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Autore: Hime_    27/10/2009    8 recensioni
“Domani, alle ore 12.00 è l'ora del Giudizio universale. Sulla terra stanno arrivando esseri superiori al genere umano” ...Ecco come Haruhi reagirà a questa notizia.
Genere: Avventura, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giudizio universale




La mattinata era iniziata con la solita tremenda monotonia di ogni giorno.
Avevo passato la nottata a scrutare il cielo stellato in cerca di qualche oggetto che potessi definire “non identificato”, ma, con mio grande rammarico, non avevo avvistato nulla.
«Uffa! Tutti i giorni sono una noia mortale!» Esclamai, contrariata. Non c'era nulla, quel giorno, che potesse migliorare il mio umore.
Passando per la piccola cucina di casa mia, l'occhio mi cadde sul giornale di quella mattina, poco distante dalla porta d'ingresso.
Mi avvicinai e iniziai a sfogliarlo con indifferenza: politica, sport, politica, politica, economia.
Scorrevo i titoli velocemente, mentre la speranza che mi aveva animata per qualche istante, divenne sempre più flebile.
Proprio quando decisi di lasciare perdere il giornale, notai un titolo più vistoso degli altri:

“Domani, alle ore 12.00 è l'ora del Giudizio universale. Sulla terra stanno arrivando esseri superiori al genere umano”.

In una frazione di secondo, il mio cervello si illuminò, colpito da quelle parole come da un lampo di genio e, messo in moto dall'adrenalina, mi permise di captare il vero significato di quel titolo di giornale.
«Non può essere una bugia!» La mia voce divenne stridula per la sorpresa.
«Esseri superiori al genere umano, esseri superiori al genere umano...» mormorai, accertandomi della verità di ciò che avevo letto. E se non fossi stata sveglia affatto tutta la notte?
Non importava; l'euforia del momento aveva preso lentamente il controllo di tutto il mio corpo, impedendomi di ragionare lucidamente.
In un impeto di impazienza, mi fiondai sul telefono.
«Kyon!» Strillai, quando dall'altra parte della cornetta mi rispose una voce impastata dal sonno.
«Hai letto il giornale?» domandai bruscamente.
«Giornale?» rispose seccato, «ma ti sei accorta di che ore sono? Vorrei proprio sapere perché ti svegli così presto anche di domen-».
«Alzati e basta!» sbottai interrompendolo, «mi occuperò io di chiamare Nagato e gli altri; tu pensa a non arrivare in ritardo. Ci si vede al solito posto».
«Ma...» Gli chiusi il telefono in faccia, impaziente.
Dopo aver avvertito gli altri, uscii di casa, portando con me solo una borsa con il minimo indispensabile e, troppo precipitosa, arrivai trenta minuti in anticipo.
Kyon fu l'unico ad arrivare in ritardo, perciò fu costretto ad offrire da bere a tutti.
Mentre ognuno di noi si gustava -o almeno provava a gustarsi- la propria bibita, spiegai la situazione. Nessuno, a parte Kyon, parve allarmato e questo mi facilitò le cose.
Con un sorteggio ci dividemmo casualmente in due gruppi. Kyon fu così sfacciatamente felice di trascorrere la giornata con Mikuru, che per qualche istante rischiò di mandare a pezzi il mio buonumore.
L'obiettivo di quell'uscita consisteva nel trovare i fantomatici “esseri superiori al genere umano” di cui parlava il giornale, e non mi risparmiai di ricordarlo a Kyon, il quale pareva tutto, fuorché convinto dell'idea.
«Kyon, questo non è un appuntamento! Vedi di non portare Mikuru a divertirsi e concentrarvi entrambi sull'obiettivo del gruppo».
«Si, si...» rispose, annoiato, andandosene con la povera ragazza al suo fianco.
Passammo il resto del pomeriggio in ogni via della città. Da quelle più grandi e popolate a quelle più strette e buie; nessuno dei due gruppi aveva utilizzato il cellulare per avvertire l'altro di qualche avvistamento.
«Non capisco» mormorai. Demoralizzata e irritata, mi appoggiai sul bordo di un marciapiede; «deve per forza esserci un pur piccolo segno di questo “Giudizio universale”» gli angoli della mia bocca si piegarono in un broncio.
«Per quale motivo la gente non sembra affatto allarmata?» Confusa, mi guardai attorno, in cerca di qualche indizio. Nagato mi fissava con i suoi soliti occhi inespressivi, mentre lo sguardo di Itsuki era perso in chissà quali allegri pensieri.
Dopo pochi attimi di silenzio, un uomo sulla quarantina ci passò davanti; tra le mani aveva un giornale, lo stesso di quella mattina.
«Signore, scusi!» Con passo spedito mi avvicinai. «Potrei dare un'occhiata al giornale che sta leggendo?» L'uomo, abbastanza allibito, non fece in tempo a rispondere che gli strappai il quotidiano dalle mani.
Lessi velocemente tutte le notizie in primo piano. Del titolo che cercavo... non vi era più traccia.




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Premetto che questa One-shot non è nulla di che, scritta per un compito in classe ho deciso successivamente di postarla su internet XD
Ogni commento, sia positivo che negativo, mi renderà contenta ^w^ Anzi, anche solo sapere che qualcuno leggerà questo schifo mi renderà contenta! XD
Bye, bye!

Aggiornamento 16/10/10: grazie mille a chi ha recensito!

Volete sapere che fine ha fatto l'articolo eh? XD
Diciamo che mi piace lasciare tutto alla fantasia dei lettori >w<
Ma una spiegazione alla quale ho pensato potrebbe essere che -ad un certo punto- anche l'irrazionalità di Haruhi arriva ad un limite.
Evitando così che certe catastrofi si realizzino sul serio ;3
Grazie ancora per il vostro tempo e per tutti i complimenti *///*



  
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