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Autore: Kisshou    25/10/2009    7 recensioni
Quella bambina, una stupida tredicenne... Quarter Queen...strillava di lasciarla andare, di non ucciderla. Povera illusa. Il suo sangue era così rosso, così bello... lo assaporavo il tutto il suo corpo, arrivando a leccare le ciocche dei suoi lunghi capelli spenti. 
Ecco... non ne vedete la poesia?
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, Naomi Misora
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1

FlAsHbAcK

Uccidere… sì, forse è sbagliato uccidere...

Mi chiamate dannato solo perché uccido? Tsk, poveri illusi… non capite che uccidere è un’arte sottile? Non ne vedete il lato poetico?

Io lo vedo. Ogni volta che il sangue esce dai corpi delle mie vittime...  è divertente ammazzarle, sentire le loro urla nelle orecchie, supplicarmi....

E' buffo: inizialmente mi supplicano perchè le lasci andare... subito dopo mi pregano di ammazzarle alla svelta. La pscilogia umana è veramente la cosa più strana che esista.

Quella bambina, una stupida tredicenne... Quarter Queen...strillava di lasciarla andare, di non ucciderla. Povera illusa. Il suo sangue era così rosso, così bello... lo assaporavo il tutto il suo corpo, arrivando a leccare le ciocche dei suoi lunghi capelli spenti. 

Ecco... non ne vedete la poesia?

 

- Mostro...-  Sussurro, leggendo  il messaggio che Beyond Birthday ha lasciato come "ricordo" alla polizia.

E' un uomo morto. Lo prenderò, io e soltanto io. Naomi Misora. Agente dell'FBI.

Io sbatterò quell'essere in una cella, con o senza l'aiuto di Elle. 

Esco di casa sbattendo la porta.

Beyoond Birthday... BB... ma chi è? Cosa vuole ottenere? Lo fa per uno scopo oppure per lui è solo... divertimento?

I vicoli bui di Los Angeles non mi sono mai apparsi così minacciosi, così spenti, così pieni di gente incivile.

Non porto mai con me una pistola: non amo andare in giro armata anche se questo mi rende... vulnerabile. 

- Ehi, Misora...-

Mi volto di scatto. Davanti a me c'è un ragazzo alto,ma curvo su sè stesso. Ha occhi grandi, neri come la notte più nera, cerchiati da occhiaie evidenti, e capelli neri, lunghi, disordinati.

Sorrido. - Oh, Ryuzaki. Ciao.-

Poi gli volto le spalle e riprendo a camminare, sentendo i suoi passi dietro di me. Lui  è il mio... collaboratore. Un tipo molto strano... non dimenticherò mai quella volta i cui si stese a terra fingendosi un cadavere per capire meglio le mosse dell'assassino.... di BB, ovviamente.
Non dimenticherò mai di averlo calpestato... non volendo, ovviamente. Però ho scoperto che se l'è presa davvero per quella storia, non perde occasione per rinfacciarmi il dolore che ha provato allo stomaco.

- Allora... novità?-

Scuoto la testa, demoralizzata. Se c'è una cosa che odio, è sapermi inferiore a lui.

- Beh... sappiamo che BB uccide per divertimento...- Dico, sempre senza voltarmi.

- Brrrr.... fa freddino, no? Perchè non ce ne andiamo a casa tua?-

Mi blocco. - Perchè non la smetti di interrompermi?-
Mi volto, fiddandolo severamente. Vedo che si stringe le braccia intorno al corpo, tremando.
Sospiro, sfilandomi il giubbotto. E dire che certe cose dovrebbero farle gli uomini....

Glielo poso sulle spalle. -... e se mettessi un giubbotto, di tanto in tanto.-

Andiamo. Ora sono io ad avere freddo, ma non ho nessuna intenzione di farglielo notare. Lui si diverte a umiliarmi? Bene, io farò altrettanto.

Stavo andando a fare una passeggiata, sperando che l'aria fresca della notte mi rinfrescasse un pò le idee.
E invece, ecco che mi ritrovo questo strambo essere in soggiorno, seduto sul divano con le ginocchia strette al petto, moridicchiandosi un'unghia.

- Vuoi del caffè, Rue Ryuzaki?- Domando dalla cucina.
- Oh, sarebbe splendido... un vero toccasana per il mio mal di stomaco.-

Sbuffo: ancora quella faccenda? Ma non l'ha capito che non ho fatto apposta?
Metto un cucchiaino di zucchero nel mio, e rovescio praticamente tutto il barattolo in quello di Ryuzaki.
Poi poso le tazze sul vassoio e torno in soggiorno.

