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Autore: NatsuVIII    24/10/2009    1 recensioni
Ed ecco l'ultima della trilogia!
Questa volta i protagonisti sono i Varia (Bel-chan *ç*)
Genere: Generale, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Virtutae & Sins - Today and Tomorrow'
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ED ECCO L’ULTIMA PARTE DELLA TRILOGIA!
Questa volta i protagonisti sono i Varia, godetevela!

La virtù cardinale della Prudenza (intesa come capacità di discernere il vero bene) ha un ruolo predominante sulla altre virtù, al punto da essere denominata "Auriga Virtutum" [Wikipedia].

BELPHEGOR
Era un principe, uno di quelli veri.
No, non come quelli delle fiabe.
Loro non tagliuzzavano la gente per … passare il tempo, probabilmente.
Belphegor aveva sempre pensato che fossero mortalmente noiosi.
Lui era un nobile vero, si era conquistato il suo titolo versando sudore. E sangue.
Quello di suo fratello.
Era stato davvero divertente.
Era un vero principe lui, e come tale non doveva sottostare a nessuno.
C’era una sola GIUSTIZIA che Bel seguiva, ed era la sua.

LEVI-A-THAN
Levi-A-Than era spietato.
Donne, bambini, … indifesi … per lui non facevano alcuna differenza.
Perché molto, molto tempo fa aveva deciso che avrebbe annullato se stesso per lui, tutto quello che fosse uscito dalla Sua bocca sarebbe stato inequivocabilmente corretto.
Non aveva bisogno di sentimenti, tranne l’assoluta abnegazione.
Non aveva bisogno di compagni, tranne il Bossu.
Non aveva bisogno di obbiettivi, Lui era il suo.
E non importava se lo minacciava costantemente, lo chiamava spazzatura o lo ignorava.
Perché Levi viveva con la SPERANZA che Xanxus gli dava.

LUSSURIA
L’avevano colpito alle spalle durante un combattimento.
Ok, magari era leggermente in svantaggio, ma … ALLE SPALLE!
Marmon: era un miracolo che non gli facesse pagare anche l’aria.
Levi e Squalo: costantemente persi in adorazione del capo.
Bel: era forse quello messo meglio, ma era un pazzo omicida.
Il capo: bé, il capo è il capo, c’è poco da fare.
Gola Mosca: è una macchina, non è che possa offrire chissà quale supporto.
E non dimentichiamoci che era lui che l’aveva colpito alle spalle.
Lussuria si chiese con quale CORAGGIO continuava a far parte dei Varia.

MARMON
La sua regola di vita era mantenere un basso profilo.
Si stava nascondendo dopotutto, non poteva rischiare d’attirare l’attenzione.
In effetti fra i Varia era quello che risaltava meno.
Non era un esaltato come Squalo.
Non era sociopatico come Belphagor.
Non era un casinista come Lussuria.
Non aveva la mole di Gola Mosca o Levi.
Non risaltava come il capo.
Per Marmon la quotidianità stava nelle mezze misure, che in mezzo a quel branco di pazzi garantiva l’invisibilità.
Marmon, o meglio Viper, della TEMPERANZA aveva fatto di necessità virtù.

GOLA MOSCA
Non era un essere umano, e come tale non provava emozioni.
Non era accecato dall’ira che divorava spietata Xanxus.
Non era incatenato dalla fedeltà cieca e assoluta di Levi-A-Than.
Non amava uccidere e distruggere come Bel o Squalo.
Non si divertiva a torturare il suo nemico come Lussuria o Marmon.
In “lui” vi era l’assoluta atarassia di pulsioni, l’unica cosa importante gli ordini.
Fino alla morte.
Dei bersagli.
Il più rapidamente possibile, senza inutili fronzoli.
La CARITA’ di Gola Mosca, per i nemici, stava proprio nella sua assoluta mancanza di emozioni.

SQUALO
Gli era stato al fianco fin dall’inizio.
Quando era ancora un ragazzino viziato che si faceva scudo del nome di suo “padre”.
Quando aveva scoperto la verità ed era come impazzito.
Quando la sua fiamma d’ira era divampata violenta rischiando di bruciare tutti e tutto, Lui compreso.
L’aveva visto addormentarsi e risvegliarsi, la fiamma sempre più violenta ed incontrollabile.
Era stato accanto a Xanxus dall’inizio di quella storia, della Sua storia.
 E lì sarebbe rimasto.
Avrebbe seguito per sempre, con FEDE cieca ed assoluta quella fiamma violenta.
 
XANXUS
Aveva avuto anni per riflettere.
In quell’oblio forzato in cui suo “padre” l’aveva imprigionato.
E quando si era “svegliato” aveva scoperto che un moccioso aveva preso il posto che gli spettava di diritto.
Le sue fiamme d’ira erano divampate.
Così … tenero, giusto.
Così preoccupato per i suoi compagni.
Così simile al vecchio.
L’avrebbe volentieri distrutto, lui e tutto quello che per lui era importante ed al diavolo il piano.
Ma non poteva, non si sarebbe abbandonato alla sua furia ceca finché non fosse arrivato il momento.
In quegli anni di prigionia Xanxus aveva imparato il valore della PRUDENZA.


E mi raccomando, commentate! Anche solo per dire cosa c'è che non va, così che possa migliorare!
SEE YOU  SOON!!!
  
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