come se improvvisamente non trovasse più la voglia di continuare a vivere.
Mi doleva assai troppo vederti così, consapevole di essere un perfetto idiota che non poteva aiutarti e che non poteva far niente per farti sentire meglio.
I punti collocati con cura nella tua pelle ti davano un aspetto sofferente, mi creavi compassione, cosa piuttosto insolita per me. Boris Huznestov, quel ragazzo che non ha mai avuto pietà e compassione per nessuno. Ma tu eri diverso: eri Yuri Ivanov. L'unica persona che in tutta la mia vita mi è stata vicina e che non mi ha mai giudicato per quello che dicevo di essere, ma bensì per quello che ero veramente.
Quando uscisti dall'ospedale ti appoggiasti alla mia spalla e cominciasti a camminare con il timore di cadere. Avevi paura, ti sentivi debole e non riuscivi a fidarti della stabilità delle tue gambe,
“SMETTILA DI AVER PAURA!” urlai annegando in quei tuoi zaffiri così freddi e tristi, ma che regalavano allo stesso tempo emozioni indescrivibili.
Quanto può essere fatale per noi una semplice paura? Ci distrugge, ci rende privi di speranza e ottimismo, ci induce in una vita piena di pessimismo e persa completamente nel vortice della paura.
Vivevi ogni istante della tua vita con il terrore di farti nuovamente male, avevi paura di tutto e di tutti. E fu lì che la mia stima cominciò a “calare” vertiginosamente .
Ti accasciavi spesso in un angolo buio della tua stanza a piangere e a urlare di tutto al tuo essere, nascondevi il viso tra le braccia e ti difendevi con i gomiti per allontanare tutti. Volevi restare solo, non volevi nessuno perché non ti fidavi di nessuno, eppure lasciasti che io ti stessi vicino ad aiutarti a credere di nuovo in te stesso e ci riuscii. Ma malgrado tutto ora tu mi lasci, abbandonandomi alla solitudine e alla sofferenza di non averti più tra le mie braccia.
E se ora penso che ti ho perso per sempre mi viene voglia di mettere fine alla mia vita, perché un mondo senza te è un continuo infliggersi ferite al proprio cuore.
Con tutto quello che ho fatto per te mi lasci così? Non ti capisco...
Sei un ingrato Yuri... Un ingrato... Cos'altro vuoi che dica? Guarda come mi hai ridotto. Non sei soddisfatto? Vuoi vedermi soffrire?

*La luna è un cerchio,
ci vuole poco a disegnarla.
Ha un’aria nobile
e un cielo intero ad ammirarla
e tra le stelle i mille sogni della gente
che pensa e vive
mentre io penso a te



Ma io non piangerò mai davanti a te, non farò mai niente di simile.
Non mostrerò mai il mio lato debole a quei tuoi splenditi zaffiri.
Piangerò in silenzio, piangerò nell'ombra, piangerò alle tue spalle. Non ti darò mai questa soddisfazione.
Nei momenti di solitudine mi mancherai e io non potrò fare a meno di pensare al tuo splendido viso.
Nel tempo che passa, nella luce che lentamente si sbiadisce per lasciar spazio alle tenebre più profonde di questo crudele mondo mi mancherai.
Invano cercherò di rassegnarmi dal fatto che mai più potrai essere mio, che mai tornerai e seppur molto triste e difficile da accettare questa è la verità.
Ti ho perso per sempre e non tornerai mai da me. . .

*Parlami, parlami adesso
che io ti sento che non sei più lo stesso
che me ne frega di esserti amico? Un tuo amico!
Mi sembra assurdo solo a pensarci,
cosa che vuoi che dica?
Guardaci, guardaci adesso
non c’è più un gesto, non c’è compromesso
e lo capisco dal tono diverso di voce
con cui mi dici: "Stasera ho da fare non mi aspettare". . .



E in questa notte buia, arricchita da una folta nebbia. Mi ritrovo a pensarti e ad immaginare a quanto sarebbe bello vivere questo secondo tra le tue braccia, pronte a farmi sentire protetto e amato.
Mi manca la Luna, questa sera non riesco a guardarla. La nebbia e la tristezza, nonché sua complice, mi impediscono di guardarla.
Mi manca quel tuo sorriso soddisfatto quando ti sedevi ad ammirare quella sua bellezza lineare, che mai nessuno può imitare.
Pazzesco è il sol pensare che un giorno ti dimenticherò, non lo farò mai e tu lo sai.
Per sempre occuperai il mio cuore. Lo ferirai, lo farai piangere e lo farai soffrire ma lui continuerà a tenerti stretto. Non cancellerà mai la tua immagine.
E anche se lo volesse non ci riuscirebbe, perché oramai sei incancellabile.

*Due estranei a partire da ieri. . .
Siamo due estranei a partire da ieri. . .



Le nostre strade si sono divise e il tuo viso si allontana sempre più da me, allontanandomi dal tuo abbraccio mentre la mia mano aperta è protesa verso di te.
Vuole riprenderti, vuole tirarti di nuovo verso di lei ma sa che non ci riuscirà e sa anche che la tristezza divorerà il suo possessore.
Ci comporteremo da estranei, che cosa ridicola. . .
Come puoi comportarti da estraneo dopo tutto quello che abbiamo passato insieme? Quei baci, quegli abbracci, quelle carezze e quei sussurri. . . Non erano niente per te? Come puoi dimenticarli così?

*Siamo due estranei a partire da ieri. . .



Non riesco a stare senza di te. . .
Vorrei poter tornare indietro nel tempo per rivivere quei momenti con te. . .
Senza i tuoi baci non vivo, erano come una carica per me. Mi aiutavano ad andare avanti e a non abbattermi alla prima difficoltà.
Vorrei sentire di nuovo il sapore dell'amore, quel sapore che solo tu mi hai fatto conoscere.
Vorrei poterti stringere nuovamente tra le braccia e aspettare che Morfeo ti faccia addormentare, lasciandoti cullare tra sereni sogni.
La mia vita senza te non è degna di andare avanti, decido di mettere fine alle mie sofferenze sotto questa Luna nascosta ai miei occhi che tanto amavi.
Lascio che il sangue mi macchi rigorosamente la pelle, mentre il mio cuore cessa di battere definitivamente.

*Tears. Intense pain.
Falls every illusion
gives also the soul,
than just nothing.
I leave you my heart.
Oblivion save me. . .





Ok, so che è una schifezza, ma c'è qualcosa che mi ha spinto a pubblicare questa fic. Non so con esattezza cosa, forse il fatto che sono i miei pensieri del momento. . . Spero vi piaccia, anche se dubito fortemente.
Un grazie speciale a tutti coloro che mi sono vicini in questo brutto periodo. E un grazie va anche a quelle persone che decideranno di commentare questa One – Shot.
~ OnLy_Pich*
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Kseniya