Ryuzaki allunga una mano pallida e afferra una tazzina. Inizia a sorseggiare rumorosamente, poi  fa una faccia schifata.

- E' troppo amaro!-
Inarco le sopracciglia. - Ma...-
Poi scuoto la testa, andando a recuperare il barattolo delle zucchero.
- Tiè.... seriviti da solo.-
Lui sorride e inizia a mettere zucchero nel caffè (mi sa che ormai è il caffè ad essere nello zucchero)

- Riprendi il discorso di prima... era interessante.-

Lo osservo un pò, poi lo accontento:
- Dunque... il criminale BB, più noto come Beyond Birhday, non uccide con uno scopo ben preciso... ma sta seguendo qualcosa, una sequenza ben precisa.
Lascia indizi volutamente... tutte le sue vittime hanno nome e cognome che iniziano con le medesime lettere... BB, QQ ...-

Solleva una mano.
- Interessante.... sì. A parte questo, siamo a corto di indizi.-

Serro i pugni: ma quanto si crederà superiore?
Mi alzo in piedi, inciampano poi nelle scarpe che si era tolto.
Cerco di trovare un appiglio, ma gli finisco inevitabilmente addosso.
Caccia un gemito mentre il caffè bollente entra in contatto con il suo petto, seguito dalle mie mani.

Resto imbambolata per qualche secondo, inghiottita dai suoi scuri occhi sgranati.
Sto fema così.... assaporando l'odore dolce del suo caffè, le mani e il viso adagiati sul suo petto,il corpo stretto tra il suo torace e le sue gambe piegate... non desiderando altro che rimanere così.... accaldata, intristita dalla consapevolezza che tra pochi secondi sarò costretta a sollevarmi.... Ma no, che vado a pensare?
Che mi sta succedendo?
Tuttavia non mi sollevo... improvvisamente mi pesano le gambe.

- M-Misora.... La gente muore.- Lo sento sussurrare, ma non  si muove di un centimetro. Si è totalmente irrigidito.

Scatto in piedi. - Mi dispiace... quanto sono maldestra, io....-

- Sì, in effetti sei molto maldestra.... hai qualcosa....?-

- S-sì.... un momento.-  Mi dirigo in bagno e prendo un asciugamano.

E' inutile che fai tanto il superiore, stronzo.... è tutta colpa tua!

- Tieni.- Glielo lancio, e lui inizia a strofiarselo addosso.

Poi raccolgo la tazza che è caduta a terra.... non si è rotta, forunatamente, ma il caffè ha lasciato un'enorme macchia scura sul tappeto.

- E' la seconda volta che mi finisci addosso, Naomi Misora.- Dice, ghignando: - Non è che magari...-

- No.- Taglio corto io, riprendendo in mano i fogli con i risultati delle indagini.

Ormai ci siamo... ma mi manca ancora qualcosa.... qualcosa, dannazione!  Il cruciverba... le bambole...
Forse... ecco...
 
- Credo che questa tua sbadataggine possa influenzare negativamente le indagini, cara Naomi. Senza contare che finirà per uccidermi...-

Sta zitto, dannazione...

- Credo che le tue competenze siano più che necessarie a risolvere questo caso, e...-

Gli tappo la bocca con un bacio.
Immediatamente le sue mani rispondono, allontanandomi di scatto.
Può fare quello che vuole: i suoi occhi tradiscono il desiderio, il suo respiro frettoloso evidenzia quanto mi vuole... sei un essere umano, grande detective

Mi passo una mano sulle labbra, mentre lui mi fissa a metà tra il perplesso e il rabbioso.
- Visto?- Inizio a ridacchiare - Allora esiste un modo per farti stare zitto...-

Lui solleva un angolo della bocca in un principio di sorriso.

- Dai, adesso... fammi vedere quei fogli.-

Indifferente, tende una mano pallida verso quei fogli  pieni di indizi e promesse.

FiNe FlAsHbAcK

(Continua...)




E' il primo capitolo di una fict che ne conterà due al massimo. Conto di buttare giù una schifezza totale, considerato che non ho mai trattato nè Naomi Misora nè BB.
Se vado OOC, vi prego, fatemelo sapere. Comunque, lasciate un commento, i ringraziamenti saranno nel prossimo (e ultimo) chappy.

Sasori


  
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