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Autore: assasymphonie_    25/10/2009    6 recensioni
Kagome era persa nei suoi pensieri.
Era notte inoltrata nell’epoca Sengoku e tutto il resto del gruppo dormiva placidamente sotto la luce delle stelle.
Solo lei era sveglia.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Shippou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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five for one;

 

Io desidero che tu viva.anche tu hai il diritto di star bene! Voglio vederti sorridere! Non so cosa sarò in grado di fare ma.ti resterò sempre accanto!"

-Kagome-

Kagome era persa nei suoi pensieri.

Era notte inoltrata nell’epoca Sengoku e tutto il resto del gruppo dormiva placidamente sotto la luce delle stelle.

Solo lei era sveglia.

Non ne conosceva il motivo preciso ma non riusciva a prendere sonno.

Squadrò uno per uno i volti dei suoi amici, ascoltando il sibilo sommesso dei loro respiri.

Quante volte l’avevano aiutata e quante l’avrebbero fatto ancora.

Sorrise dolcemente.

Erano davvero speciali.

 

La mia non sarebbe una morte inutile se almeno riuscissi a salvarvi!"

- Miroku -

 

Miroku era donnaiolo ed impertinente ma sotto sotto la ragazza sapeva che anche lui aveva un cuore d’oro.

Era coraggioso e capiva al volo le situazioni.

Capitava a volte che dicesse frasi sagge, tra una dichiarazione ed una proposta di fare un figlio e l’altra.

Lui e Shippo erano le povere vittime prescelte da Inuyasha che spesso li usava con pungi ball.

Non ne parlava spesso ma era molto preoccupato del destino che il suo vortice gli avrebbe riservato se non fossero riusciti a sconfiggere Naraku in fretta.

Kagome desiderava stargli vicino quanto più possibile.

Il ragazzo faceva lo spaccone ma in realtà era pur sempre un essere umano.

Ed una persona di gran cuore.

Miroku era il vento.

Miroku era la primavera.

Miroku era Miroku ed era perfetto così.

 

Il suo sguardo si spostò.


 

'” Hai ragione Inuyasha. Questa non è la nostra battaglia, non lo e' proprio. Ma noi... formiamo comunque una squadra, giusto?"

-Sango-

 

Sango era una ragazza fantastica.

Forte, decisa ma ugualmente molto sensibile.

Si vedeva quanto tenesse a suo fratello ed a i suoi amici.

Era capace di spaventare persino Inuyasha quando si arrabbiava con Miroku.

Era dolce e poi era l’unica altra ragazza del gruppo.

Kagome aveva sviluppato con lei un forte legame d’amicizia che la faceva sentire molto meno sola in quel mondo quasi sconosciuto.

Le invidiava non poco la sua schiettezza nel dire e nel fare che da sempre la caratterizzava.

Ma Sango era così.

Sango era un fiore.

Sango era l’estate.

Sango era Sango ed era perfetta così.

 

Inuyasha mi stai dicendo che per te Kagome non è carina? Ma che hai al posto degli occhi? Due olive??!”

-Shippo-

 

Poi c’erano Shippo e Kirara.

I cuccioli del gruppo.

Kagome si sentiva estremamente materna nei loro confronti.

Kirara era da sempre la silenziosa osservatrice del gruppo.

Era molto legata a Sango ed il loro era un rapporto bellissimo.

La ragazza non riusciva ad immaginarle separate.

La gattina era dolcissima e coccolosa ma sapeva diventare assai pericolosa all’occorrenza.

Per fortuna scatenava questo suo lato estremamente demoniaco solo contro i nemici, altrimenti sai le fughe a gambe levate?!

Shippo invece era il piccolo ometto della squadra.

Era un lingua lunga e faceva sempre irritare Inuyasha con le sue osservazioni e, puntualmente, beccava dei bei cazzotti da parte del mezzo demone.

Kagome sorrise ricordando i pianti nei quali scoppiava sempre il bambino per farsi vendicare da lei.

Era impertinente e dispettoso, ma anche incredibilmente affettuoso.

Shippo e Kirara erano il sole e la luna.

Shippo e Kirara erano erano l’autunno.

Shippo e Kirara erano Shippo e Kirara ed erano perfetti così.

 

Ultimo sguardo.

Ultimo paio di occhi chiusi, immersi in chissà quale sogno.

 

"Quando gli esseri umani hanno qualcosa da proteggere la loro forza si moltiplica a dismisura.

Ti batterò grazie al mio sangue umano!

Ringrazio mia madre per avermelo dato!!"

-Inuyasha-

 

Ed infine Inuyasha era…

Beh Inuyasha era…

Inuyasha era.

Era tutto ciò che si può immaginare.

Una testa calda, un impulsivo, un baka, un permaloso, un orgoglioso, un ottuso, un doppiogiochista, un…

Un ragazzo dolcissimo.

Coraggioso.

Sensibile.

Infinitamente triste.

Kagome non avrebbe mai potuto conoscere persona più complicata, se lo ripeteva spesso.

Eppure con il senno di poi, era felice di essere caduta nel pozzo quel giorno.

Forse era persino grata a quello schifoso millepiedi che l’aveva agguantata.

Se non l’avesse fatto, lei non avrebbe mai conosciuto quello strano mezzo demone di cui si era innamorata.

Sospirò.

Eh si.

Se ne era innamorata perdutamente.

Mpf, era sicura che se avesse raccontato a qualcuno la storia della sua vita, le avrebbero riso in faccia.

Guardò ancora verso la cascata di capelli argenti a pochi passi da lei.

Inuyasha era il fuoco.

Inuyasha era l’inverno.

Inuyasha era Inuyasha ed era perfetto così.

 

Il sole cominciava a far timidamente capolino tra le nuvole e a breve il campo sarebbe stato di nuovo in fermento.

Kagome si godette un’ ultima occhiata sui corpi addormentati dei suoi compagni.

Miroku, Sango, Shippo, Kirara ed Inuyasha.

Il vento, un fiore, la luna, il sole, il fuoco.

La primavera, l’estate, l’autunno, l’inverno.

I suoi amici.

Cinque cuori avvolti nell'abbraccio di un unico battito.


 

Angolo dell’autrice:

Oh beh, non vi prometto nulla da questa fic D.

L’ho scritta quando avevo 39 di febbre e credo io stessi delirando.

Di certo è piena di errori e strafalcioni ma spero che ci sia qualcuno che ne possa apprezzare il significato.

Piccolo omaggio all’amicizia che lega il team di Inuyasha <3

Un bacio a tutti voi


 

  
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