Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: SkyIsBlueck    25/10/2009    13 recensioni
Joe Jonas è stato soggetto ad atti di bullismo per anni.
Ora Joe Jonas è un cantante di fama mondiale.
Cosa potrebbe succedere se rincontrasse per puro caso uno dei suoi vecchi oppressori?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Davide

Nato sbagliato

Joe Jonas è stato soggetto ad atti di bullismo per anni.

Ora Joe Jonas è un cantante di fama mondiale.

Cosa potrebbe succedere se rincontrasse per puro caso uno dei suoi vecchi oppressori?

Lui adorava fare la spesa.

Dopo mesi e mesi al centro dell’attenzione, lasciare da parte le lenti a contatto ed il microfono per gli occhiali ed un carrello dalle ruote strabiche era quasi una vittoria.

Certo, c’era sempre qualche fotografo dietro l’angolo pronto a dire al mondo come anche le star siano persone normali.

O qualche fan armata di macchinetta fotografica, carta e penna, e qualche decina di domande da farti.

Ma era comunque bello tornare normale, anche se per poco tempo.

Quel giorno Joe aveva una voglia matta di Nutella, anche se certamente non era nella lista scrupolosamente compilata da Denise.

Oh, senti eh!!! Nicky è abbastanza grande per non fare lagne, Frankie ne sarà felice e Kevin alla fine mi darà ragione. Poi se compro il barattolo piccolo, magari riesco a mangiarla tutta prima che se ne accorgano!” pensò deciso.

Si avviò verso il reparto dolci, guardandosi intorno; erano talmente tanti anni che non si comprava più cioccolata in casa Jonas...non era neanche sicuro di ricordare in che scaffale fosse.

Purtroppo il destino decise di vendere tutta la Nutella prima dell’arrivo del cantante, cosicché, invece dell’ambito barattolo dal coperchio bianco, Joe nel reparto trovò un commesso dall’aria annoiata che sistemava una nuova fornitura di calorie sottovetro.

Il commesso doveva avere qualche anno più di Joe, portava i capelli dall’aria sporca abbastanza lunghi, stretti in un codino. Indossava pantaloni e scarpe nere, un gilet rosso con appuntato il cartellino nominativo, e sulla schiena il logo del supermercato.

Dalla manica arrotolata della camicia celeste chiaro spuntava un tribale tatuato.

La vista di quel tatuaggio scosse qualcosa in fondo alla memoria di Joe. Molto in fondo. Troppo in fondo per essere risvegliato da un po’ di semplice inchiostro addosso ad un commesso.

-‘Giorno...scusi, dovrei prendere un barattolo...- disse Joe all’uomo, che non dava segno di averlo visto e continuava a sfaccendare davanti all’espositore, impedendo al ragazzo di prendere il suo oggetto del desiderio.

Sentendo la voce del cantante, l’altro si girò, valutò per un paio di istanti chi aveva di fronte poi chiese sorpreso

-Ma...tu sei Joseph Adam Jonas?!?-

Joe rimase un attimo interdetto.

Quell’uomo, quel “Davide, qui per aiutarti!”, come recitava la targhetta sul suo petto, non aveva nè l’età, nè tantomeno l’aspetto di un fan tipo dei JB.

Tanto per cominciare era del sesso sbagliato.

-Ehm...già.- annuì Joe.

No, non poteva essere un fan. Ma allora perchè lo conosceva? Non poteva neanche averlo visto di sfuggita in televisione...cavolo, conosceva il suo nome completo! Doveva esserci un qualcosa.

E poi...perchè quegli occhi neri gli erano così familiari? Perchè quel naso schiacciato da pugile reclamava la sua attenzione? Perchè quel tatuaggio... tatuaggio... tatuaggio... Tatuaggio!!!!

-Rocky Balboa???- chiese esterrefatto Joe.

Nonono!!!! Non poteva essere Davide “Rocky Balboa” Barchtti!!!

Non poteva essere quel bullo che per tutte le Middle School (come le nostre medie n.d.Me) lo aveva tormentato, rubandogli i soldi del pranzo e incastrandolo nei secchi dei rifiuti!

Erano Davide e la sua ghenga il motivo per cui dai dodici anni in su Joe aveva proseguito gli studi da casa con un tutore, loro i motivo per cui precedentemente aveva abbandonato la scuola pubblica anche Kevin, e sempre loro il motivo per cui aveva mollato anche Nick alla fine.

Erano stati bocciati talmente tante volte da trovarsi in classe con tutti e tre i fratelli Jonas, nonostante la differenza d’età.

L’unico della famiglia ad essere sfuggito al “rito” era Frankie, che ancora li sfotteva per questo. Ah, beata innocenza!

-Hey, sei l’unico che mi chiama ancora così. Ora sono solo Davide. Comunque ti sei mantenuto bene eh?! Porti ancora gli occhiali?- sorrise Davide, mostrando un incisivo scheggiato. Forse partecipava ancora a qualche rissa clandestina, come ai vecchi tempi.

-Già...ehm, Rocky Davide come ti va la vita?- chiese Joe, ignorando il ricordo delle decine di paia di occhiali rotti dallo stesso Davide.

-Oh, la vedi no? Faccio il commesso per trenta dollari al giorno, ma è la vita. Ho sentito che invece tu hai fatto fortuna, eh?- chiese fintamente disinteressato –ricordi quando cantavi per me?- aggiunse, ridendo da solo al ricordo di un Joe dodicenne, costretto a cantare canzoni umilianti, per evitare di essere messo con la testa nei wc.

-Beh si...è stata comunque un’esperienza, credo.- annuì Joe apatico.

Osservò meglio uno dei suoi vecchi aguzzini.

Ormai Joe l’aveva raggiunto in altezza e superato in muscolatura.

Davide aveva messo su una bella pancetta da birra in quegli ultimi sette anni. La barba era fatta male, e all’orecchio sinistro portava un orecchino a forma di diamante, chiaramente di plastica. Al polso sinistro, appena sotto al tatuaggio, brillava un “Molex” nuovo, mentre le scarpe “Parda” e la cinta “D&D” avevano sicuramente qualche primavera in più sulle spalle.

Ma come aveva fatto a temere uno così??

Certo, quando ti trovi in classe tre ragazzi dell’età di tuo fratello, che hanno costretto il suddetto ad abbandonare gli studi pubblici, tutti e tre più alti di te di almeno dieci centimetri e decisamente più cattivi...beh, forseforse un po’ di soggezione te la mettono.

-Allora Joe, com’è la vita sotto i riflettori? Si sta bene eh??- chiese con nonchalance Davide.

Voleva fare finta di non avergli rovinato la preadolescenza? E finta sia.

-Oh, è meravigliosa!! Si guadagna tantissimo facendo quasi niente, si conoscono un sacco di ragazze disponibili a fare di tutto...e dico proprio tuttotutto!!! E naturalmente alcool e bella vita sono all’ordine del giorno!!!- esclamò Joe, cercando di apparire credibile.

Vuoi farmi l’amico dopo avermi mandato a casa pestato per tre anni? E allora crepa, ma crepa da invidioso!!!

-Davvero?? Beh Joe...magari sai...se avessi bisogno di una guardia del corpo...beh, io sono qui! Sai...in memoria dell’amicizia che ci legava!- propose Davide, ammiccando

-Dave...posso chiamarti Dave, vero? Beh, lascia che ti racconti un succosissimo aneddoto...- cominciò Joe, vedendo Davide che annuiva convinto.

Probabilmente cercava notizie fresche da vendere ad una qualsiasi rivista di gossip –Allora...tu e i tuoi scagnozzi per anni e anni mi avete tormentato perchè mi vestivo elegante, perchè non dicevo parolacce, perchè ho dato il mio primo bacio a sedici anni, perchè andavo bene a scuola... e mi rovinavate i vestiti, mi facevate cantare canzoncine scurrili da osteria, trovavate ogni giorno un nuovo sinonimo di “omosessuale”... – elencò Joe, accorgendosi con sorpresa che quei ricordi non gli facevano rabbia, anzi, uniti a quelli dell’ultimo tour sapevano...di rivincita

-Ecco, devi sapere che per tre anni io tutte le mattine puntavo i piedi per non andare a scuola, ed il giorno più bello della mia carriera scolastica è stato quello del mio primo giorno da privatista. Devi sapere, inoltre, che tutti i santi giorni, mi chiedevo “ma chi di noi due è nato sbagliato??” e mi tormentava non sapere la risposta! Perchè uno di noi due doveva essere nato sbagliato! Eravamo talmente diversi!! Non potevamo essere giusti entrambi!!!

Perchè prima mi guardavo e vedevo un povero sfigato occhialuto. Ora mi guardo e vedo un cantante a cui escono i soldi dalle orecchie quando starnutisce, e a cui le ragazze urlano sposami (per non dire altro) ogni volta che passa per strada.

Perchè prima ti guardavo e vedevo un grande, un Boss, uno che sapeva farsi rispettare, uno che dalla vita aveva tutto. Forza, gli amici giusti, ragazze, qualcuno da sottomettere... Ora ti guardo e vedo un povero commesso sfigato, e tutto quello che resta di quel bullo che anni fa mi terrorizzava è un tatuaggio scolorito, che si vede lontano un chilometro che è fatto con l’hennè.

Anche perchè quello che avevi a scuola era uguale...ma grande il doppio.

E adesso spostati, va, che devo prendere la Nutella.- disse Joe con il sorriso, spostando malamente l’altro e prendendo un barattolo di cioccolata dalle spalle di un allibito Davide.

-Ma...- provò a protestare debolmente il commesso, mentre Joe si allontanava verso la cassa, pregustando già la scorpacciata di Nutella.

Joe Jonas è stato soggetto ad atti di bullismo per anni.

Ora Joe Jonas è un cantante di fama mondiale.

Se oggi rincontrasse uno dei suoi oppressori, gli direbbe in faccia quello che pensa di lui. Perchè ancora adesso, quando viene assalito da mille dubbi, si chiede ancora chi fosse quello nato sbagliato.

Solo che adesso, della risposta...non glie ne può fregar di meno.

Angolo autrice

Hi darlings!! Sisisi, lo so che la mia long “Bar” è ancora in corso (per chi volesse approfittare, ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=408698&i=1), ma devo essere andata in overdose da Articolo 31 (quante di voi hanno ricollegato il titolo della shot a quello della canzone? Brave!) e mi è venuta in mente questa cavolata...

Per chi non lo sapesse, Joe si è ritirato dalle scuole pubbliche a dodici anni e tutti e tre i Jonas, soprattutto Joe, sono stati oggetti di atti di bullismo da parte dei loro compagni di scuola. Non so se il loro ritiro dalle scuole ed il bullismo siano correlati, ma ho sempre creduto che fosse così.

Dedico questa storia a quelle stronze che mi hanno rovinato l’infanzia (ma non come Davide con Joe...era solo una tortura psicologica quella che subivo io), perchè hanno evitato di farmi diventare come loro, e di questo ne sono profondamente grata.

Ringrazio gli Articolo 31 per le loro canzoni (quanto mi mancano =’( ), Joe Jonas per essere nato e Pietro Ferrero per aver inventato la Nutella.

   
 
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: SkyIsBlueck